"Hemp for a Thriving Economy": la canapa protagonista a Bruxelles per un futuro sostenibile

Maria Novella De Luca
29 Jun 2025

Il 24 giugno, a Bruxelles, il Parlamento Europeo ha aperto le sue porte a un evento cruciale per il futuro dell'economia sostenibile: "Hemp for a Thriving Economy"


L'iniziativa, promossa dall'associazione italiana Canapa Sativa Italia (CSI) e accolta con entusiasmo dal gruppo dei greens e dall'europarlamentare Cristina Guarda (Gruppo Verdi/ALE), ha rappresentato un'importante occasione di confronto sul ruolo strategico della canapa in un'ottica di sviluppo sostenibile, tra innovazione, sostenibilità e bioeconomia.

L'evento ha riunito un ampio fronte di realtà del settore, testimoniando il crescente interesse e la collaborazione tra attori chiave nel panorama della canapa industriale. Tra i promotori figurano, oltre a Canapa Sativa Italia, anche EHIA, Sardinia Cannabis, ICI, Federcanapa, Polive e l'architetta Tiziana Gallo, uniti dall'obiettivo comune di valorizzare le molteplici potenzialità di questa pianta.

"In un momento in cui c’è chi tenta di demonizzare, penso al governo Meloni, è fondamentale raccontare una realtà diversa: quella di una filiera all'avanguardia, che crea valore in Italia e in Europa” ha dichiarato Cristina Guarda. 

Dopo i saluti istituzionali dell'eurodeputata Guarda, che ha inoltre sottolineato l'importanza di promuovere politiche europee a favore di filiere sostenibili, il programma ha offerto una panoramica su due progetti innovativi che dimostrano concretamente l'impatto della canapa in settori chiave:

  • "Farming for Industry" a cura di Gianluca Calderoni, co-fondatore di Polive. Calderoni ha illustrato soluzioni industriali all'avanguardia per la transizione ecologica, soffermandosi in particolare sui bio-compositi e sui materiali "carbon negative" derivati dalla canapa. Questi materiali, in grado di assorbire CO2 dall'atmosfera durante la loro produzione, offrono un'alternativa concreta e sostenibile ai tradizionali prodotti industriali, contribuendo attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico.
  • L'intervento dell'architetta Tiziana Gallo ha invece posto l'accento sulla rigenerazione urbana attraverso l'utilizzo di materiali da costruzione a zero impatto ambientale, come la calce-canapa, che come ha spiegato, assorbe quattro volte più CO2 di un'area forestale equivalente. Questa combinazione innovativa permette di realizzare edifici altamente efficienti dal punto di vista energetico, con eccellenti proprietà isolanti e un'impronta ecologica minima, aprendo nuove prospettive per un'edilizia più verde e consapevole.

     Ha inoltre spiegato come filiera della canapa significa anche bonifica e, anche in questo caso, questa pianta potrebbe          essere un'ottima alleata "la canapa può essere utilizzata per la bonifica dei terreni in modo naturale, un aspetto cruciale      in aree contaminate come Taranto, dove appunto una bonifica è importantissima".

La discussione, in larga parte in italiano con alcune parti in inglese, ha approfondito il potenziale e le sfide dell'industria della canapa in Italia e in Europa, toccando punti chiave come l'opportunità agricola, evidenziando la capacità della canapa di resistere alla siccità e il suo ruolo fondamentale nell'agricoltura sostenibile. 

È stato ampiamente discusso l'utilizzo della canapa come alternativa alla plastica e nella bioedilizia e anche il potenziale di creazione di posti di lavoro e l'importanza di sostenere gli imprenditori nel settore.

Altro tema di fondamentale importanza è stato la necessità di normative europee più chiare e armonizzate per la coltivazione e la lavorazione della canapa, con particolare attenzione ai livelli di THC e all'uso dell'intera pianta.

Come normale diversi relatori hanno sollevato le problematiche derivanti dalla recente legislazione italiana sul settore della canapa, che ha generato difficoltà per coltivatori e aziende.

"Gli agricoltori italiani si trovano a fronteggiare una doppia minaccia: da un lato, la perdita di reddito, perché non possono valorizzare la parte più remunerativa della pianta, cioè le infiorescenze; dall'altro lato, le minacce legali che scoraggiano la coltivazione stessa" ha spiegato nel suo intervento da remoto Beppe Croce presidente di Federcanapa. 

"Il Decreto Sicurezza e gli altri decreti a cascata che vanno a classificare il CBD come sostanza stupefacente stanno portando alla chiusura delle aziende e a famiglie che si trovano indebitate. Quello che chiediamo è di combattere questa igniranza da parte di chi legifera e la titubanza nei confronti di questa pianta" ha aggiunto Francesco Vitabile presidente della Ong Resilienza Italia Onlus.

Le applicazioni industriali della canapa devono superare i pregiudizi e le incertezze esistenti attorno alla pianta, lo ha ribadito anche Mattia Cusani, presidente dell'associazione Canapa Sativa Italia che in questi mesi si è fatta spesso portavoce delle problematiche che molti imprenditori stanno affrontando a causa delle scelte del Governo.

Cusani ha inoltre aggiunto: "la confusione tra canapa industriale e sostanza stupefacente è una sfida enorme. Nonostante la convenzione del 1961 abbia distinto la canapa industriale […], le varietà con basso contenuto di THC sono ancora confuse con prodotti psicoattivi. Questo crea incertezza che rende gli imprenditori italiani non competitivi nel mercato internazionale, poiché non possono utilizzare tutte le parti della pianta, a differenza di quanto avviene in altri paesi".

Concludendo "continuiamo a operare non in un atto di disobbedienza civile ma come esercizio del nostro legittimo diritto di fare affidamento sugli investimenti passati". 

Interessante inoltre l'intervento sulle posizioni dell'Unione Europea su cui il rappresentante della DG (Direzione Generale dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale) Dario Agri, dopo aver chiarito che la Commissione Europea riconosce in assoluto il valore della canapa, ha spiegato il processo di valutazione della Commissione riguardo le normative italiane. 

"La Commissione Europea ha avviato la sua valutazione che sarà fatta sulla base di elementi fattuali e sulla base di quelle che potranno essere le criticità rispetto alla legislazione europea. La valutazione non riguarda solo la compatibilità con le normative agricole; riguarda anche questioni di mercato interno, questioni relative agli aspetti sanitari. Quindi anche i colleghi della Direzione Generale Salute e Consumatori faranno parte del processo, e saranno consultati, così come quelli degli affari interni, che in qualche modo sono l'interfaccia dell'Unione Europea rispetto alle convenzioni internazionali sulle droghe".

Sia i politici che i rappresentanti dell'industria hanno lanciato appelli per politiche che riconoscano la multifunzionalità della canapa e ne consentano il pieno potenziale economico.

L'evento "Hemp for a Thriving Economy" ha così messo in luce non solo le infinite applicazioni della canapa in settori che vanno dall'industria all'edilizia, ma anche il suo potenziale come motore di innovazione e crescita economica in un'ottica di sostenibilità. La presenza di un così ampio parterre di esperti e di rappresentanti del settore al Parlamento Europeo sottolinea la crescente consapevolezza del ruolo cruciale che la canapa può giocare nella costruzione di un futuro più verde e prospero per l'Europa.

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Maria Novella De Luca