Lady Gaga fuma erba per gestire lo stress della fama
Il suo vero nome è Joanne Angelina Germanotta, ma tutto il mondo la conosce come Lady Gaga, una delle artiste musicali più vendute al mondo e l'unica artista donna ad aver realizzato quattro singoli, ciascuno vendendo almeno 10 milioni di copie a livello globale. Oggi questa star compie 38 anni
Cresciuta con la sorella minore Natali in una benestante famiglia di cattolicissime origini italiene e franco-canadesi, in un lussuoso appartamento dell'Upper West Side di Manhattan, Lady Gaga è figlia di un imprenditore informatico, Joseph Germanotta e Cynthia Louise Bissett, che si è occupata, invece, totalmente dell'educazione delle figlie. In particolare, ha imposto loro di imparare a suonare uno strumento musicale all'età di quattro anni (Lady Gaga sceglierà il pianoforte), e di andare in una scuola privata per sole ragazze del Convento del Sacro Cuore per fare di loro due donne colte ed emancipate.
Sarà la musica, più in la, a farla volare lontano da tutto questo e a renderla famosa.
Ma non ha amato solo la musica. Da subito ha seguito con altrettanta passione anche la recitazione, partecipando, negli anni del liceo, ai musical "Bulli e Pupe" e "A Funny Thing Happened on the Way to the Forum" e, poi, alla New York University, studiando arte drammatica al Lee Strasberg Theatre and Film Institute per dieci anni. Purtroppo, nonostante tanti provini, non riuscì, in quegli anni, a trovare un ingaggio negli spettacoli di Broadway ma apparve in un episodio dei Soprano, nei panni di una studentessa liceale, e come comparsa nel reality televisivo di MTV "Boiling Points".
Scoperta dal produttore Rob Fusari, conierà con lui il nome d'arte che la accompagnerà tutta la vita: Lady Gaga, un nome che deriva dalla canzone dei Queen "Radio Ga Ga". Si comincerà così a promuovere la sua carriera, si produrranno tracce electropop e dance pop che saranno inviate ad altri produttori, purtroppo, ancora, senza particolare successo. Ma ancora per poco perché presto, infatti, l'etichetta Streamline Records, un ramo dell'Interscope Records, la ingaggerà come cantautrice dandole modo di iniziare finalmente la sua gavetta nell'industria discografica: Akon, Britney Spears, Fergie, i New Kids on the Block e le Pussycat Dolls sono solo alcuni degli artisti per i quali, da quel momento, inizierà a scrivere canzoni.
Alla fine arriverà anche il suo album di debutto "The Fame", supportato addirittura da un vero e proprio team creativo (l'Haus of Gaga) che lavorava intorno a lei e al suo personaggio. Uscito nel 2008, "The Fame" salì ai primi posti della classifica grazie ai singoli "Just Dance", "Poker Face" e "Paparazzi", arrivando a trionfare ai Grammy nelle categorie della musica dance ed elettronica.
I suoi brani bucavano non solo le classifiche ma anche lo schermo e i suoi videoclip, elaborati, artisticamente avanzati e supercoreografati, diventarono veri prodotti di culto. Per queste ragioni, un video musicale come "Bad Romance" nel 2010 è diventato il più visto su YouTube e lei la prima persona al mondo con più di un miliardo di visualizzazioni.
Il suo lavoro si estende ben oltre la musica, arrivando in televisione, al cinema, alla moda e alla filantropia.
La vediamo nel ruolo di protagonista in un progetto molto ambizioso come il remake di A Star is Born dove, diretta da Bradley Cooper, scopriamo una Lady Gaga senza maquillage che conquista il pubblico, che non sfigura nel paragone con l'altissima Barbara Streisand nella versione del 1976, una giovane carismatica di cui viene molto applaudita l'intensa esecuzione di "La vie en rose".
E ancora nel cinema la vediamo, nel 2021, nel film di Ridley Scott, House of Gucci, che racconta la storia della casa fiorentina e dell'omicidio del patron Maurizio Gucci, che venne ucciso nel 1995 a Milano. Lady Gaga interpreta Patrizia Reggiani, moglie di Gucci ed emersa come mandante dell'omicidio dal processo.
Molto attiva anche in campo sociale è in prima linea quando si tratta di lotta contro l'HIV ed è la fondatrice della Born This Way Foundation, gestita senza scopo di lucro assieme a sua madre, e che si concentra sull'emancipazione giovanile e su iniziative contro il bullismo. In più, sostiene i diritti LGBT in tutto il mondo.
Diciamo che Gaga riesce sempre ad essere un passo avanti a tutti e a trovare il modo di far parlare di se in molti campi, come anche in quello della cannabis. Sono diverse, infatti, le performance in cui le sue idee bizzarre hanno avuto come soggetto la nostra amata pianta, come in quel concerto di Amsterdam, quando aveva ancora 26 anni, dove iniziò a fumare uno spinello che il pubblico le aveva lanciato, dichiarando dal palco che la marijuana aveva cambiato la sua vita facendole ridurre l'assunzione di alcol e che, insieme alla sua musica, per lei era stata un'esperienza spirituale. Secondo Lady Gaga, che sempre in quell'occasione aveva scherzato dicendo che avrebbe tentato di parlare con il presidente Barack Obama per convincerlo a far diventare la cannabis legale in tutto il mondo, la caratteristica foglia della canapa rappresentava il nuovo simbolo della pace.
Ma la ricordiamo anche quando, nel 2012, aveva scelto per la festa di Halloween un costume stile “principessa della cannabis” con tanto di luccicanti foglie di marijuana applicate sui seni e sulla lunga gonna in tulle verde. Tra i capelli, rigorosamente tinti di verde, una coroncina dorata realizzata con le stesse foglie.
Insomma, un inno al divertimento ai limiti della legalità anche in quell'occasione.
"Fumo un sacco di erba quando scrivo musica. Quindi non intendo addolcire il fatto che sono un essere umano sobrio perché non lo sono" aveva ammesso in un'intervista del 2011 a cui era seguita, qualche anno più avanti, la confessione di aver esagerato, di essere diventata dipendente dalla cannabis, tanto da fumare “fino a 15-20 sigarette di marijuana al giorno senza tabacco...
Ma la cannabis per Gaga è stata anche una cura. Una cura per affrontare lo stress che accompagna la sua vita sotto i riflettori ma soprattutto per gestire il dolore cronico dato dalla fibromialgia, un disturbo muscolare che causa dolore, affaticamento e problemi di umore. È ciò che racconta nel documentario "Gaga: Five Foot Two" uscito su Netflix nel 2017.
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