La Regione Marche spinge per la Cannabis terapeutica
Votata all'unanimità la proposta di dare completa attuazione alla legge regionale 26 del 2017 sull’uso terapeutico della cannabis
La Regione Marche vota all’unanimità in favore della Cannabis Terapeutica. Nel pomeriggio del 20 dicembre, nel consiglio regionale delle Marche, è stata approvata all’unanimità la proposta di dare completa attuazione alla legge regionale sull’uso terapeutico della cannabis, finora un’incompiuta. Un via libera bipartisan, con la mozione relazionata dalla consigliera 5 Stelle Marta Ruggeri, per far rispettare la legge 26 del 2017 che appunto descrive le linee guida per l’uso della cannabis medica nella regione.
In particolare ad essere attenzionati sono stati tre articoli della suddetta legge: il 7 che obbliga la regione a promuovere corsi di formazione e aggiornamento periodici per gli operatori sanitari, l’8 che prevede che si assicuri l’applicazione omogenea della legge sul territorio regionale, si monitori periodicamente il consumo di farmaci cannabinoidi e si attui la promozione di accordi con i ministeri competenti, e infine il 5 che prevede di avviare azioni sperimentali o su specifici progetti pilota.
«Il voto odierno - spiega la capogruppo in Regione Marta Ruggeri - dimostra attenzione verso coloro che, adulti come bambini, abbiano bisogno di un antidolorifico ai cannabinoidi per patologie gravi e invalidanti oppure nel caso non risultino efficaci altri trattamenti. Ho ricevuto segnalazioni di molteplici difficoltà e disagi a causa della burocrazia, fin troppo pesante al momento di presentare la richiesta per accedere all’uso della cannabis terapeutica. Spesso l’ostacolo sono i medici contrari a prescrivere questo tipo di medicinali e a tale proposito è evidente quanto siano necessari i corsi di formazione e aggiornamento prescritti dalla legge regionale, fermi però al palo».
Come in molte altre parti d’Italia l’ostacolo al reperimento dei farmaci cannabinoidi, oltre che nella difficoltà ad ottenere una prescrizione, riguarda anche la reperibilità delle infiorescenze: «Sono troppo poche le farmacie marchigiane che ne dispongono - conclude Ruggeri - Nella provincia di Fermo ad esempio non ce ne sono affatto e i pazienti sono costretti a viaggi fuori provincia per trovare il prodotto».
La mozione approvata impegna inoltre la Regione ad effettuare monitoraggi periodici, a promuovere accordi con il livello ministeriale e avviare almeno un progetto pilota per produrre nelle Marche preparati terapeutici di origine vegetale, a base di cannabis.