Direttore Chelsea fuma Cannabis, a rischio visto USA

Marco Ribechi
31 Aug 2022

Daniel Finkelstein, membro della Camera dei Lords inglese, potrebbe non essere più ammesso negli Stati Uniti dopo aver fumato Cannabis in Colorado (dove è legale)


Un paradosso tutto americano è quello che riguarda Daniel Finkelstein, un pari conservatore che ha dichiarato al Times di aver provato per la prima volta in vita sua della marijuana in Colorado a casa di un amico. Il politico, anche direttore della squadra di calcio del Chelsea, 

non consuma alcol, non fuma e nemmeno beve caffè ma ha voluto comunque provare la Cannabis in Colorado approfittando del fatto che fosse legale, nello Stato infatti l'acquisto di quantità limitate di marijuana per uso ricreativo è stato consentito da quasi un decennio. Le dichiarazioni di Finkelstein però potrebbero portare le autorità statunitensi a rifiutare futuri visti perché il possesso e l'uso della pianta resta un crimine federale, secondo Charlotte Slocombe, partner dello studio legale Fragomen ed esperta di legge sull’immigrazione negli Stati Uniti.

Slocombe ha affermato che: «L’'ambasciata americana potrebbe porre domande sull'uso di droghe e qualsiasi ammissione potrebbe portare a diventare inammissibile per un visto - aggiungendo - Non è necessario essere condannati per essere considerati inammissibili ai sensi dell'immigrazione statunitense». 

Finkelstein nell’articolo ha raccontato che la sua famiglia aveva seguito la legge con grande scrupolosità: «Abbiamo scelto dove comprarla, dove fumarla, chi poteva fumarla». Insieme al figlio maggiore ha quindi acquistato una varietà di cannabis chiamata Jelly Pie da un negozio chiamato Half-Baked a Boulder per fumarla pochi giorni dopo.

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«L'effetto non è stato eccezionale - ha scritto - Non ha cambiato la mia vita. Dopo il mio secondo tiro ho detto agli altri che avevo deciso di essere contro il capitalismo e le armi nucleari, ma in verità ero esattamente lo stesso di prima, solo un po’ addolcito». 

Quando un blog ha evidenziato su Twitter il rischio di essere bandito dagli Stati Uniti Finkelstein ha risposto: «Hanno controllato il mio passaporto prima di vendermi l’erba, quindi non credo». Ma Slocombe ha detto che prima di ritirare il visto l’ufficio immigrazione chiede: "Hai mai violato una legge relativa al possesso, all'uso o alla distribuzione di droghe illegali?" chiunque rispondesse sì diventerebbe non idoneo e avrebbe bisogno di un visto turistico completo.

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Marco Ribechi