Il Cannabigerolo riduce ansia e stress, nuovo studio della Washington State University
Stress e ansia sono ascissa e coordinata della società contemporanea, una società dell‘opulenza e dell‘apparire nei quali ritmi sincopati del vivere concorrono a rendere migliaia di cittadini insoddisfatti, problematici, ansiosi e profondamente stressati
Secondo l‘Osservatorio Salute dell‘assicurazione sanitaria UNISALUTE, oltre due italiani su cinque dicono di avere molti sbalzi di umore o di essere giù di morale la maggior parte del tempo e proprio lo stress e l‘ansia sono i sintomi maggiormente diffusi con prevalenza fra giovani e donne. Proprio alla luce di questa desolante presa di coscienza salutiamo con speranza un nuovo studio condotto dai ricercatori americani Carrie Cuttler, Amanda Stueber, Ziva Cooper ed il celebre Ethan Russo. Il titolo del loro studio parla da solo: “ Intensi effetti del cannabigerolo sull‘ansia, stress e umore”.
Di seguito ne proponiamo una sintesi.
Il cannabigerolo (CBG) è un fitocannabinoide la cui popolarità sta aumentando, con ricerche precliniche che indicano che abbia effetti ansiolitici e antidepressivi. Tuttavia, non ci sono studi clinici pubblicati per corroborare questi risultati negli esseri umani.
La rapida proliferazione del nuovo mercato legale della cannabis ha spinto i produttori a coltivare una serie di nuovi prodotti per soddisfare il crescente interesse dei consumatori. Un numero crescente di questi è alla ricerca di prodotti alternativi non inebrianti che promettano di alleviare ciò che li affligge.
Mentre il cannabidiolo (CBD) continua a essere il cannabinoide non inebriante di principale interesse sia per i consumatori che per i ricercatori, il cannabigerolo (CBG) ha rapidamente aumentato la sua popolarità. Il CBG è un fitocannabinoide minore e la sua forma acida (CBGA) è spesso definita „la madre di tutti i cannabinoidi“ in quanto è un precursore di numerosi altri fitocannabinoidi, tra cui THC, CBD e cannabicromene (CBC). Come detto, per quanto riguarda il CBG, c‘è stata una carenza di ricerche che esaminano i suoi effetti sugli esseri umani. Per aiutare a colmare questa lacuna, recentemente è stato pubblicato uno studio in cui 127 utilizzatori esperti di CBG sono stati intervistati sul loro consumo di prodotti a base di CBG, indagando i modelli di utilizzo, gli effetti terapeutici percepiti, nonché i suoi potenziali effetti collaterali.
I partecipanti hanno riferito più frequentemente di usare il CBG per gestire l‘ansia (attestata dal 51% del campione), il dolore cronico (41%), la depressione (33%) e l‘insonnia (31%). Inoltre, la maggior parte del campione ha indicato che il CBG era più efficace dei farmaci convenzionali per il trattamento dell‘ansia (78%), del dolore cronico (74%), della depressione (80%) e dell‘insonnia (73%). Solo una minoranza ha riferito di aver sperimentato effetti collaterali come secchezza degli occhi (9%), secchezza delle fauci (16,5%), sonnolenza (15%) e aumento dell‘appetito (12%).
Sebbene siano interessanti, questi risultati sono limitati dalla loro natura retrospettiva, auto-dichiarata e dall‘uso di preparati di varia composizione. Essi, pertanto, richiederebbero una conferma tramite studi clinici in doppio cieco controllati con placebo e, ad oggi, ne sono stati pubblicati solo due.
Il primo ha esaminato gli effetti di una formulazione orale contenente CBG (50 mg), CBD (30 mg) e il terpene beta cariofillene (25 mg) sul dolore muscolare a insorgenza ritardata indotto sperimentalmente.
L‘altro studio ha esaminato gli impatti dei grassi alimentari (pasto povero di grassi [< 5 g] vs. pasto ricco di grassi [> 30 g]) e dei sistemi di somministrazione orale (isolato vs. emulsificazione) sulla farmacocinetica del CBG. La ricerca che presentiamo oggi [Ndr. www. nature.com/articles/s41598-024-66879-0] quindi, è stata condotta con un crossover in doppio cieco, controllato con placebo, con 34 partecipanti adulti e sani. I partecipanti hanno completato due sessioni (con un periodo di disintossicazione di una settimana) tramite Zoom. L‘uso di Zoom ha contribuito a migliorare la fattibilità e la generalizzazione consentendoci di reclutare un campione più diversificato di partecipanti residenti in varie località, anziché limitare il reclutamento alla piccola città universitaria sede della squadra di ricerca.
La raccolta dati è iniziata a marzo 2022 e si è conclusa a novembre 2023. Lo studio è stato preregistrato su ClinicalTrials.gov [NCT05257044] (25/02/2022) ed è stato approvato dall‘Institutional Review Board (IRB) della Washington State University (WSU).
L‘obiettivo primario dello studio era, quindi, esaminare gli effetti acuti del CBG su ansia, stress e umore. Gli obiettivi secondari erano esaminare se il CBG produca effetti soggettivi quali intossicazione, soddisfazione e gradimento o compromissioni motorie e cognitive.
In ciascuna sessione d‘intervista i partecipanti hanno fornito valutazioni sull‘ansia, stress, umore ed riguardo gli effetti soggettivi del farmaco, prima della somministrazione in doppio cieco di 20 mg di CBG derivato dalla canapa o tintura placebo.
Queste valutazioni sono state raccolte nuovamente dopo che i partecipanti hanno ingerito il prodotto e completato un sondaggio online: il Trier Social Stress Test , un test di memoria verbale e l‘app DRUID impairment. Rispetto al placebo, c‘è stato un significativo effetto principale del CBG sulle riduzioni complessive dell‘ansia e sulle riduzioni dello stress a nel Trier Social Stress Test. Il CBG ha anche migliorato la memoria verbale rispetto al placebo.
Non c‘erano prove di effetti soggettivi del farmaco o di compromissione dei partecipanti. Per questo, il CBG potrebbe rappresentare una nuova opzione per ridurre lo stress e l‘ansia negli adulti sani.
Questo articolo è tratto dal numero 05/2024 della Rivista cartacea Soft Secrets
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