The Perfect Grow 2 Ep. 7 - Domande e risposte

Prima di tutto vediamo le caratteristiche di questi semi e perché sceglierli.

In poche parole, sono semi geneticamente modificati per produrre quasi esclusivamente piante femmina. Questo significa che, a differenza dei semi regolari dove c'è una probabilità del 50% di ottenere una pianta maschio e del 50% una femmina, con i semi femminizzati la quasi totalità delle piante che nasceranno saranno femmine.

Certezza, efficienza e faciltià di coltivazione sono le loro tre caratteristiche principali per cui sceglierli.

Sappiamo tutti, infatti, quanto sia frustrante dedicare tempo e risorse a una pianta che poi si rivela essere un maschio, no? Con i semi femminizzati, questo problema è praticamente eliminato avendo la certezza che sia femmina. Per i principianti sono davvero di aiuto, perché non dover distinguere tra piante maschio e femmina, semplifica notevolmente il processo di coltivazione e permette di concentrare le forze sulla produzione di fiori, che sono la parte della pianta che più interessa.

Ci sono degli svantaggi nei semi femminizzati? 

Non ci sono molti svantaggi nei semi femminizzati, ci spiega Max nel video, l'unica cosa che ci fa notare è che alcune volte, anche se è abbastanza raro, potremmo anche trovare un maschio.

E poi c'è da notare che i semi femminizzati sono generalmente più costosi dei semi regolari e l'agricoltore pottrebbe diventare dipendente dall'acquisto continuo di nuovi semi, poiché non può produrli autonomamente.

La manipolazione genetica per ottenere solo piante femmina può portare a una minore diversità genetica e a una maggiore suscettibilità a malattie e parassiti.

E, anche se raro, alcune piante femminizzate possono sviluppare caratteristiche maschili in condizioni di stress, producendo polline e inquinando le altre piante.

Qual è il segnale che le piante potrebbero non farcela? 

Un segnale inquietante lo si può notare due settimane dopo la semina. Se la pianta non si sviluppa in modo significativo e le radici non si espandono, ciò può indicare marciume radicale, che spesso porta alla morte della pianta.

Qual è la differenza tra piante femminili e piante maschili? 

La differenza più evidente è il fatto che non fumiamo piante maschili ma solo quelle femminili. I fiori delle piante maschili sono molto più piccoli e producono pochissimi o nessun tricoma. A loro volta, i fiori delle piante femminili sono ricchi di tricomi, che sono il principale deposito di cannabinoidi come il THC. 

Come fa una pianta a passare da femmina a maschio e viceversa?

I cambiamenti di sesso nelle piante sono causati da ormoni secreti in risposta allo stress. Il motivo più comune è la mancanza di condizioni ambientali adeguate. Per evitare problemi con ermafroditi o cambiamenti nel sesso delle piante, è necessario garantire condizioni di crescita stabili e ottimali, minimizzando i fattori di stress.

Come nascondere l'odore di cannabis?

La coltivazione della cannabis spesso comporta un odore forte che può essere difficile da nascondere. Esistono però due modi per affrontare questo problema: eliminare l’odore e mascherarlo. L'odore può essere neutralizzato utilizzando filtri al carbone o ionizzatori d'aria. In caso di mascheramento è opportuno utilizzare aromi aggiuntivi, come profumi o fragranze speciali collocati nei sistemi di ventilazione.

Per quanto tempo conservare la cannabis?

Il processo di concia della cannabis dovrebbe durare da 1 a 3 mesi. Maggiori informazioni su questo argomento potrete trovarle nell'ultimo episodio della seconda stagione di Perfect Grow, che sarà disponibile nella puntata di gennaio.

Intanto per avere informazioni più dettagliate, date un'occhiata al settimo episodio di The Perfect Grow, stagione 2 sul nostro canale YouTube!

La prossima puntata sarà il 3 gennaio!

La coltivazione perfetta – STAGIONE 1 – QUI!

La coltivazione perfetta – STAGIONE 2 – QUI!