La cannabis dovrebbe essere insegnata nelle scuole?

Il dibattito sulla legalizzazione e l'uso della cannabis è oggi più acceso che mai. Tuttavia, spesso ci si dimentica del profondo legame che questa pianta ha avuto con la storia e la cultura italiana, in particolare attraverso la coltivazione della canapa che per anni ha rappresentato una risorsa fondamentale per il nostro Paese, tanto da renderla il secondo paese al mondo per esportazione di questa fibra versatile
Dalle robuste vele che solcavano i mari alle resistenti corde utilizzate in agricoltura e nell'artigianato, fino ai tessuti di abbigliamento e per la casa, la canapa era onnipresente nella vita quotidiana degli italiani. La sua coltivazione era diffusa in molte regioni, contribuendo significativamente all'economia locale e al paesaggio agrario. Questa eredità, purtroppo, sembra essersi in gran parte persa nella memoria collettiva, oscurata da decenni di proibizionismo e da una narrazione spesso focalizzata esclusivamente sugli aspetti controversi della pianta.
Oggi, grazie alla ricerca scientifica, sappiamo molto di più sulla cannabis e sui suoi molteplici utilizzi, che vanno oltre il suo impiego tradizionale come fibra. Si esplorano le sue potenzialità terapeutiche, alimentari, le sue applicazioni in bioedilizia, nella produzione di bioplastiche, nell’industria automobilistica, come fonte di energia rinnovabile e come prodotto per la cura del corpo e della bellezza.
In questo contesto di rinnovata consapevolezza, ci chiediamo come sarebbe se lo studio della canapa fosse integrato nei programmi scolastici?
Parlare della canapa a scuola non significherebbe promuoverne l'uso ricreativo tra i giovani ma creare consapevolezza. Potrebbe rappresentare un'opportunità preziosa per educare le nuove generazioni in modo completo e informato. In un’ottica utopistica, abbiamo provato a immaginare come potrebbe essere strutturato un approccio didattico che potrebbe includere, ad esempio:
- La riscoperta della storia: insegnare il ruolo cruciale della canapa nell'economia e nella cultura italiana, contribuendo a ricostruire una memoria storica spesso dimenticata.
- La comprensione scientifica: esplorare le diverse varietà di cannabis, i suoi componenti chimici (cannabinoidi, terpeni), le loro interazioni con il corpo umano e le potenziali applicazioni mediche, distinguendo chiaramente tra usi terapeutici e ricreativi.
- L'analisi socio-economica: discutere le implicazioni economiche della coltivazione e della lavorazione della canapa oggi, le opportunità di sviluppo sostenibile e i dibattiti legali e sociali in corso.
- La promozione della consapevolezza: fornire informazioni accurate e basate su evidenze scientifiche sugli effetti della cannabis, sui rischi legati all'uso improprio e sulle normative vigenti, incoraggiando un approccio responsabile e consapevole.
Insegnare la cannabis a scuola potrebbe contribuire a formare cittadini più informati e capaci di affrontare un tema complesso con senso critico, superando pregiudizi e luoghi comuni. Potrebbe anche stimolare l'interesse verso un settore con un grande potenziale di crescita sostenibile, come dimostra anche uno degli ultimi studi presentati alla Camera dei Deputati che ci parla di un comparto economico del valore di 2miliardi di euro e 30mila lavoratori.
Certo, l'introduzione di un argomento così delicato nel curriculum scolastico richiederebbe un approccio pedagogico attento e bilanciato, con materiali didattici rigorosi e insegnanti adeguatamente formati. Tuttavia, i benefici in termini di consapevolezza culturale, comprensione scientifica e senso civico potrebbero essere significativi.
Inoltre un approccio educativo completo sulla cannabis rappresenterebbe un valore aggiunto cruciale per la consapevolezza di cosa significhi farne uso, esplorandone sia le potenzialità che i rischi. Insegnare le diverse modalità di assunzione e le implicazioni di ciascuna potrebbe contribuire a promuovere un uso responsabile e informato. Parallelamente, una corretta educazione scientifica aiuterebbe a sfatare il mito che l'uso di cannabis apra inevitabilmente le porte all'utilizzo di altre droghe, basandosi su evidenze e distinguendo tra sostanze diverse e i loro specifici effetti.
Ad esempio in Canada, dove la cannabis è legale a livello federale, sono disponibili guide per l'educazione sulla cannabis e per stimolare dibattiti scolastici.
L'Ontario Physical and Health Education Association (OPHEA) ha pubblicato una guida alla discussione nelle scuole elementari , che riconosce che gli insegnanti possono svolgere "un ruolo prezioso nel facilitare un dialogo continuo sulla cannabis con altri insegnanti, studenti e genitori/tutori/tutori".
Lo scopo della guida è "promuovere un dialogo aperto all'interno della comunità scolastica sulla cannabis, sia ricreativa che terapeutica, per rispondere a domande e preoccupazioni e promuovere un approccio globale e una responsabilità condivisa nell'affrontare situazioni che coinvolgono la cannabis". L'accento è posto sulla riduzione dello stigma, sulla presa di decisioni consapevoli, sulla prevenzione e sugli approcci di riduzione del danno.
"Per avere una conversazione significativa con gli studenti, affrontate il tema della cannabis in modo consapevole, solidale e senza pregiudizi", proclama un altro articolo , una scheda informativa per le scuole secondarie redatta dal CAMH, il più grande ospedale universitario canadese per la salute mentale e le dipendenze.
In un'epoca in cui l'informazione corre veloce e spesso in modo distorto, la scuola, quindi, potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel fornire ai giovani gli strumenti per comprendere appieno la complessità del mondo che li circonda, cannabis inclusa.
È un bel sogno, è vero, ma ci piace pensare che un giorno si possa arrivare anche a questo.
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