Il Kazakistan annuncia i primi passaporti di canapa al mondo

Soft Secrets
11 Aug 2025

Il Ministero dell'Agricoltura del Kazakistan ha annunciato un piano ambizioso: produrre passaporti e carte d'identità con carta di canapa. Questo progetto rientra in una più ampia strategia per sfruttare le potenzialità della canapa industriale nel paese


Documenti d'identità in canapa: un nuovo polo tecnologico 

Negli ultimi anni, diversi investitori si sono mostrati interessati a progetti industriali legati alla canapa in Kazakistan. Una parte della produzione sarà specificamente destinata a realizzare passaporti, moduli e altri documenti ufficiali. Secondo il governo, la regione settentrionale del Kazakistan potrebbe trasformarsi in un polo tecnologico e logistico per la fibra di canapa. Molte aziende hanno già ottenuto le licenze necessarie per coltivare la pianta e produrre olio spremuto a freddo, fertilizzanti e fibre.

Il Vice Ministro dell'Agricoltura, Azat Sultanov, ha dichiarato che "il prodotto principale sarà la carta di alta qualità, un prezioso prodotto d'esportazione che useremo per produrre documenti d'identità come passaporti e altri moduli speciali". 

Ha inoltre aggiunto che gli investitori stanno valutando diversi prodotti derivati dalla canapa e che, data la domanda del mercato, l'intera produzione sarà probabilmente destinata all'esportazione. 

Controllo statale e legislazione 

In Kazakistan, la cannabis cresce spontaneamente da tempo immemorabile. Dopo anni di repressioni proibizioniste, il governo ha deciso di sfruttare la pianta per stimolare lo sviluppo economico del paese. 

All'inizio del 2025, è stata approvata una legge che separa chiaramente l'uso ricreativo da quello industriale. 

L'uso ricreativo rimane severamente limitato, mentre la canapa industriale non potrà superare lo 0,3% di THC.

 Lo Stato eserciterà un controllo rigoroso sulla produzione di canapa industriale attraverso diverse fasi, tra cui la regolamentazione della coltivazione per legge, l'esecuzione di test forensi prima della lavorazione, la raccolta di campioni da parte delle agenzie degli affari interni durante la coltivazione e la distruzione dell'intero raccolto in caso di violazioni. 

Il Kazakistan si unisce così ai paesi che considerano la canapa una coltura redditizia. 

Si spera che questi cambiamenti possano indurre lo Stato e la società a rivedere la loro percezione della marijuana, che resta la droga più consumata nel paese e facilmente accessibile. Tuttavia, il governo deve ancora esprimersi sulla legalità del CBD, poiché la legislazione attuale non fa distinzioni e ne proibisce l'uso.

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