La cannabis nella Bibbia: storia di una rimozione criminale
Laico ed anticlericale mai mi sarei immaginato di scrivere l'articolo che segue. Ma la vita è bella anche per questo, quando ti si para dinnanzi con folgoranti sorprese che non ti saresti mai atteso. Lo scorso febbraio nel Veneto ho conosciuto un medico che ha risvegliato il principale motore dell'attività giornalistica: la sana curiosità. Due parole di presentazione e la conversazione intavolata attorno al ruolo della cannabis nella Bibbia. Come avrei potuto tirarmi indietro?
Quello che segue, quindi, è il resoconto della chiacchierata fra uno scettico secolare e Giovanni, studioso dell'ebraico, amante della cannabis e appassionato di storia biblica.
Come ha cominciato ad interessarsi di cannabis e spiritualità?
È stato un percorso personale e spirituale, sono molti anni che seguo l'argomento. Ci sono molti simbolismi e molti Santi che si rifanno alla canapa. Nel corso degli anni ho scoperto tante cose all'interno della Bibbia, nella religiosità popolare e nei segni sacri all'interno delle chiese. Per esempio, a Velo d'Astico, nell'alto vicentino, esiste un'edicola votiva di una contrada con un affresco che illustra la religiosità di un tempo.
Ci vuole descrivere questo affresco di Velo D'Astico?
In questo affresco del 1850 si vede la Madonna fra Sant'Antonio da Padova e San Pietro seduto sullo scranno. Sant'Antonio rappresenta i sani e San Pietro i malati. I sani sono coloro che possono vedere Dio e infatti Sant'Antonio ha in mano il giglio e la Bibbia, la Parola del Signore. Nell'immagine Gesù è rivolto verso di loro. Dall'altra parte, la Madonna ha in mano il rosario ed il fiore della canapa e si tratta del consiglio che sta dando a Pietro seduto sullo scranno. La Madonna rivolge a Pietro il fiore di canapa con il quale fare l'unzione. Ricordiamoci che la parola Cristo, deriva dalla parola ebraica “mašíakh”, italianizzato messia, che corrisponde alla parola greca “unto”. Questo termine fa riferimento all'unzione sacra e cioè alla preghiera nello Spirito Santo, la preghiera degli unti è la preghiera, quindi, che viene ascoltata dal Padre. Nell'immagine, infatti, si
vede il Padre sopra il Figlio che si rivolge ai sani. È una rappresentazione degli unti che pregano e si tratta d'un linguaggio simbolico tutt'ora valido.
Quale ruolo spetta alla cannabis nello sviluppo della civiltà cristiana?
La Bibbia è la storia di questa pianta che ora chiamiamo canapa, ma che è l'albero della vita.
Bisogna risalire a tempi antichissimi e leggere l'Esodo 30-22 dove si trova la formula che Dio stesso diede a Mosè per fare l'unzione. Nel testo è presenta la canna aromatica [Ndr. in ebraico Kaneh bosm da cui la nostra parola canapa di origine latina] in duecento cinquanta sicli [Ndr. antica unità di peso in uso in Mesopotamia], pressappoco cinquanta chili, da lavorare secondo l'arte del profumiere e cioè da filtrare e riscaldare leggermente in un hin [Ndr. Unità di misura antico Egitto] d'olio d'oliva che corrisponde a circa sei litri. Il principio della decarbossilazione, quindi, è già presente nella Bibbia.
Ha voglia di citare il passo della bibbia nel quale Dio da a Mosè la formula di preparazione dell'olio di canapa?
Il Signore parlò ancora a Mosè, dicendo: "Prenditi anche i migliori aromi: di mirra vergine, cinquecento sicli; di cinnamomo aromatico, la metà, cioè duecentocinquanta sicli; di canna aromatica, pure duecentocinquanta; di cassia, cinquecento, secondo il siclo del santuario, e un hin di olio d'oliva. Ne farai un olio per l'unzione sacra, un profumo composto secondo l'arte del profumiere; sarà l'olio per l'unzione sacra".
Mi scusi, ma se la ricetta per l'olio di canapa è contenuta della Bibbia e dettata da Dio stesso a Mosè, com'è possibile che nel corso dei secoli questa pianta sacra sia sta tanto demonizzata?
È la storia della chiesa cattolica che nel tempo ha allontanato la canapa dai fedeli.
Ma come ci sono riusciti?
Se pensi che possiamo leggere integralmente la Bibbia a partire dal 1968 e che prima era in indice e riservata ai preti che l'interpretavano per noi...
L'olio di canapa veniva assunto attraverso l'unzione del fedele. Che tipo di risultati potrebbe avere un consumo epidermico, rispetto a quello inalatorio o piuttosto tramite consumo orale?
Queste unzioni venivano praticate in primo luogo ai re ed ai profeti come si vede nel primo libro di Samuele. Si tratta di assumere i cannabinoidi attraverso la pelle utilizzata come organo emuntorio, ossia, come via di assorbimento e non attraverso l'inalazione come facciamo noi. Al giorno d'oggi sappiamo che quel tipo d'unzione è psicoattiva perché attraverso la pelle termina nel sangue.
Sicuramente si tratta della maniera più sana per assumerlo già nella sua forma decarbossilata evitando così i danni della combustione. A livello metabolico l'effetto tarda a venire, ma probabilmente rimane più a lungo nel tempo. Servirebbero degli studi sull'argomento per vedere quanto sia effettivamente l'assorbimento nel sangue.