Lettera aperta a Meta, basta censurare la Cannabis

Marco Ribechi
03 Jul 2025

Un'ampia coalizione di circa 100 organizzazioni statunitensi e internazionali ha inviato una lettera aperta a Meta Platforms Inc., esprimendo preoccupazione per la censura e lo "shadowbanning" di contenuti relativi a cannabis, psichedelici e riduzione del danno su Facebook e Instagram


Molte organizzazioni lamentano che contenuti educativi, informativi o legati ad attività legali vengono sistematicamente rimossi o oscurati, impedendone la visibilità anche quando non violano le linee guida ufficiali delle piattaforme. 

La lettera sottolinea che queste forme di censura hanno un impatto sproporzionato su organizzazioni no profit, attivisti e piccole imprese che operano legalmente in contesti statali o locali. Viene inoltre denunciata la mancanza di trasparenza nei meccanismi di rimozione dei contenuti e di appello, che lasciano spesso gli utenti senza possibilità di chiarimenti o ripristino

I firmatari osservano che le attuali politiche di Meta non distinguono chiaramente tra promozione commerciale illegale e contenuti di advocacy o di informazione pubblica, contribuendo a uno stigma culturale e a ostacoli alla diffusione di conoscenze su salute, giustizia e uso responsabile delle sostanze.

Nel documento vengono avanzate cinque proposte concrete di riforma: 

1. Porre fine ai divieti discriminatori e al "shadowbanning" di account legati a cannabis, psichedelici e riduzione del danno che operano entro i limiti legali. 

2. Stabilire politiche di contenuto chiare, trasparenti e coerenti che distinguano tra promozione della vendita di sostanze illegali e legittima educazione e advocacy sulle droghe. 

3. Creare un processo di appello e responsabilità specifico per i contenuti relativi alle droghe, che includa stakeholder comunitari ed esperti del settore. 

4. Impegnarsi in un dialogo regolare con le comunità interessate per comprendere meglio il loro lavoro e co-creare linee guida eque per la moderazione dei contenuti. 

5. Restituire strumenti di raccolta fondi, promozione e visibilità a organizzazioni e individui censurati ingiustamente. Le organizzazioni firmatarie sottolineano che la censura di contenuti scientifici, sanitari, legali e di politica pubblica non è un atto di neutralità, ma causa danni. 

La lettera evidenzia che, nonostante l'evidenza scientifica crescente sull'efficacia delle terapie a base di cannabis e psichedelici, le politiche di moderazione di Meta non distinguono tra attività illegali e contenuti legali basati su evidenze, destinati a educare e supportare le comunità. Contenuti relativi a cannabis e psichedelici, nonché informazioni sulla riduzione del danno, sono supportati da educazione, ricerca e riforme legislative emergenti, ma le politiche di moderazione di Meta non riescono a comprendere la distinzione. 

Non è chiaro quando Meta abbia implementato modifiche recenti al filtraggio dei contenuti, né se siano previsti ulteriori cambiamenti. 

 

Fonte - Marijuana Moment

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Marco Ribechi