Europa: "la grande truffa" dei Cannabis Social Club

Diversi paesi europei hanno scelto di legalizzare la cannabis per uso ricreativo, ma acquistare legalmente la cannabis resta complicato. I cannabis social club (CSC) sono il modello scelto da diversi paesi. I CSC non presentano solo vantaggi per i consumatori. Il sistema permette di "schedarli" e di limitare le quantità consumate
I primi cannabis social club (CSC) sono nati in Spagna negli anni 2000. Ma in Canada, i "buyers club" permettevano già ai pazienti di raggrupparsi per l'acquisto di cannabis medica.
In Spagna, alcuni club sono diventati dei "coffeeshop" dove è possibile procurarsi cannabis e consumarla sul posto. L'accesso ai club dovrebbe essere riservato ai residenti spagnoli, ma molti esercizi accettano i turisti.
Nel 2013, nei Paesi Bassi, il governo voleva riservare l'accesso ai coffeeshop ai residenti con il "weed pass". Ma i consumatori si sono rifiutati e la misura è stata abbandonata.
Tre paesi europei hanno recentemente legalizzato la cannabis: Malta, Lussemburgo e Germania. Coltivare la propria cannabis o iscriversi a un cannabis social club sono gli unici modi per procurarsi cannabis ricreativa.
In Germania, le sperimentazioni di vendita nei negozi non sono ancora iniziate.
In Svizzera, sono in corso progetti pilota di vendita legale di cannabis ricreativa. Quale sarà alla fine il modello scelto dalla Svizzera?
Nel 2021, Malta è stato il primo paese europeo a legalizzare la cannabis. Ma il progetto di legge 128 adottato lo scorso maggio è un passo indietro. Prevede in particolare la fine dell'anonimato per i membri dei cannabis club. L'acquisto anonimo di cannabis dovrebbe essere un diritto.
Alcuni Paesi o Stati approfittano della legalizzazione per mettere in atto una sorveglianza generalizzata dei consumatori. In Germania, i membri dei cannabis club possono acquistare un totale di soli 50 grammi al mese. I membri di età inferiore ai 21 anni possono acquistare solo 25 grammi al mese.
Alcool e Cannabis
Confrontare la cannabis con l'alcol ci permette di comprendere meglio la situazione. La maggior parte degli scienziati considera la cannabis molto meno pericolosa dell'alcol. Eppure, anche nei paesi in cui è legalizzata, l'accesso alla cannabis è sempre più regolamentato. Potremmo immaginare in Francia di doverci iscrivere a un club di bevitori di alcol, fornire un documento d'identità e una prova di residenza per bere semplicemente un bicchiere in un bar?
La cannabis crea meno danni agli altri rispetto all'alcol, che spesso provoca incidenti e violenze. La cannabis legale dovrebbe quindi essere più facilmente accessibile dell'alcol.