Marley 80: celebrazioni globali per il re del reggae e la cultura della cannabis

Maria Novella De Luca
07 Feb 2025

Bob Marley, il leggendario re del reggae e icona della cultura della cannabis, avrebbe compiuto 80 anni il 6 febbraio 2025. La sua musica e il suo messaggio di pace, amore e unità hanno risuonato in tutto il mondo per decenni. Il suo ricordo resta indelebile ancora oggi, infatti la famiglia, UMe e Island Records commemoreranno il suo 80esimo compleanno per tutto il 2025


Ieri, 6 febbraio, si è onorato Bob Marley in tutto il mondo della musica, mentre in Giamaica è stato addirittura un giorno di festa nazionale che ha dato il via a "Marley 80", una serie di eventi mondiali che continueranno tutto l'anno. Concerti, festival, mostre, eventi streaming, programmazioni radio e documentari, ce ne sarà per tutti i gusti. Ma il fiore all’occhiello è stato Uprising, un concerto-tributo trasmesso in live streaming dalle 22 di ieri sera qui in italia direttamente dai Tuff Gong Studios di Kingston in Giamaica, gli studio della famiglia Marley. 

Durante il live streaming sono state ripresentate alcune tra le migliori esibizioni dal vivo dei compleanni passati, singole esibizioni di alcuni artisti, uno showcase della Bob Marley Foundation, e molto altro ancora. Per rivedere lo spettacolo basterà collegarsi al canale YouTube dello studio, chiamato Tuff Gong TV.

"Celebrare l’80° compleanno di papà con il tema Uprising è un momento speciale per la nostra famiglia e i fan di tutto il mondo. Questo album rappresenta molto del suo spirito, con canzoni potenti come Forever Loving Jah, Coming In From The Cold, Could You Be Loved e Redemption Song, che continuano a ispirare generazioni", ha dichiarato la figlia Cedella, Ceo del Bob Marley Group of Companies.

"Ogni anno onoriamo la sua eredità in un modo che unisce la nostra famiglia allargata, gli amici e i fan da ogni angolo del mondo. Questo 80° traguardo è un promemoria del suo eterno appello all'amore, alla resilienza e alla libertà".

All'evento si sono esibiti Mortimer, Bugle, Kumar Fyah, Naomi Cowan, Quan Dajai, Kelly Shane e Alexx A-Game, molti dei quali erano presenti anche nel film Bob Marley: One Love. 

 

Bob Marley non è stato solo un musicista di talento, ma anche un'icona culturale e un simbolo di libertà, ribellione e spiritualità. La sua musica ha avuto un impatto profondo sulla cultura popolare, influenzando generi musicali come il rock, il punk e l'hip hop.

Robert Nesta Marley, questo il suo vero nome, nacque il 6 febbraio 1945 a Nine Mile, in Giamaica, da padre bianco inglese e madre giamaicana nera, crebbe in un ambiente rurale e multiculturale. La sua infanzia fu segnata da difficoltà economiche e dalla precoce scomparsa del padre. Appassionato di musica fin da giovane, Marley iniziò a suonare la chitarra e a cantare nei primi anni '60. Nel 1963, insieme a Peter Tosh e Bunny Wailer, formò il gruppo The Wailing Wailers, che in seguito divenne semplicemente The Wailers.

Dopo alcuni singoli di successo in Giamaica, i Wailers firmarono un contratto con l'etichetta Island Records e nel 1973 pubblicarono l'album "Catch a Fire", che li lanciò sulla scena internazionale. Seguirono album di successo come "Burnin'" (1973) e "Natty Dread" (1974), che consacrarono Marley come una star del reggae.

Nel 1974, Marley intraprese la carriera solista, pur continuando a collaborare con i Wailers. Pubblicò album iconici come "Rastaman Vibration" (1976), "Exodus" (1977) e "Uprising" (1980), che contengono alcune delle sue canzoni più famose, come "No Woman, No Cry", "One Love" e "Redemption Song".

