Canapa: tesoro nascosto per un futuro sostenibile

La canapa è una vera alternativa verde alla plastica che ormai è onnipresente nella nostra vita quotidiana e rappresenta una delle principali minacce per l'ambiente. Le plastiche tradizionali sono realizzate con petrolio, una risorsa non rinnovabile, e impiegano centinaia di anni per decomporsi. Ciò porta a un inquinamento massiccio, soprattutto negli oceani, dove i rifiuti di plastica danneggiano la vita marina e sconvolgono gli ecosistemi. Inoltre, la produzione e lo smaltimento della plastica contribuiscono alle emissioni di gas serra, esacerbando il cambiamento climatico.

Anche altri materiali non ecosostenibili, come tessuti sintetici, imballaggi non biodegradabili e sostanze chimiche tossiche nei materiali da costruzione, pongono rischi ambientali significativi. Questi materiali sono spesso derivati ​​da combustibili fossili, richiedono grandi quantità di energia per essere prodotti e lasciano dietro di sé una scia di inquinamento. 

La canapa, al contrario, offre una soluzione completamente naturale e biodegradabile. Dalle sue fibre è possibile produrre una vasta gamma di materiali plastici, dalle caratteristiche superiori rispetto a quelli tradizionali come resistenza, biodegradabilità e sostenibilità.

Queste plastiche biodegradabili sono realizzate con fibre di canapa e olio di canapa, che sono risorse rinnovabili. A differenza delle plastiche convenzionali, le plastiche di canapa si decompongono naturalmente nel tempo, senza lasciare residui tossici.

Sono più resistenti e durevoli rispetto a quella derivata dal petrolio, rendendola ideale per la produzione di imballaggi, componenti automotive e persino oggetti di uso quotidiano. Infatti, alcuni produttori di automobili stanno già utilizzando compositi a base di canapa per creare componenti per auto leggeri e durevoli che riducono il peso complessivo del veicolo e il consumo di carburante.

E soprattutto, coltivare la canapa richiede poca acqua e pesticidi, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale dell'agricoltura.

Anche l'industria della moda è un altro fattore di degrado ambientale, con tessuti sintetici come poliestere e nylon responsabili di una parte significativa dell'inquinamento globale da plastica. Questi materiali derivano dal petrolio e impiegano centinaia di anni per decomporsi, rilasciando microplastiche nell'ambiente durante il loro ciclo di vita.

La canapa offre un'alternativa sostenibile ai tessuti sintetici. Il tessuto di canapa non è solo biodegradabile, ma anche altamente durevole e resistente all'usura. Richiede meno risorse per essere prodotto rispetto al cotone, un altro tessuto naturale popolare, il che lo rende una scelta più ecologica. Inoltre, il tessuto di canapa è naturalmente resistente a muffe, raggi UV e batteri, il che riduce la necessità di trattamenti chimici dannosi.

Un altro settore che si affida pesantemente a materiali non ecosostenibili, è quello dell'industria edile che utilizza ancora molto cemento, fibra di vetro e isolamento sintetico, tutti materiali che richiedono tanta energia per essere prodotti e spesso contengono sostanze chimiche nocive che contribuiscono all'inquinamento dell'aria interna.

Anche in questo campo la canapa sta rivoluzionando, ormai da qualche anno, i tradizionali metodi costruttivi. Il calcestruzzo di canapa o hempcrete ad esempio, è un materiale isolante e resistente al fuoco, ottenuto miscelando calce, acqua e nucleo interno della pianta di canapa. Rispetto al cemento tradizionale, il calcestruzzo di canapa presenta numerosi vantaggi come basso impatto ambientale, isolamento termico e regolazione dell’umidità. 

La produzione del calcestruzzo di canapa, infatti, richiede meno energia e produce meno emissioni di CO2 rispetto al cemento tradizionale. È inoltre un ottimo isolante termico, contribuendo a ridurre i consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici e assorbe l'umidità in eccesso rilasciandola quando l'aria è troppo secca, creando così un ambiente interno sano e confortevole.

Oltre a sostituire materiali specifici, la canapa può svolgere un ruolo più ampio nella riduzione degli sprechi. Essendo una coltura altamente versatile, la canapa può essere utilizzata per creare più prodotti da un singolo raccolto, riducendo al minimo gli sprechi. Ad esempio, i semi, gli steli e le foglie della pianta di canapa possono essere tutti utilizzati in diversi settori, dal tessile alla produzione alimentare.

Inoltre, il rapido ciclo di crescita della canapa e i bassi requisiti di risorse la rendono un'opzione più sostenibile per la produzione di materie prime. Sostituendo materiali non rinnovabili e ad alta intensità di risorse con alternative a base di canapa, le industrie possono ridurre significativamente i loro rifiuti e l'impatto ambientale.

Eppure nonostante tutti questi vantaggi, la diffusione della canapa come materiale da costruzione, come alternativa alla plastica e riduzione degli sprechi è ancora limitata.

Perché?

I motivi sono diversi a partire da una legislazione restrittiva ancora in molti paesi compreso il nostro, alla mancanza di infrastrutture necessarie per una produzione su larga scala. Ma purtroppo c’è anche una scarsa conoscenza sui vantaggi della canapa e sulle sue potenzialità come materiale sostenibile. Forse non si è ancora ben compreso quanto possa essere importante per un futuro più sostenibile o forse non conviene ai governi attuare politiche che la valorizzino, per non scomodare lobby della plastica e delle costruzioni. Ma sarebbe fondamentale superare gli ostacoli normativi e investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove applicazioni per la canapa, al fine di sfruttare appieno il suo potenziale.

Scegliere la canapa significa fare una scelta consapevole per l'ambiente e per le future generazioni. È arrivato il momento di riconoscerne il valore straordinario e di promuoverne la diffusione su scala globale, investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove applicazioni.

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