Il Brasile annulla oltre 3.600 condanne per Cannabis
Dopo la depenalizzazione sono stati analizzati i procedimenti penali con l'obiettivo di evitare che persone marginali in carcere entrino in contatto con il traffico organizzato
Il sistema giudiziario brasiliano ha intrapreso una revisione massiva dei procedimenti penali in seguito alla decisione della Corte Suprema Federale (STF) di depenalizzare il possesso di marijuana per uso personale.
Una task force, sotto il coordinamento del Consiglio Nazionale di Giustizia (CNJ), ha annullato 3.676 condanne di individui precedentemente sanzionati per possesso di piccole quantità, una cifra che rappresenta il 12,4% dei quasi 30.000 casi analizzati negli ultimi otto anni.
Questa operazione su larga scala attua il nuovo criterio stabilito dalla STF, secondo il quale il possesso di un quantitativo fino a 40 grammi di marijuana o sei piante femmine deve essere presunto come uso personale, salvo prove che indichino l'intento di traffico.
Le condanne annullate riguardano sia gli ex consumatori, la cui condotta non è più considerata reato, sia individui precedentemente classificati come trafficanti che detenevano piccole quantità senza altre prove di spaccio e che sono stati riclassificati come consumatori.
Il Difensore d'Ufficio di San Paolo, Filipe Dias Rodrigues, ha evidenziato che si tratta di una politica di sicurezza pubblica mirata a prevenire che persone con basso potenziale di danno entrino in contatto con la criminalità organizzata all'interno del sistema carcerario.
"È importante sottolineare che non si tratta di persone affiliate a fazioni o legate alla criminalità organizzata ad essere rilasciate. Si tratta di persone con un potenziale di danno molto basso, che non rappresentano un rischio per la società e pertanto non dovrebbero essere incarcerate proprio perché non è proporzionato", afferma il difensore d'ufficio di San Paolo, Filipe Dias Rodrigues.
Oltre agli annullamenti, il 25% dei casi esaminati è stato rinviato a Procura e difesa per ulteriori osservazioni, indicando che la potenziale portata di questa riforma penale potrebbe ancora aumentare. Gli stati che hanno guidato questa azione sono stati Santa Catarina, San Paolo e Minas Gerais.
La task force ha anche affrontato la questione delle detenzioni preventive di donne incinte o madri, portando al rilascio di 2.226 donne, evidenziando l'ampio impegno del CNJ nell'affrontare lo "stato di cose incostituzionale" nel sistema carcerario brasiliano.