Sean "Diddy" investe sulla cannabis per combattere le disuguaglianze razziali

Maria Novella De Luca
14 Nov 2022

Il mercato della cannabis rappresenta un settore in forte crescita che porta con sé interessanti opportunità di investimento, che non riguardano solo startup ma anche grandi aziende quotate in Borsa.


Secondo una ricerca del Grand View Research, infatti, il mercato globale della marjuana valeva 9,1 miliardi di dollari nel 2020, con previsioni di crescita annua del 26,7% dal 2021 al 2028.
Negli Stati Uniti, gli analisti prevedono che il mercato della cannabis legale potrebbe raggiungere i 25 miliardi di dollari di introiti entro il 2025, con le vendite di marijuana in crescita costante anno dopo anno. Inoltre, si prevede che, sempre entro il 2025, il numero totale di consumatori di cannabis raggiunga i 50 milioni.

Il mercato più florido è quello della California, dove la vendita di Cannabis a scopo ricreativo nel 2018 ha generato 5 miliardi e mezzo di dollari.

Per questo, anche il magnate dell’intrattenimento Sean “Diddy” Combs, meglio conosciuto con gli pseudonimi di Puff Daddy, Puffy, Diddy e P. Diddy, dopo aver fatto irruzione nel grande club dei miliardari, ha deciso di investire nella cannabis. Diddy Combs, infatti, oltre a essere un famoso rapper, cantante, autore, produttore discografico è anche un attento imprenditore, e la scorsa settimana, ha annunciato il lancio di quello che viene considerato il più grande marchio di cannabis di proprietà di neri, acquistando per 185 milioni di dollari, siti di produzione e negozi di cannabis in tre stati americani.

Il suo obiettivo è quello di diversificare un settore il cui potenziale economico è cresciuto negli ultimi anni, ma che storicamente è legato alla criminalizzazione della popolazione nera nel Paese e dove l’81% delle imprese sono di proprietà di bianchi.

“La mia missione è sempre stata quella di creare opportunità per gli imprenditori neri in settori in cui tradizionalmente ci è stato negato l’accesso, e questa acquisizione fornisce la scala immediata e l’impatto necessario per creare un futuro più equo nella cannabis”, ha dichiarato Combs in un comunicato. “Possedere l’intero processo, dalla coltivazione alla produzione, fino alla commercializzazione, alla vendita al dettaglio e alla distribuzione all’ingrosso, è una vittoria storica per la cultura che ci permetterà di potenziare i leader diversi in tutto l’ecosistema e di essere coraggiosi sostenitori dell’inclusione”.

La mossa di Combs arriva dopo che il rapper afroamericano Jay-Z ha espresso interesse per il settore e l'anno scorso ha creato un fondo da 10 milioni di dollari per supportare le aziende emergenti ad aumentare la quota di imprenditori neri in questo mercato.

Il rapper già da qualche anno si sta dedicato al business e all'attivismo per combattere le disuguaglianze razziali, e ha persino creato nel 2020, un partito politico incentrato sui bisogni dei cittadini afroamericani chiamato Our Black Party.

L'investimento fa parte di un accordo con due società in via di assorbimento, Cresco Labs e Columbia Care, che hanno deciso di vendere all'artista e imprenditore afroamericano le proprie attività negli stati di New York, Illinois e Massachusetts, dove l'uso ricreativo della marijuana è legale. La fusione delle due società forma una delle più grandi aziende di cannabis degli Stati Uniti, con attività in 18 Stati in cui la cannabis è legale, compresi i pionieri Colorado e California.

Le operazioni di Combs, CEO di Conglomerate Combs Enterprises, comprendono la coltivazione e la produzione di prodotti a base di cannabis e la distribuzione di tali prodotti in dispensari legali e la gestione di negozi al dettaglio in quegli stati che hanno grandi aree metropolitane.

“Per un settore che ha bisogno di una maggiore diversità di leadership e di prospettive, la presenza sostanziale di un operatore di proprietà di una minoranza in alcuni dei mercati più influenti del Paese e guidato da uno degli imprenditori più prolifici e influenti del nostro tempo è epocale e incredibilmente eccitante”, ha dichiarato Bachtell, CEO di Cresco, in un comunicato.

“Siamo entusiasti di accogliere Sean e il suo team nel settore”.

Sicuramente Sean ha il team giusto per continuare la forte eredità di queste due grandi strutture e attraverso la sua leadership imprenditoriale e l’innovazione, siamo certi che contribuirà a plasmare e a far volare l’industria della cannabis ma soprattutto a creare ricchezza generazionale attraverso opportunità e occupazione per i neri.

Buon lavoro Diddy.

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Maria Novella De Luca