Perù: Mayac tra le prime aziende a produrre e vendere cannabis terapeutica

Maria Novella De Luca
12 Aug 2024

Mayac è una delle prime aziende private ad aprire una sede a Cusco per la produzione e vendita di cannabis terapeutica e oggi, dopo quasi due anni, segue con i propri medici, circa 1000 pazienti


Il Perù ha legalizzato l'uso terapeutico della cannabis nel 2017 dopo una serie di campagne di sensibilizzazione promosse dai genitori di bambini affetti da epilessia. L'ex-presidente Pedro Pablo Kuczynski, all’epoca aveva risposto con la legge 30681 intesa a regolare l'uso terapeutico della pianta. Quella legge generò molte aspettative, soprattutto tra le aziende che vedevano in essa l'opportunità di profitti economici alla luce della nuova industria che sarebbe nata.

Ma in realtà da allora si è dovuto aspettare un bel po’ affinché quel mercato iniziasse a svilupparsi.

Infatti fino a un anno fa le licenze di vendita e di ricerca hanno faticato ad essere rilasciate e l’unico fornitore presente sul Paese era la DIGEMID, Direzione Generale dei Medicinali, Integratori e Farmaci, unica autorità competente a rilasciare la licenza di produzione, importazione, commercializzazione e ispezione.

A febbraio dello scorso anno, infatti, finalmente il Minsa (Ministero di salute) ha approvato il regolamento che regola l’uso della cannabis previsto da quella legge n.30681 e da allora l’uso della cannabis in tutto il Paese ha iniziato ad avere una maggiore diffusione, anche grazie alla nascita di aziende private riconosciute dallo Stato, che hanno avviato la produzione e la vendita di cannabis terapeutica.

Una di queste è Mayac che oggi conta su tre sedi, due nella città di Arequipa e una a Cusco, con licenza n° # 99785 Digemid.

E’ qui che abbiamo incontrato, al quinto piano di un bel palazzo tutto vetri, sulla via principale della città, Sharon Karin Aguilar Cabrera, la psicologa che lavora da circa due anni in Mayac, da quando è stata inaugurata la sede di Cusco che oggi ha circa 1000 pazienti.

La fondazione Mayac è una clinica che tratta varie malattie con olio di CBD, riducendo il dolore cronico, problemi di insonnia, ansia e depressione, ma tratta anche epilessia, Parkinson e autismo.

Perù: Mayac tra le prime aziende a produrre e vendere cannabis terapeutica
Olio di cannabis Mayac. Foto Maria Novella De Luca

“All’inizio non è stato facile, la cura con cannabis non era molto conosciuta, abbiamo dovuto pubblicizzarla e far conoscere anche il nostro lavoro” inizia a raccontarci Sharon.

“Qui sviluppiamo prodotti che possono essere ottenuti solo con prescrizione medica e previa registrazione nel registro nazionale dei pazienti che usano cannabis e suoi derivati per uso medicinale e terapeutico” continua, sottolineando che quello che l’azienda cerca di offrire ai propri pazienti è un trattamento personalizzato e una conoscenza di quello che sarà la propria cura con cannabis e su come dosarla.

“Con la cartella clinica generiamo un codice di registrazione, raccogliamo i dati sulla storia del paziente, i sintomi, le cure effettuate e quelle che attualmente sta seguendo, compresi i farmaci che utilizza, per valutare eventuali dipendenze, resistenze e possibili interazioni”.

“Una volta esaminati i dati si valuta la possibilità di una terapia con cannabis e vengono date al paziente le informazioni necessarie sul tipo di prodotto, sulla concentrazione più adatta e sulle dosi da rispettare”.

Hanno, infatti, all’interno dell’azienda, medici che accolgono il paziente, lo ascoltano e restano in continuo contatto con loro, per controllare l’evoluzione della terapia e dare suggerimenti laddove qualcosa va cambiato.

I pazienti che si rivolgono a questo centro arrivano con un codice DIGEMID, un codice rilasciato al momento della registrazione sul portale e che è molto importante perché è quello che attesta che si è in cura con la cannabis terapeutica.

L’azienda produce, direttamente dai propri campi di canapa, che possiede nella città di Arequipa, creme antiossidanti, creme per il dolore, balsami, saponi, biscotti, caramelle gommose, estratti, sieri, ma il prodotto più venduto e il più efficace è l’olio di cannabis che può contenere fino al 30% di CBD e fino all’1% di THC, se il paziente lo necessita, ci spiega ancora Sharon Cabrera.

“Tutti i nostri farmaci devono riportare sulla confezione le informazioni sul contenuto”.

Perù: Mayac tra le prime aziende a produrre e vendere cannabis terapeutica
Crema a base di cannabis. Foto Maria Novella De Luca

I prezzi dell’olio venduto da Mayac variano a seconda delle confezioni e delle concentrazioni e vanno da 90 a 350 soles (dai 20 ai 90 euro).

Un prezzo normale, ci spiega Sharon, anche se nella città di Cusco si sono riscontrati più problemi economici per affrontare questa spesa, rispetto, ad esempio, alla città di Arequipa. Le chiediamo se esiste la possibilità di avere il farmaco gratuitamente e Sharon ci spiega che è possibile ma il grande problema è che i medici in ospedale che si occupano di cannabis terapeutica sono pochi e poco informati. Il rischio è che non seguano adeguatamente il paziente, che si rilascino ricette e terapie tanto generiche da non raggiungere i risultati attesi che invece si raggiungerebbero con lo stesso farmaco ma con una terapia più mirata.

Per questo, continua Sharon, l’azienda Mayac, si è anche proposta come anello di congiunzione tra paziente e ospedale, per offrire tutti quei servizi di attenzione al paziente in cura con cannabis, e dare la possibilità a quanti non possono affrontare la spesa del medicinale, di non essere costretti a rinunciare alla cura.

Perù: Mayac tra le prime aziende a produrre e vendere cannabis terapeutica
Retro della confezione dell'olio di cannabis. Foto Maria Novella De Luca

Sicuramente c’è ancora molto da fare dal punto di vista dell’informazione, sia per quanto riguarda i pazienti che il personale medico, ancora esiguo e poco informato.

Come è sicuro che da un anno a questa parte, come sottolinea la psicologa di Mayac, le cose sono cambiate in meglio e il lavoro in questo campo è aumentato.

Probabilmente aumenterà ancora man mano che sempre più pazienti prenderanno coscienza dell'alternativa naturale importante che la cannabis rappresenta per la cura i tante patologie.  

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