Juicy Fields: bloccati i prelievi, si teme una possibile truffa
L'industria della cannabis è una delle industrie in più rapida crescita al mondo, ma anche una delle più complesse, che richiede ingenti fondi e infinite licenze. Un’opportunità di investimento in questo campo negli ultimi anni è arrivata da Juicy Fields, una piattaforma che mette in contatto l'industria della cannabis con chi vuole investire e fare soldi.
Ma nell’ultimo periodo il sospetto che Juicy Fields sia una truffa si sta facendo sempre più vivo confermato da denunce di migliaia di utenti che vedono bloccati i loro fondi.
I movimenti di denaro sospetti sui conti intestati a Juicy Fields, infatti, sono aumentati ad un ritmo vertiginoso nelle scorse settimane. Sui social network alcuni utenti hanno fatto segnalazioni di presunti prelievi bloccati ed è emerso il timore di una “exit Scam”. Con il passare dei giorni gli utenti hanno realizzato che il loro denaro era bloccato nei conti della società e hanno iniziato a temere il peggio. La situazione è esplosa completamente tra l’11 e il 14 luglio. Un’utente di Instagram, Zvezda Lauric, è diventata l’unica voce (informale) dell’azienda. Questa persona sarebbe il direttore delle comunicazioni della piattaforma e apparentemente in contatto diretto con l’amministratore delegato, Williem van der Merwe. L’utente ha affermato che il CEO era stato informato dai proprietari che i fondi sarebbero stati rilasciati entro 48 ore. Poco dopo, ha dichiarato però che van der Merwe si era dimesso da direttore.
Secondo le ultime informazioni, il portale della società ha apportato alcune modifiche strutturali. Ad esempio, oltre al già citato blocco dei prelievi, ha chiuso i registri e ha informato di un cambio di proprietà della piattaforma, ma la nuova società madre, LC MED AG ADVANCED PHARMACY, a cui ora affermano di appartenere, se ne lava le mani, affermando di non avere nulla a che fare con la piattaforma.
Il 3 giugno 2022, l’Autorità federale di vigilanza finanziaria tedesca aveva emesso una dichiarazione che vietava a Juicy Fields qualsiasi attività di investimento sul territorio tedesco. L’autorità tedesca ha dichiarato nel suo comunicato che Juicy Fields “ha violato la legge sugli investimenti di capitale e quindi “non può offrire investimenti sotto forma di piante di cannabis in Germania”.
Ma cos’è di fatto Juicy Fields?
Come detto prima, Juicy Fields è un modo per ottenere un alto rendimento investendo nella cannabis. Si presenta come una piattaforma di crowdfunding per investire nella produzione di cannabis a scopo terapeutico. A tal fine, dispone di una sito online dove le persone possono investire denaro nell’acquisto di piante, le quali vendute al momento giusto producono profitti, parte dei quali destinati agli investitori.
L’azienda ha sede a Berlino ed è una società a responsabilità limitata. Tuttavia, le piante e le serre si trovano in tutto il mondo, nei paesi in cui la coltivazione della cannabis è consentita.
Basta registrare il proprio account gratuito Juicy Fields e acquistare le prime piante. 108 giorni dopo, potrete guadagnare il 40 %. Ciò significa che per ogni pianta da 50 euro acquistata, ad esempio, si guadagnano 67,5 euro. Se avete preso 20 piante da 50 euro, pari a un investimento di 1000 euro, dopo 108 giorni guadagnerete tra i 1350 e i 1650 euro.
Una volta ricevuto o venduto il raccolto, si può richiedere un pagamento da JuicyFields. I pagamenti possono essere effettuati in Bitcoin, Ethereum, Tether e tramite bonifico bancario.
Numeri stratosferici quindi quelli promessi da questo tipo di investimento che inizialmente hanno fatto battere il cuore degli investitori. Se è così, infatti, si tratta di grandi prospettive e valutazioni per l’investimento crowdgrowing, con un rischio piuttosto basso.
