Thailandia ancora dietrofront, nuova legge per l'erba

Marco Ribechi
25 Jul 2024

Continua l'incertezza del paese del sud est asiatico, dopo la totale legalizzazione di due anni fa e il seguente passo indietro, ora il Governo vuole mantenere una linea più soft, in particolare per le ricerche in ambito medico


Legalizzazione in Thailandia, nuovo passo indietro (che però è un passo avanti).

Cambia ancora il vento nel paese del sud est asiatico che prima ha legalizzato la Cannabis per poi tornare sui suoi passi cercando di metterla di nuovo fuori legge. Ora la linea sta di nuovo tornando permissiva ma non per l'uso ricreativo.

 

La nuova linea

Fonti governative dicono che la cannabis non tornerà nell'elenco degli stupefacenti di categoria 5, ma sarà regolamentata da una nuova legge.

Martedì il primo ministro Srettha Thavisin ha fatto marcia indietro rispetto alla sua promessa elettorale di mettere al bando la marijuana e ha invece incaricato il ministro della sanità pubblica di elaborare un modo per regolamentarne l'uso. Srettha aveva incontrato il ministro della Salute pubblica Somsak Thepsuthin e il ministro degli Interni Anutin Charnvirakul prima della riunione settimanale del Consiglio dei ministri, dopo che i due avevano espresso opinioni molto diverse sul futuro della marijuana.

Secondo la fonte, Srettha ha incaricato Somsak di spingere per una legge che regolamenti l'uso della marijuana invece di reintegrare la pianta nell'elenco degli stupefacenti di categoria 5.

 

Sì alla ricerca medica

L'obiettivo della legge dovrebbe essere quello di garantire che la marijuana venga utilizzata per scopi medici, per la ricerca e per determinati prodotti.

Il partito al governo, il Pheu Thai Party, ha continuato a tentennare sulla marijuana, nonostante durante la campagna elettorale del 2023 avesse promesso agli elettori che l'avrebbe riclassificata come sostanza stupefacente.

All'inizio di quest'anno, lo stesso Srettha aveva detto che la marijuana sarebbe stata aggiunta alla lista degli stupefacenti, in quanto colpiva molti giovani. Tuttavia, l'allora ministro della sanità pubblica Cholnan Srikaew è tornato indietro, dicendo che la marijuana sarà regolamentata, non messa al bando.

Dopo che Somsak ha sostituito Cholnan in un rimpasto di governo a fine aprile, il nuovo ministro ha iniziato a insistere sul fatto che la marijuana sarebbe stata messa al bando, con grande costernazione di Anutin.

Il mese scorso, un comitato del Ministero della Salute Pubblica incaricato del controllo degli stupefacenti ha votato per reinserire la marijuana nell'elenco delle droghe, spingendo Anutin a gridare allo scandalo. Ha osservato che era stato proprio questo comitato a votare per decriminalizzare la pianta quando era ministro della Salute Pubblica due anni fa.

Nel frattempo, il Thailand Cannabis Future Network, che sostiene l'uso della marijuana, ha rilasciato una dichiarazione ringraziando Srettha per aver cambiato posizione. Il gruppo ha affermato che continuerà a monitorare la questione finché il governo non promulgherà una legge per regolamentare l'uso della marijuana invece di metterla al bando. 

 

LEGGI ANCHE: Thailandia: boom della cannabis dopo la modifica della legge

 

LEGGI ANCHE: La Thailandia cerca di vietare l'uso ricreativo di cannabis dopo averla depenalizzata

 

LEGGI ANCHE: Tailandia: nuovo passo indietro sulla legalizzazione dell'erba

M
Marco Ribechi