Tra gli anni Sessanta e Ottanta, quando si consacrò come uno dei musicisti più famosi al mondo, Marley diventò un simbolo della lotta contro il colonialismo, un riferimento per i diritti delle persone nere e uno dei principali divulgatori del panafricanismo, un movimento che voleva incoraggiare e rafforzare i legami di solidarietà tra tutti i gruppi etnici protagonisti della diaspora africana e fra tutti i paesi del continente.

Ma a noi piace ricordarlo e omaggiare oggi anche un altro aspetto molto importante della sua vita, quello che lo ha visto sempre un fermo e attivo sostenitore delle proprietà benefiche della cannabis, quella che i rasta chiamano “ganja”, e che consumano regolarmente, fumandola, ingerendola o aggiungendola a bevande e alimenti.

Per lui l'erba era molto di più di una droga capace di rendere curiosi ed affamati; la cannabis era una sostanza potente capace di aprire la mente stimolando la meditazione. 
"Quando fumi erba conosci meglio te stesso” diceva, “tutte le tue debolezze e le tue nefandezze sono rivelate dall'erba che ti dà un'immagine più limpida della tua coscienza, perché l'erba ti fa meditare”.

Impossibile scindere la sua anima artistica da quella spirituale, l'erba e la musica andavano di pari e passo, e proprio all'erba, nel 1978 dedicò l'album Kaya che conteneva la celeberrima Is this love, che come ricorderete, sul retro della copertina, presentava proprio un'immagine della pianta.

L'erba è stata per Bob una parte molto importante di crescita spirituale tanto che i suoi familiari continuano ancora oggi a lavorano per far conoscere il suo messaggio.

Gli altri festeggiamenti con le Young Voices

Il poeta del reggae sarà omaggiato anche con la prima puntata di 'Bob Marley & I' con il regista, DJ e musicista britannico Don Letts, che racconterà l'esperienza che gli ha cambiato la vita vedendo Bob Marley & The Wailers al famigerato Lyceum Theatre di Londra nel 1975. La prima puntata di 'Bob Marley & I' e gli altri episodi in live streaming saranno trasmessi su Tuff Gong TV e sui canali ufficiali di Bob Marley.
E poi ci sono le Young Voices che in collaborazione con la Bob & Rita Marley Foundation, hanno contribuito alle celebrazioni organizzando un 'Singalong' mondiale dalla Co-op Live Arena di Manchester, Inghilterra, proprio ieri, giovedì 6 febbraio, alle ore 16 italiane, cantando il medley 'Marley Magic', una selezione dei più grandi successi di Bob Marley, tra cui 'One Love', 'Jamming', 'Three Little Birds' e altro ancora. Il coro Young Voices, composto da 8.000 bambini, ha cantato dal vivo dalla Co-op Arena mentre migliaia di altre persone si univano in tutto il mondo dando vita ad un tributo davvero emozionante e unico. 

"So che papà avrebbe un enorme sorriso stampato in faccia e sarebbe così orgoglioso di sapere che le sue parole di libertà, amore e unità vengono cantate da così tante belle giovani anime in tutto il mondo, più di 50 anni dopo averle scritte" racconta Cedella Marley. 

"È una grande testimonianza del potere della sua musica, che le sue canzoni risuonino più forti che mai e con ogni nuova generazione. Le canzoni di mio padre dicono verità universali ed è per questo che suonano così convincenti quando escono dalla bocca dei bambini come quando le ha registrate e cantate lui stesso". 

Animo ribelle e dolce, affascinato dall'amore, dalla libertà e dal rispetto verso tutti. Questo era Bob Marley e questo ha espresso con la sua musica. Scegliamo Redemption Song una delle tante canzoni che parla proprio di libertà e autodeterminazione, per ricordarlo, anche noi, per i suoi 80 anni e per onorare quanto ha fatto e ci ha lasciato in eredità. Un capolavoro acustico che scrisse quando già gli era stato diagnosticato il cancro che lo portò alla morte all'età di 36 anni

Il calendario di Bob si è fermato l’11 maggio 1981, ma i suoi sogni, le sue speranze continuano ad arrivare forti a noi e ad essere un esempio attraverso la sua musica immortale. 

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Maria Novella De Luca