Posso farmi rimborsare la Cannabis terapeutica?
La prescrizione della Cannabis medica può avvenire a spese del paziente o del Sistema Sanitario Nazionale, in questo caso la terapia può essere rimborsata a patto che la Regione di appartenenza abbia deliberato sul tema
Già dal 2007 il tetraidrocannabinolo (THC) puro è stato inserito nella lista delle sostanze stupefacenti utilizzabili per la fabbricazione di medicinali. Nel 2013 poi è stato sancito l’uso legale della Cannabis per scopi terapeutici. Quindi, come tutti i farmaci, la Cannabis terapeutica può essere prescritta a carico del paziente da un qualsiasi medico che lo ritenga opportuno per le patologie da trattare. La prerogativa essenziale è essere in possesso di regolare ricetta medica. Se a farsi carico dei costi del farmaco è il paziente stesso, il medico ha totale libertà nel prescrivere il farmaco. Quando invece la terapia è a carico del Sistema Sanitario Regionale, esistono maggiori limitazioni definite “appropriatezza prescrittiva”.
Nel secondo caso le norme che determinano la rimborsabilità dei medicinali a base di Cannabis sono su base regionale ma, purtroppo non tutte le Regioni hanno legiferato sull'erogazione di "farmaci cannabinoidi". Solo alcune regioni hanno concesso la prescrizione gratuita di Cannabis medica, qui è possibile per il paziente avere il rimborso della propria terapia, a patto che sia usata secondo determinate specifiche terapeutiche.
In altre parole i fattori determinanti sono: la Regione nella quale si risiede e se in quella Regione la patologia può essere gratuitamente curata con la Cannabis. Da questo deriva il paradosso, di cui si lamentano molti pazienti, per cui la stessa patologia, a seconda della regione, possa o meno essere trattata con una terapia gratuita per il paziente.
Inoltre non esiste un iter unico per la prescrizione e anche questa può variare da Regione a Regione. Ad esempio alcune potrebbero richiedere un piano terapeutico oppure concedere solo determinati tipi di qualità e di preparazioni. Per essere sicuri dell’eventuale rimborso bisogna quindi informarsi presso gli enti territoriali del comune di residenza. Purtroppo altre complicazioni potrebbero riscontrarsi nella difficoltà di reperire un medico disposto a prescrivere la Cannabis e anche alla difficoltà di reperire la terapia in farmacia, considerando che in Italia solo 600 farmacie sono attive nelle preparazioni a base di Cannabis su circa 19mila.