Il Sudafrica legalizza la cannabis per uso personale

Maria Novella De Luca
13 Jun 2024

Il Sudafrica compie un passo avanti rivoluzionario nella riforma della cannabis, diventando il primo paese africano a legalizzarla per uso personale


Con la firma del presidente Cyril Ramaphosa del Cannabis for Private Purposes Act (CfPPA), infatti, il Sudafrica ha definitivamente messo in legge la sua riforma della cannabis legalizzando la coltivazione e il possesso della pianta per uso personale.

Lo conferma senza mezzi termini il comunicato pubblicato sul sito della Presidenza lo scorso 28 maggio "Il Presidente Cyril Ramaphosa ha convertito in legge il Cannabis for Private Purpose Act ("CfPPA") che regola la coltivazione, il possesso e l'uso di cannabis da parte di adulti in ambito privato", si legge dal documento.

Questa mossa consente di apportare modifiche al Medicines and Related Substances Act, al Plant Breeders Rights Act e al Plant Improvement Act per sostenere l’industrializzazione del settore della cannabis.

Questa decisione arriva dopo anni di dibattiti, battaglie legali e discorsi pubblici, che sono stati il riflesso di un significativo cambiamento negli atteggiamenti sociali nei confronti della cannabis. La sentenza della Corte Costituzionale del 2017 aveva aperto la strada dando ai legislatori due anni di tempo per modificare le leggi. Tuttavia, solo nel 2020 fu presentato un disegno di legge a cui seguirono ulteriori ritardi prima dell’approvazione finale da parte dell’Assemblea Nazionale nel novembre 2023 e del Consiglio Nazionale delle Province nel febbraio 2024. Infine, alla vigilia delle elezioni nazionali, il presidente Ramaphosa ha firmato il disegno di legge, una mossa molto attesa da molti sudafricani che segna un punto di svolta nell’approccio del paese alla politica sulle droghe, alla salute pubblica e alle libertà personali.

Restano illegali la vendita di cannabis e la creazione di un mercato regolamentato.

Infatti, se da un lato la normativa apre le porte a nuove infinite possibilità, dall'altro stabilisce dei confini ben precisi da non superare per  evitare delle sanzioni o la reclusione.

La nuova legislazione regola il possesso, la coltivazione e l'uso di cannabis per scopi personali da parte degli adulti, rispettando il diritto alla privacy e tutelando la salute pubblica, in particolare, come dicevamo, quella dei bambini. Infatti, regolando la somministrazione di cannabis nei bambini, li proteggerà da una possibile esposizione indebita. Come?

Garantendo "un modo alternativo per affrontare la questione dell'uso, del possesso o dello spaccio di cannabis vietati da parte dei bambini", si legge dal comunicato ufficiale.

Inoltre, "la normativa consentita dal CfPPA rimuoverà completamente la cannabis dalla legge sulle droghe e sul traffico di droga" favorendo così lo sviluppo esplosivo dell'industria verde del Paese, sia in campo terapeutico che industriale.

E per i consumatori adulti, invece, cosa prevede la nuova normativa?

Chiunque abbia 18 anni o più potrà usare cannabis in qualsiasi luogo dove il pubblico non ha accesso di diritto.

Gli adulti potranno possedere un numero illimitato di semi di una pianta di cannabis e piantine; fino a quattro piante di cannabis in fiore per persona o otto per nucleo familiare (se vi vivono due o più adulti) in un luogo privato; fino a 100 grammi di cannabis essiccata in un luogo pubblico; e fino a 600 grammi di cannabis essiccata per persona o 1.200 grammi per nucleo familiare in un luogo privato.

Gli adulti potranno fumare e consumare cannabis in luoghi privati ​​e regalare, senza compenso, fino a 30 semi o piantine, una pianta da fiore o 100 grammi di cannabis essiccata.

Tuttavia, la legge prevede vari reati se si superano i limiti di coltivazione e possesso, non aver garantito che le piante di cannabis siano inaccessibili ai bambini o non aver rispettato gli standard di coltivazione. Vieta inoltre lo spaccio e il consumo di cannabis in pubblico.

Il portavoce parlamentare Moloto Mothapo ha espresso l’ottimismo del governo sul fatto che questa legge di legalizzazione non commerciale servirà da trampolino di lancio per una regolamentazione più completa che stabilisca un mercato ufficiale della cannabis.

“Il governo spera che la legge sulla legalizzazione non commerciale serva come punto di partenza per i legislatori per approvare regolamenti più severi a sostegno dell’istituzione di un mercato della marijuana nel Paese”, ha detto Mothapo.

Questa mossa sudafricana, con la sua enfasi sulla coltivazione e sull’uso privato, rispecchia gli approcci visti in altre parti del mondo, dove l’attenzione si sta concentrando sulla depenalizzazione dell’uso personale, pur continuando a confrontarsi con le complessità della regolamentazione commerciale.

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Maria Novella De Luca