I minori di età possono consumare Cannabis terapeutica?
Anche se regolarmente prescritta la possibilità di somministrare Cannabis a bambini divide la comunità medico scientifica. Inoltre potrebbe creare delle situazioni “oscure” di fronte alla legge
Per quanto riguarda l'uso della Cannabis terapeutica a pazienti in età di sviluppo di solito si fa riferimento al solo Cbd (Cannabidiolo) in quanto il Thc, a causa della sua azione diretta sul sistema nervoso centrale, potrebbe comportare delle conseguenze negative per l'organismo.
Può capitare ad alcune famiglie di vivere una condizione di difficoltà con i propri figli malati poiché i bambini non rispondono correttamente alle terapie convenzionali. Questo potrebbe essere il caso di problematiche come l'epilessia, oppure di gravi patologie come la sindrome di Dravet o la sindrome di Lennox-Gastaut.
L'epilessia, ad esempio, può essere trattata con l'Epidiolex farmaceutico a base di CBD (leggi l'articolo). Ci sono altre condizioni di salute, come la sindrome di Tourette, la spasticità o l'ADHD, in cui un medico può prendere in considerazione la possibilità di raccomandare un trattamento medico a base di cannabis anche per un bambino. Gli studiosi hanno ormai appurato che il CBD ha bassissimi effetti collaterali anche nel corpo di bambini e adolescenti, la maggior parte dei quali sono gli stessi di quelli delle terapie tradizionali. In alcuni casi può portare a diarrea oppure ad un peggioramento dell’agitazione psicomotoria, ma il numero di casi è molto basso. Al contrario, in condizioni come il disturbo dello spettro autistico, gli stessi genitori ed insegnanti riferiscono di vedere bimbi più "presenti" e attenti, migliorando anche l’attitudine all’apprendimento.
Il CBD può essere utile anche se combinato ad altri farmaci per il sistema nervoso con lo scopo di ridurre il loro dosaggio e, nella migliore delle ipotesi, sospenderlo totalmente. Quando i pazienti sono in età adolescenziale invece si può pensare alla possibilità di utilizzare anche THC per affrontare situazioni come stati d’ansia, quadri neuropsichiatrici gravi, disturbi del sonno o emicrania farmacoresistente, ma sempre come seconda scelta se non si sono ottenuti risultati con il solo CBD.
L'Istituto Superiore di Sanità ha affermato che: "L’assunzione di THC può causare importante cardiotossicità (es. tachicardia), ipotensione e neurotossicità (es. convulsioni, coma), soprattutto nei bambini. Inoltre, può avere un ruolo importante anche nel determinare manifestazioni psichiatriche, soprattutto in soggetti in età pediatrica/adolescenziale. I bambini possono manifestare quadri clinici relativi alla tossicità indotta da THC più gravi e prolungati rispetto agli adulti. Le manifestazioni cliniche delle intossicazioni da THC nei più piccoli sono caratterizzate da letargia, atassia, allucinazioni, depressione respiratoria, riduzione dello stato di coscienza/sincope, convulsioni, coma, tachicardia".
Questa descrizione è stata diramata dopo aver constatato che, a causa della diffusione di sempre più prodotti contenenti THC (in particolare caramelle e commestibili), aumentava anche il numero di ingestione accidentale da parte di bambini.
Negli Stati Uniti ad esempio, dove la Cannabis è divenuta legale in molti territori, l'American Academy of Pediatrics ha pubblicato uno studio che descrive in dettaglio un allarmante aumento degli incidenti di bambini che ingeriscono accidentalmente commestibili a base di cannabis, un aumento del 1.375% tra il 2017-2021. Circa il 23% dei casi segnalati ha portato al ricovero in ospedale di un bambino. Le statistiche dello studio sono state ottenute dal National Poison Data System, e evidenziano che ci sono stati un totale di 7.043 incidenti nell'arco di cinque anni e la stragrande maggioranza delle esposizioni si è verificata in un ambiente domestico (circa il 98%). Anche altri paesi, incluso il Canada, hanno assistito a un aumento degli episodi di bambini che mangiano accidentalmente Cannabis.
Quindi, la Cannabis, nonostante per uso adulto venga pubblicizzata anche a scopo ricreativo, è una sostanza che va somministrata con grande attenzione a minori e sempre dietro prescrizione di medici competenti che conoscono adeguatamente il quadro clinico del proprio paziente.