Qual è il periodo migliore per coltivare cannabis outdoor?

Maria Novella De Luca
06 Aug 2023

Se stai pensando di coltivare cannabis una delle prime cose che dovrai decidere è se coltivarla dentro o fuori?


Infatti, quando coltiviamo indoor, possiamo controllare le condizioni atmosferiche, poiché le generiamo noi stessi. Possiamo regolare la temperatura della cabina, le ore di luce che riceve la pianta e ovviamente le condizioni di umidità.

Diverso è se le nostre piante crescono all’aria aperta, che sicuramente è il luogo migliore, perché saranno più felici ma dove non possiamo avere alcun controllo sulle condizioni atmosferiche.

Per questo la domanda su qual è il periodo migliore dell’anno per coltivare cannabis riguarda solo coloro che dovranno farlo fuori e dovrà essere molto flessibile, pianificare tutto anticipatamente ed agire in sinergia con i cicli della natura.

La cannabis è una pianta che fiorisce tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. La stagione di crescita naturale inizia quando si piantano i semi in primavera; le piantine sviluppano rapidamente rami e foglie nei mesi successivi, diventando più alte e più attive fino dopo il solstizio d’estate che innesca la fase di fioritura. In autunno, quando i fiori sono maturi, vengono tagliati, asciugati e tagliati.

Quindi, per piantare i tuoi semi, devi prediligere i mesi che vanno da marzo a maggio.

Uno degli errori più comuni di chi pianta cannabis outdoor è quello di seminare troppo presto. Il clima primaverile è molto instabile e può spesso causare difficoltà; è quindi importante fare attenzione.

C’è una credenza popolare che stabilisce che prima si semina, prima si raccoglie, perché la crescita si accelera. Questo non è corretto; piantando prima non si ottengono piante più grandi e migliori o raccolti più precoci.

Il momento migliore per piantare arriva quando il tempo si stabilizza.

Gli sbalzi di temperatura possono essere fatali durante le prime fasi della pianta d cannabis. La piantina è debole e sensibile a causa delle sue piccole dimensioni e se il coltivatore non le garantisce il bel tempo, potrebbe non crescere con il vigore necessario arrivando perfino alla morte.

Il momento perfetto per piantare i semi di marijuana varia a seconda della regione in cui vivi, in quanto in base a questa cambiano anche le condizioni climatiche.

In ogni caso il trucco sta sempre nell’osservare il tempo e nell’assicurarsi che sia veramente buono e stabile.

Per avere un’idea più precisa, ecco alcune date (da considerare come approssimative):

Clima mediterraneo: in questo caso le temperature sono più miti; in generale il periodo maggiormente consigliato per piantare i semi di cannabis va dal 1° aprile al 30 maggio, anche se il momento migliore è solitamente all’inizio di maggio.

Clima continentale/atlantico: di solito il periodo ideale per piantare i semi va dal dal 1° maggio al 30 giugno. Il momento più consigliato è solitamente l’inizio di giugno.

Particolare attenzione va fatta per le piantine nate da semi autofiorenti e da semi veloci (chiamati anche semi fast e semi quick). Le piante infatti si sviluppano in poche settimane, quindi se il clima non è abbastanza stabile non hanno il tempo di riprendersi.

Anche le piante nate da semi femminizzati sono delicate ma hanno una crescita decisamente più lenta delle autofiorenti e dei fast flowering strains. Potrebbero dunque avere maggiori possibilità di ripresa.

E se il clima è incerto fino all’inizio dell’estate? In questo caso gli agricoltori hanno trovato un metodo che limita il più possibile la compromissione del raccolto, ovvero coltivare cannabis in vaso.

Dopo aver fatto germinare i semi femminizzati in vaso, i coltivatori possono decidere di trapiantarli in vasi più grandi oppure direttamente nel terreno. Nel caso di semi di cannabis autofiorenti o della cannabis fast flowering è invece necessario evitare i trapianti e farli germogliare e crescere nella loro sede ultima, in quanto le piantine crescono così velocemente che non avrebbero il tempo di adattarsi.
Detto ciò, coltivare la cannabis in vaso è la scelta ideale di chi dispone un piccolo balcone e/o vive in una regione con clima variabile e temperature instabili. In questo modo può mettere i vasi al riparo, per esempio in casa o in una serra, quando il meteo prevede rovesci, gelate improvvise o altre condizioni che comprometterebbero la crescita della canapa.

Se invece non hai uno spazio in giardino, non possiedi un balcone o non vivi in un luogo abbastanza isolato da poter stare al sicuro da occhi indiscreti, la scelta migliore sarà quella di coltivare al chiuso. In questo modo eviterai anche tutte le attenzione accennate sopra perché potrai coltivare comodamente in qualsiasi periodo dell’anno e dare alle piantine la giusta quantità di luce mediante l’illuminazione artificiale. Per esempio è possibile coltivare autofiorenti in inverno, non solo in primavera e d’estate, senza che le piantine si danneggino in quanto si trovano al chiuso. Per la coltivazione indoor è consigliabile utilizzare semi autofiorenti, in quanto le piantine sono “nane” e non ingombranti, ideali per spazi ristretti.

Ma ricorda che in Italia puoi acquistare semi di cannabis online e nei negozi fisici solo ad uso collezionistico, ma non puoi coltivarli. Chi coltiva cannabis compie un reato amministrativo o penale in base al numero di piantine e allo scopo della coltivazione.

Leggi altre informazioni su questo argomento: Come coltivare la marijuana all'aperto

 

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Maria Novella De Luca