Canapa industriale: la Puglia reagisce al DL Sicurezza

Maria Novella De Luca
18 May 2025

Nello scenario critico che il settore della canapa industriale sta attraversando in seguito alle recenti disposizioni dall’articolo 18 del Decreto-Legge 12 aprile 2025, n. 42, cosiddetto Decreto Sicurezza, la Regione Puglia si è fatta portavoce delle istanze del settore, presentando una mozione urgente in Consiglio Regionale per sollecitare un intervento risolutivo a livello nazionale


Questo provvedimento con il divieto di lavorazione, commercializzazione e trasporto delle infiorescenze di canapa, infatti, rischia di compromettere un comparto agricolo in crescita e dalle grandi potenzialità. 

Nonostante la crisi investa l'intero territorio italiano, la Puglia, forte di una filiera della canapa industriale particolarmente sviluppata grazie alla lungimirante L.R. 21/2017, ha deciso di non rimanere inerme. Il gruppo consiliare CON ha depositato un’istanza formale alla Presidenza del Consiglio Regionale, chiedendo alla Giunta di farsi promotrice di azioni concrete a tutela di un tessuto economico che ha saputo distinguersi per innovazione e sostenibilità.

"La Puglia ha scommesso per prima sulla canapa industriale, promuovendone lo sviluppo attraverso incentivi e progetti pilota. Oggi, invece, rischiamo di vedere spazzato via un intero settore a causa di un divieto sproporzionato e privo di basi scientifiche" hanno dichiarato, presentando la mozione, il capogruppo Alessandro Antonio Leoci, gli assessori Alessandro Delli Noci e Gianfranco Lopane ed il consigliere delegato Stefano Lacatena .  

Il cuore della problematica risiede nell’articolo 18 del "Decreto Sicurezza", che vieta la lavorazione, commercializzazione e il trasporto delle infiorescenze di canapa, indipendentemente dalla loro provenienza o dalla legalità dell'acquisto precedente all'entrata in vigore del decreto. Questa misura indiscriminata sta generando una forte incertezza giuridica e concreti rischi penali per centinaia di imprese in tutta Italia, con la Puglia tra le regioni più colpite a causa della sua vivace filiera.

L’assenza di misure transitorie e la mancata distinzione tra usi leciti e illeciti della canapa rappresentano un vulnus significativo per le aziende del settore, esponendole a ingenti danni economici e reputazionali. Di fronte a questa situazione critica, la mozione presentata in Puglia delinea una strategia d’azione su più livelli, con l’obiettivo di innescare un cambiamento a livello nazionale:

  1. Richiesta di revisione urgente a livello nazionale: La Regione Puglia chiede con forza la revisione immediata dell’articolo 18 del DL 42/2025 in sede di Conferenza Stato-Regioni, auspicando una modifica che tenga conto delle specificità del settore e distingua chiaramente tra usi leciti e illeciti.
  2. Sollecitare misure transitorie per l'intero territorio: L’iniziativa pugliese mira a ottenere misure transitorie che possano tutelare le aziende in buona fede su tutto il territorio nazionale, consentendo loro di gestire le scorte esistenti e di adeguarsi alle nuove normative senza subire danni irreparabili.
  3. Istituzione di un tavolo di confronto nazionale: La mozione pugliese sollecita la creazione di un tavolo di confronto a livello nazionale, coinvolgendo le altre Regioni e i Ministeri competenti, per affrontare la crisi in modo coordinato e trovare soluzioni condivise per il futuro del settore.
  4. Valutazione di incostituzionalità e azione a livello nazionale: La Regione Puglia si impegna a valutare l’eventuale incostituzionalità della norma, aprendo alla possibilità di promuovere, in sinergia con altre Regioni, un’azione di impugnativa alla Corte Costituzionale, qualora se ne ravvisassero i presupposti.
  5. Sensibilizzazione del Governo e del Parlamento: L’ordine del giorno approvato dal Consiglio Regionale sarà trasmesso al Governo, ai ministri competenti e alle Commissioni parlamentari, con l’obiettivo di portare la voce del settore della canapa industriale all’attenzione delle istituzioni nazionali e sollecitare un cambio di rotta.

La mobilitazione partita dalla Puglia, sostenuta da un ampio fronte che include movimenti civici e associazioni di settore a livello nazionale, rappresenta un segnale forte della volontà di difendere un’agricoltura legale, innovativa e sostenibile. La regione si pone così all’avanguardia di una potenziale mobilitazione istituzionale nazionale, con la speranza di scongiurare la distruzione di un comparto economico cruciale per il futuro dell’agricoltura italiana.

"Non possiamo lasciare che norme scritte senza confronto e senza fondamento distruggano anni di lavoro e investimenti. Questa non è solo una battaglia per la canapa industriale, ma per la libertà di impresa, la coerenza normativa e la sostenibilità del nostro territorio" hanno sottolineato i rappresentanti di CON. 

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