Germania, anche in prigione 50 grammi per uso personale

Berlino ha emesso una sentenza che potrebbe segnare un punto di svolta nell'applicazione della legge sulla cannabis in Germania, estendendo i diritti dei detenuti in relazione al possesso personale di cannabis, per fumare invece valgono le regole del penitenziario
Il caso riguardava un detenuto condannato a scontare una pena di due anni e tre mesi dal settembre 2023. Nell'aprile 2024, gli agenti hanno trovato nella sua cella 45,06 grammi di resina di cannabis contenente 13,64 grammi di tetraidrocannabinolo, destinata al consumo personale.
Il Tribunale di primo grado di Berlino-Tiergarten aveva già escluso tale quantità dalla condanna, ritenendo che, ai sensi della legge, il possesso fino a 50 grammi di cannabis per uso personale è consentito nel "luogo di abituale dimora".
La Procura aveva impugnato la decisione, sostenendo che la cella non potesse essere considerata tale e che la sicurezza dell'istituto penitenziario dovesse prevalere.
Il Kammergericht ha respinto il ricorso, confermando che anche "Haftraum" (la cella) può essere considerato "luogo di abituale dimora" ai sensi del in quanto rappresenta il luogo in cui il detenuto risiede stabilmente durante la pena. Il tribunale ha sottolineato che la legge non prevede eccezioni per gli istituti penitenziari e che considerazioni generali sulla sicurezza e l'ordine non possono limitare il diritto al possesso personale previsto dalla normativa.
Tuttavia, la sentenza non autorizza automaticamente il consumo di cannabis in carcere.
Il tribunale ha chiarito che le direzioni degli istituti penitenziari mantengono il potere di vietare il consumo e il possesso di cannabis all'interno delle strutture, in base alle normative vigenti e per garantire la sicurezza e l'ordine.
Pertanto, sebbene il possesso fino a 50 grammi sia legalmente consentito, le autorità penitenziarie possono adottare misure disciplinari in caso di violazioni delle regole interne.
La decisione del Kammergericht rappresenta un importante precedente nella giurisprudenza tedesca, evidenziando la necessità di bilanciare i diritti individuali dei detenuti con le esigenze di sicurezza e ordine all'interno degli istituti penitenziari. Resta da vedere come le autorità penitenziarie e i legislatori risponderanno a questa sentenza e se verranno adottate ulteriori misure per chiarire l'applicazione della legge sulla cannabis in ambito carcerario.