Ma questi presunti rendimenti così alti sono stati il primo campanello di allarme di una vera truffa. In un periodo di circa un anno, infatti, l’utente avrebbe potuto ottenere un rendimento superiore al 172% sul suo investimento. È importante ricordare che le grandi aziende quotate in borsa che si dedicano alla coltivazione di cannabis a scopo terapeutico riescono a malapena a essere redditizie, e quelle che ci riescono sono ben lontane dal raggiungere i rendimenti promessi da Juicy Fields. Secondo uno studio dell’Associazione Nazionale dell’Industria della Cannabis (NCIA), il 58% delle aziende di coltivazione perde denaro o non riesce a realizzare profitti, mentre solo il 42% realizza un profitto modesto.
L’altro aspetto di Juicy Fields che ha destato sospetti è stata la mancanza di chiarezza delle informazioni legali. Con questi elementi, si può dire che la società aveva tutte le carte in regola per essere etichettata come una truffa dagli investitori attenti. Probabilmente però molti utenti si sono fatti ingannare dalla forte presenza pubblicitaria dell’azienda e dalle prove effettive dei prelievi. Comunque sia, la notizia del blocco dei prelievi ha colpito gli investitori come una doccia fredda. Immediatamente, la loro reazione è stata quella di organizzarsi in canali Telegram per cercare di capire cosa fosse successo.
"Credo che tutti almeno una volta abbiamo avuto l'idea che potesse essere uno schema ponzi per via dei rendimenti assurdi che garantivano. Ci ho perso soldi anch'io perché pur consapevole dei rischi pensavo di essere entrato ancora nella "parte bassa" della piramide. Assurdo ripensare a tutto l'impegno che hanno messo sui social (che hanno repentinamente chiuso) e nel farsi vedere in faccia andando alle fiere, affittando uffici. Tutto fatto a regola d'arte” si legge sul sito Trustpilots tra i commenti negativi degli investitori che hanno iniziato a prendere coscienza del problema.
“Sono nero. Dovevo ricevere il profitto invece mi bloccano l'account obbligandomi a cambiare password che non viene accettata.Ho bisogno di spiegazioni e risposte. Anche dei miei soldi”.
Probabilmente i presunti truffatori stavano guadagnando tempo per ritirare il denaro in modo “pulito”. Almeno così hanno capito gli utenti colpiti, che hanno già deciso di organizzarsi per intraprendere azioni legali contro l’azienda in varie sedi. Le possibilità di un lieto fine sembrano sempre più lontane, così come la presunta innocenza dei proprietari. In un primo momento si è parlato di un possibile hacking o di problemi interni. ma ormai nessuno crede più a questa possibilità secondo quanto scrive anche El PaÍs Financiero.
Intanto nelle ultime ore qualcosa sembra essere cambiato, nella home page del sito https://juicyfields.io/ è comparso un lungo testo in cui si accenna qualcosa agli utenti in merito al grande problema che stanno affrontando. "Dopo un rapido controllo dei saldi, possiamo riportare la triste notizia: per promesse reali, solo 1 impianto può essere rimborsato. 130.000 cloni di piante per gli utenti e 130.000 cloni di piante per il funzionamento continuato. Questo è tutto ciò che possiamo aspettarci in questo momento" si legge. E si invitano gli utenti chiamati "attivisti della verità" a raccontare la loro storia e a scrivere ad alcuni indirizzi email forniti nella home page e ad unirsi in picchetti amichevoli presso le sedi delle società, oltre ai luoghi di residenza degli amministratori e azionisti.
"Abbiamo bisogno di aiuto nella compilazione delle liste di coloro che desiderano prendere parte al viaggio, oltre a coordinare la logistica degli spostamenti di un gruppo di attivisti per la verità. Utilizza il seguente indirizzo e-mail per inviare la tua storia, esprimere ad alta voce ciò che hai da dire, inviare garanzie per un rimborso di emergenza o intraprendere una lunga strada di conversazioni senza fine con i nostri avvocati"
Non sappiamo quanto questo messaggio possa essere rassicurante per tutti coloro che probabilmente non rivedranno più i soldi investiti e quanto possano condividere la frase in chiusura del messaggio "Dopotutto è bello far parte di una grande famiglia italo-russa-colombiana.
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