Via libera dall'UE alla canapa: un passo avanti per il settore agricolo

Maria Novella De Luca
10 Sep 2025

Un'importante novità arriva dal Parlamento Europeo: la Commissione Agricoltura ha approvato gli emendamenti 222, 617, 648 e 651, che riconoscono ufficialmente l’uso di tutte le parti della pianta di canapa coltivata da varietà certificate a basso THC. Una definizione, quindi, chiara e onnicomprensiva della canapa nel Regolamento OCM (Organizzazione Comune dei Mercati agricoli). Questo riconoscimento, che include espressamente foglie e fiori della pianta, mira a superare le attuali restrizioni nazionali, stabilendo un quadro giuridico uniforme a livello comunitario


La decisione rappresenta un risultato cruciale per l'intera filiera della canapa in Europa, e in particolare per le oltre 3.000 imprese italiane e i 30.000 lavoratori del settore. L'eurodeputata del PD, Camilla Laureti, firmataria dell'emendamento, sottolinea in un comunicato come questo passo sia un segnale forte e un'azione di tutela per un comparto che, nonostante il suo potenziale economico e ambientale, ha subito le "irrazionali misure restrittive del Governo Meloni".

Alla voce di Laureti si aggiunge quella di Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi/AVS e tra le promotrici degli emendamenti approvati. "La commissione agricoltura del Parlamento europeo ha dato un segnale forte," ha dichiarato Guarda in un comunicato, "riconoscendo la piena legalità di tutte le parti della pianta di canapa." L'emendamento approvato, prosegue, introduce il principio dell'uso integrale della pianta, includendo foglie e fiori tra i prodotti agricoli regolamentati dall'OCM, a condizione che provengano da varietà certificate a basso contenuto di THC.

Questa "vittoria" è vista da Guarda come una nuova prospettiva per un settore "innovativo e sostenibile", specialmente in Italia, dove si troverebbe "sotto scacco di un governo oscurantista, pronto a sacrificare posti di lavoro pur di difendere pregiudizi ideologici". A differenza di tale approccio, in Commissione Agricoltura "abbiamo riconosciuto il valore di una filiera che contribuisce alla transizione ecologica, crea reddito e attira giovani agricoltori."

Ora, l'attenzione si sposta verso i prossimi passaggi istituzionali. Si attende il voto in Plenaria sul testo, che dovrà poi essere negoziato in trilogo con il Consiglio e la Commissione. Entrambe le eurodeputate ribadiscono l'importanza di sostenere questa posizione per offrire al settore un quadro normativo certo che gli permetta di esprimere appieno il proprio potenziale. 

"Sarebbe una vera svolta per tutto il settore in Europa," ha concluso Guarda, "che finalmente uscirebbe dall’incertezza normativa".

E l'Italia saprà adeguarsi?

Infatti, come ci spiega Jacopo Paolini , cofondatore e Cso di Enecta, vicepresidente del gruppo di lavoro “Lino e Canapa” del Copa-Cogeca, ora serve l'approvazione dei singoli stati e proprio oggi inizierà questo processo di approvazione, anche in Italia, alle ore 16 presso la sala Natali del Ministero delle Politiche agricole e alimentari.

Restiamo in attesa di conoscere le decisioni che saranno prese in questo importante incontro. Intanto, l'emendamento europeo è già un passo avanti, in quanto pone un argine alle politiche nazionali punitive e offre un'opportunità di crescita e innovazione. 

Speriamo che il nostro Governo sappia cogliere questo segnale per proteggere una filiera strategica e promuovere un futuro più sostenibile e competitivo per l'agricoltura nazionale.

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Maria Novella De Luca