Cannabis e patente: l'avvocato Simonetti spiega come farsela restituire

Fabrizio Dentini
18 Jul 2025

Armi del diritto alla mano l'avvocato Lorenzo Simonetti è riuscito a porre un freno all'aleatorietà del nuovo Codice stradale e a far annullare il ritiro della patente ad un proprio cliente.


Una sanzione che può cambiare drasticamente la vita di un lavoratore. Una sanzione draconiana e dal profilo incostituzionale voluta da un politico che probabilmente non ha mai lavorato un'ora della propria vita. Ne parliamo oggi con l'avvocato romano di Tutela Stupefacenti.

SS: Ci racconta il contesto in cui il vostro assistito è stato fermato?
Il nostro assistito è un ristoratore che lavora in montagna. Il giorno del fermo stava accompagnando a casa un collega. Entrambi rientravano da una festa ed il nostro assistito, sapendo di dover guidare, non aveva toccato alcol. Al momento del fermo infatti è risultato negativo all'etilometro. Quando la polizia ha chiesto se avesse fatto uso di altre sostanze, ha risposto con sincerità di aver consumato uno spinello qualche giorno prima. Viene eseguito immediatamente il test salivare che da positivo.

SS: Dunque viene accompagnato in ospedale?
All'arrivo in ospedale il medico viene istruito dalle forze dell'ordine che spiegano, come da nuova prassi, che siccome con il nuovo Codice stradale viene soppresso lo stato di alterazione, non c'è più bisogno di visitare il paziente per verificare lo stato sintomatologico. 

SS: Quindi che succede?
Il medico dice al nostro assistito di vederlo in perfetta forma ed esegue gli esami dell'urina (non quelli del sangue) ed il riscontro è nuovamente positivo. La patente è quindi confiscata. Dopo circa dieci giorni ci viene a trovare e lo mando immediatamente a prendere copia del verbale del Pronto Soccorso.

SS: Concretamente quindi come vi siete attivati?
Nonostante la modifica normativa, l'attacco difensivo resta quello di verificare, tramite documentazione, che non sussista lo stato di alterazione. Dopo due giorni ricevo il verbale che non menzionava nulla rispetto allo stato di alterazione. A quel punto per dieci giorni, tutte le sere alle ore 22.00, mi sono attaccato al telefono col Pronto Soccorso cercando di parlare con il medico che l'aveva accolto. Riesco quindi a farmi rilasciare una dichiarazione, ex post, come forma d'investigazione difensiva, nella quale il medico dichiara che il cliente, al momento dell'ingresso in ospedale era vigile, eupnoico e orientato nello spazio.

SS: E con questa dichiarazione in mano?
Ho giocato questa carta nel ricorso al Giudice di Pace civile e nel frattempo era uscita la circolare del Ministero dell'Interno a correggere il tiro della modifica normativa. Quindi, sfruttando la circolare, ho chiesto alla Prefettura un annullamento della decisione in autotutela [Ndr. strumento per il quale un Ente può ricredersi della decisione pregressa]. La Prefettura che aveva sospeso la patente di guida ne ha annullato la sospensione. Ciò detto sono anche riuscito a convincere la Prefettura a restituire la patente, ma lo scacco matto, ed è il primo caso in Italia dopo la riforma, è che il nostro assistito non debba andare a fare le visite in Commissione medica locale.

SS: Il nuovo Codice stradale non punisce lo stato d'alterazione, ma la semplice presenza dei metaboliti del THC. Alla luce di questa dirimente differenza che tipo di ragionamento ha condotto la Prefettura che ha restituito il titolo di guida?
Mentre siamo in attesa dell'udienza presso il Giudice di Pace, alla luce della circolare abbiamo impulsato l'ente che ha sospeso, la Prefettura, in autotutela, ad annullare la sospensione. Ovviamente in Prefettura abbiamo avuto la meglio anche perché stimolati dall'interpretazione a nostro favore della circolare, la quale in diversi punti rimarca che lo stato di alterazione debba essere comunque valutato. 

SS: La circolare del Ministero dell'Interno e della Salute del 11 aprile scorso introduce il concetto di metaboliti attivi nel campione sanguigno. Cosa significa?
La circolare para il tiro della modifica e mette nero su bianco tutta una serie di linee guida e pratiche operative per farsi che venga assicurata l'accuratezza dei risultati dell'indagine tossicologica. I metaboliti attivi riguardano l'aspetto chimico-tossicologico e significa fondamentalmente che possono sospendere la patente a fronte di un esame positivo di urina e sangue.

SS: In quale maniera questo passaggio ha permesso di bypassare la trafila alla Commissione Medica?
Siamo riusciti ad accoppiare una serie di argomenti, tra i quali, quello dirimente, è stata la dichiarazione del medico del Pronto Soccorso che stabiliva che la persona non fosse alterata. Questo, unito al buonsenso ed alla ragionevolezza della Prefettura, ed al fatto che in Pronto Soccorso non avessero eseguito nemmeno un esame del sangue, ha fatto optare per l'annullamento della sospensione.

SS: Quindi l'esame del sangue è fondamentale per decidere se sospendere la patente?
L'esame delle urine non serve a rimarcare lo stato attuale di presunta alterazione come può fare l'esame del sangue e questo deve essere eseguito con un doppio check.

SS: Adesso qual'è il vostro prossimo obbiettivo?
Ottenere l'archiviazione in Procura.

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