In Germania vince il sì: Cannabis legalizzata
Il Bundestag ha votato a favore della piena legalizzazione della Cannabis che secondo i programmi, potrebbe entrare in vigore dai primi di aprile
Cannabis legalizzata in Germania, vince il sì e il buon senso. Preparate le valige, si va a Berlino in vacanza!
Non avranno la pizza e nemmeno gli spaghetti, non vinceranno a calcio contro la nostra nazionale ma sono stati in grado di far vergognare non solo la nostra politica ma la nostra stessa democrazia agonizzante, mostrandoci come deve svolgersi un processo di discussione in un paese civile e moderno.
Mentre Salvini si prodiga a far saltare in aria il mercato del Cbd causando ingenti danni a tutti coloro che vi avevano investito, mentre Gasparri afferma che fumare 18 grammi di Cbd equivale a fumare una canna di Thc, mentre nella Repubblica delle Banane qualsiasi persona senza un minimo di competenze è libera di emettere il suo inutile pensiero soggettivo, la Germania ha raggiunto il posto di capofila europeo per la Cannabis ed è intenzionata a prendersi tutto il mercato.
Oggi, al termine di un dibattito parlamentare effettuato nel massimo rispetto delle regole democratiche, il Bundestag ha votato a favore della piena legalizzazione della Cannabis che secondo i programmi, potrebbe entrare in vigore dai primi di aprile. Una decisione che arriva già aspettata al termine di un lungo iter in cui i politici tedeschi hanno analizzato ogni possibile implicazione della scelta, effettuando incontri con altri Stati legalizzatori e anche viaggi esplorativi negli Stati Uniti.
Una dimostrazione di grande democrazia anche perché, tra le prime ragioni per dire sì alla cannabis, c’era anche una maggiore equità sociale, considerando gli oltre 4 milioni di usuari che sono a rischio criminalizzazione pur senza commettere reati.
Ma da oggi non più, da oggi la Cannabis sarà legale nel paese che, uno dopo l’altro, ha demolito tutti i falsi miti legati alla pianta che invece in Italia continuano a sopravvivere nel populismo di stampo leghista e meloniano, una politica fatta di discussioni da bar, opinioni infondate, idee non verificate e con cui anche i tribunali si trovano in imbarazzo (vedi il Tar del Lazio sulla questione Cbd). Tra le ultime notizie che mostrano il grande livello di incompetenza italiano anche la dimissione di Giorgio Palù dalla presidenza dell’Agenzia Italiana del Farmaco, un altro elemento di rallentamento nella battaglia per l’uso medico della Cannabis.
In Germania, così come negli Stati Uniti,in Canada, in Spagna, a Malta e in tanti altri posti, la Cannabis medica è qualcosa di assodato, il Cbd anche, il vero nodo cruciale oggi è quello dell’uso ricreativo. Gli altri paesi sono circa un decennio avanti all’Italia. Così i vicini tedeschi ci fanno marameo dal treno in corsa su cui noi non siamo riusciti a salire, incapaci di prendere una decisione degna di tale appellativo (c’è chi, pensando male, ritiene che non si voglia rompere l'establishment del traffico in mano alle mafie).
Oggi però è un giorno in cui bisogna festeggiare per il traguardo ottenuto dalla Germania con cui, in un futuro prossimo, anche il resto d’Europa e l’addormentata Italia dovranno fare i conti. Quali saranno le implicazioni per i mercati europei è cosa tutta da scoprire così come si scoprirà nel dettaglio tutte le caratteristiche di una legge che, fatta dai tedeschi, sicuramente avrà un’attitudine estremamente razionale e pragmatica. Resta curioso vedere come tutte le motivazioni che le forze politiche tedesche hanno messo sul piatto per legalizzare, sono le stesse con cui i nostri politici criminalizzano la stessa pianta, in un silenzio mediatico tipico di quei paesi in cui l’informazione non è libera e le opinioni viaggiano come se fossero fatti assodati e scientifici.