Cannabinoidi e Terpeni: l'orchestra perfetta per il tuo benessere

Maria Novella De Luca
13 Jun 2025

Nel vasto e affascinante mondo della cannabis, due famiglie di composti regnano sovrane per la loro influenza sugli effetti e sui benefici della pianta: i cannabinoidi e i terpeni. Spesso confusi o trattati come un'unica entità, questi elementi chimici sono in realtà distinti, ma lavorano in stretta sinergia per definire l'esperienza complessiva che la cannabis può offrire. Capire le loro differenze e le loro qualità individuali è fondamentale per apprezzare appieno la complessità e la ricchezza di questa pianta millenaria


I Cannabinoidi: la spina dorsale dell'effetto

I cannabinoidi sono la classe di composti chimici più nota e studiata nella cannabis. Sono i protagonisti principali quando si parla di effetti psicoattivi e di gran parte delle proprietà terapeutiche attribuite alla pianta. Agiscono interagendo direttamente o indirettamente con il nostro sistema endocannabinoide (SEC), una complessa rete di recettori e molecole presenti nel corpo umano che regola funzioni vitali come umore, sonno, appetito, dolore e risposta immunitaria.

La cannabis produce oltre 100 cannabinoidi diversi, sebbene i più abbondanti e studiati siano il THC e il CBD. Altri includono il CBG (cannabigerolo), il CBN (cannabinolo), il CBC (cannabicromene) e il THCV (tetraidrocannabivarin).

  • Funzione Primaria: Sono i principali responsabili dell'effetto diretto sul corpo e sulla mente.
    • THC (Tetraidrocannabinolo): Il più famoso per le sue proprietà psicoattive ("sballo"), ma anche apprezzato per i potenziali effetti antidolorifici, anti-nausea, stimolanti dell'appetito e rilassanti.
    • CBD (Cannabidiolo): Non psicoattivo, è ampiamente ricercato per le sue potenziali proprietà ansiolitiche, antinfiammatorie, anticonvulsivanti e analgesiche, senza alterare lo stato mentale.
    • CBG (Cannabigerolo): Spesso definito il "padre di tutti i cannabinoidi" perché molti altri derivano da esso. Studi preliminari suggeriscono proprietà antibatteriche e neuroprotettive.
    • Altri Minori: Ogni cannabinoide contribuisce con un proprio profilo di potenziali benefici, anche se in quantità minori.
  • A Cosa Servono: I cannabinoidi sono il cuore dell'azione farmacologica della cannabis, modulando una vasta gamma di processi fisiologici attraverso l'interazione con il SEC.

I Terpeni: l'anima aromatica e non solo

Meno conosciuti del THC o del CBD, i terpeni sono composti aromatici che conferiscono alla cannabis (e a innumerevoli altre piante, fiori e frutti) il suo odore e sapore distintivo. Sono i responsabili del profumo di pino, agrumi, terra, fiori o diesel che puoi percepire in diverse varietà di cannabis. Tuttavia, i terpeni non sono solo una questione di aroma; stanno guadagnando sempre più attenzione per i loro potenziali effetti terapeutici e per il ruolo cruciale che giocano nell'esperienza complessiva della cannabis.

 Esistono oltre 20.000 tipi di terpeni in natura, e la pianta di cannabis ne produce più di 100. Ogni varietà o "strain" di cannabis ha un profilo terpenico unico che ne determina l'aroma e influenza l'effetto.

  • Funzione Primaria:
    • Aroma e Sapore: Il loro ruolo più evidente.
    • Effetti Terapeutici Diretti: Molti terpeni hanno dimostrato proprietà farmacologiche proprie. Ad esempio:
      • Mircene: Terpene terroso e muschiato, comune in molte varietà, associato a potenziali effetti sedativi e antinfiammatori.
      • Limonene: Profumo agrumato, associato a potenziali effetti energizzanti, antidepressivi e ansiolitici.
      • Cariofillene: Aroma speziato, unico perché può agire come un cannabinoide legandosi ai recettori CB2, suggerendo potenziali proprietà antinfiammatorie.
      • Linaloolo: Profumo floreale, associato a potenziali effetti ansiolitici e sedativi.
      • Pinene: Aroma di pino, associato a potenziali effetti broncodilatatori e di miglioramento della memoria.
  • A Cosa Servono: I terpeni sono fondamentali non solo per il profilo organolettico della cannabis, ma anche perché si ritiene che influenzino e modulino gli effetti dei cannabinoidi attraverso il cosiddetto "effetto entourage".

L'Effetto Entourage: la sinergia perfetta

Qui sta la magia! La teoria dell'effetto entourage suggerisce che cannabinoidi e terpeni non agiscono isolatamente, ma collaborano in sinergia. L'idea è che la combinazione di questi composti presenti nella pianta intera (come nel CBD a spettro completo, ad esempio) produca un effetto terapeutico più potente e bilanciato rispetto a quello che si otterrebbe dall'assunzione di un singolo cannabinoide isolato. I terpeni possono influenzare il modo in cui i cannabinoidi si legano ai recettori, modulandone l'assorbimento e persino mitigando alcuni effetti indesiderati del THC (come l'ansia o la paranoia).

In sintesi, a conclusione di questa panoramica, possiamo dire che, mentre i cannabinoidi sono i motori principali degli effetti della cannabis, i terpeni sono i "direttori d'orchestra" che modulano questi effetti, aggiungendo sfumature aromatiche e proprie proprietà terapeutiche. Comprendere la distinzione e la sinergia tra cannabinoidi e terpeni ci permette di apprezzare la complessità della pianta di cannabis e di fare scelte più informate per il nostro benessere, ricercando non solo la potenza, ma anche il profilo terpenico ideale per le nostre esigenze. 

La vera ricchezza della cannabis risiede proprio in questa interazione complessa e olistica.

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Maria Novella De Luca