Coltivare Cannabis in casa: voto di nuovo rimandato
La Camera non ha votato gli emendamenti al testo unificato presentato all'inizio dell'autunno. Se l'ostruzionismo dovesse continuare non ci sarà più tempo per discuterla in Senato
Nulla di fatto. La Commissione Giustizia alla Camera non ha portato a termine il voto degli emendamenti alle proposte unificate sulla coltivazione di cannabis per uso personale rimandando la decisione.
Era prevista nell’ordine del giorno di oggi pomeriggio la discussione degli oltre 200 emendamenti apportati al testo unificato sulla produzione, traffico e detenzione di sostanze psicotrope depositato il 14 luglio in commissione (leggi l’articolo). Il presidente della commissione e relatore l’onorevole pentastellato Mario Perantoni il 10 settembre (leggi l’articolo) si era dimostrato ottimista sull’iter legislativo della proposta, auspicando che con il passare del tempo anche altre forze politiche potessero appoggiarla con l’intento di regolamentare un settore che da anni necessita assolutamente di un deciso intervento a favore dei diritti dei cittadini.
Oggi però, con l’ennesimo rimando, sembra chiara la volontà politica di creare ostruzionismo, rallentando una decisione che andrebbe a colpire le mafie e il traffico illegale di sostanze. Se la legge non uscirà nel più breve tempo possibile il Senato difficilmente avrà tempo sufficiente per discuterla prima della fine della legislatura, causando di fatto un azzeramento di tutti gli sforzi messi in campo finora.
Amaro il commento degli attivisti di Meglio Legale, tra i promotori del Referendum sulla Cannabis anch’esso bocciato: «Dopo le belle parole della scorsa settimana, oggi la commissione giustizia non ha avuto neanche un minuto di tempo per discutere e votare gli emendamenti della proposta di legge per la coltivazione domestica - si legge nel profilo facebook dell’associazione - Anche questa settimana c'era un'altra urgenza. Evidentemente togliere una fetta di mercato alle mafie, come sottolineato dal Procuratore nazionale antimafia durante le audizioni, non è una priorità».
Anche nel caso in cui la legge fosse votata non sarebbe comunque il caso di cantar vittoria poiché dovrà incontrare in Senato l'opposizione del senatore leghista Ostellari, a capo della commissione competente, che ha già apertamente dichiarato che, dal suo punto di vista, la soluzione al problema sta in una maggiore repressione e un più forte proibizionismo.