Mother Plant 101: importanza e cura delle madri di cannabis

Soft Secrets
19 May 2024

Per i growers di marijuana le piante madri sono di vitale importanza, rappresentano uno dei maggiori fattori per il successo di una coltivazione e per questo motivo è importante curarle adeguatamente


Una madre di cannabis è una pianta di sesso femminile e fotodipendente, tenuta perennemente in fase vegetativa ad un regime di 18 ore di luce e 6 ore di buio, con lo scopo di mantenere in vita e conservare uno specifico strain che si desidera continuare a coltivare per le sue qualità oppure da utilizzare per il breeding di nuove varietà.

IMPORTANZA DELLE MADRI

Le madri sono una fonte costante di cloni, infatti per mezzo di tecniche di taleaggio i coltivatori possono ottenere numerosi cloni che sono l’esatta copia della pianta da cui provengono. L’impiego dei cloni, il luogo dei semi, garantisce una coltivazione con piante uniformi e con le stesse identiche qualità; ad esempio se la pianta madre possiede dei tratti genetici come il colore delle infiorescenze viola anche i suoi cloni avranno la stessa caratteristica. Le coltivazioni di marijuana realizzate con i semi non garantiscono l’omogeneità di tutte le piante, molto probabilmente sarà presente più di un fenotipo, ognuno dei quali con caratteristiche differenti.

CARATTERISTICHE DI UNA PIANTA MADRE

Quando decidiamo di inserire una nuova pianta madre nella propria biblioteca è importante tenere in considerazione alcune di queste caratteristiche per essere sicuri di coltivare solo cannabis elite:

• vigore della pianta

• durata della fase di fioritura

• capacità di radicazione dei cloni

• resistenza a stress e malattie

• qualità organolettiche

• profilo dei cannabinoidi

• tipologia di resina

• dimensioni che tende a raggiungere

• stretch nelle prime fasi di fioritura

• dimensione foglie

• rapporto foglia-fiore

• aspetto del fiore

• produzione finale

• stabilità genetica

Quest’ultimo punto è molto importante perché molti strain di marijuana tendono a perdere vigore con il passare del tempo oppure a manifestare ermafroditismo compromettendo intere coltivazioni. Per questo motivo assicurarsi di scegliere solo strain coltivati ripetutamente come garanzia.

CURA DELLE MADRI DI CANNABIS

Ambiente - Per crescere forti e sane le piante madri hanno bisogno di un illuminazione diretta per 16-18 ore al giorno, la luce del Sole è perfetta per chi la può utilizzare, invece nelle coltivazioni indoor le lampade tipo LEC e LED assicurano l’illuminazione necessaria. Una lampada LEC da 315 watt è perfetta per illuminare un metro quadrato di superficie coltivata. La temperatura di colore ideale delle lampade per la fase di crescita è di 3500°K. La temperatura dell’ambiente di coltivazione deve essere di circa 24°C, con un tasso di umidità del 60%. Per assicurarsi un clima perfetto potrebbe essere necessario l’impiego di climatizzatore, umidificatore e deumidificatore. Anche il ricircolo dell’aria è molto importante, un estrattore dotato di filtro ai carboni attivi per eliminare gli odori insieme a dei ventilatori sono la soluzione perfetta.

Vasi e substrato - Alcuni growers crescono le proprie piante madri in sistemi idroponici; questa soluzione permette di ottenere rapidamente piante giganti che offrono numerosi cloni ma ha bisogno di molta manutenzione. Una scelta ottimale, che ripaga con meno lavoro nel tempo, è quella di un substrato a base di torba, cocco, humus e perlite. Questo mix garantisce un substrato ricco di nutrienti, arieggiato e con un ottima capacità di ritenzione idrica. La dimensione dei vasi varia in base alla grandezza e all’età di una pianta, una buona pratica è quella di aumentare la dimensione del vaso di circa 4-5 litri ogni 2 mesi per rigenerare il substrato e permettere alle radici di continuare a svilupparsi.

Nutrienti - Le piante madri in fase vegetativa hanno bisogno soprattutto di azoto ma con il passare del tempo le loro necessità aumenteranno richiedendo una fertilizzazione che includa tutte le sostanze nutritive. Un metodo efficiente per nutrire le madri di cannabis è quello di somministrare soluzioni nutritive differenti alternate ad irrigazioni con solo acqua.

Ecco un esempio pratico: 1. irrigazione giorno 1, acqua-calciomagnesio-fertilizzante per vegetativa-radicante-enzimi 2. irrigazione giorno 2, acqua-enzimi 3. irrigazione giorno 3, acqua-calciomagnesio-fertilizzante per fioritura completo-biostimolatore-enzimi 4. irrigazione giorno 4, acqua-enzimi 5. ripetere il ciclo Le applicazioni fogliari di nutrienti e stimolatori della crescita sono un’ottima soluzione per integrare la nutrizione delle piante.

Potatura - Le piante madri hanno bisogno di essere potate periodicamente per ridefinire la loro forma. L’ideale è di eseguire la potatura ogni 20-30 giorni. Un aspetto da considerare fin da quando sono ancora di piccole dimensioni è di non farle crescere in altezza smisuratamente perché con il passare del tempo le parti inferiori della pianta iniziano a lignificare. La lignificazione rappresenta un fattore negativo perché le piante non produrranno nuovi rami dalle parti inferiori e solo i rami superiori saranno adatti per essere clonati. Inoltre le piante assumeranno delle dimensioni sproporzionate rispetto al numero di potenziali cloni e saranno più difficile da gestire soprattutto all’interno di una grow room. Potare al momento giusto le parti apicali della pianta aiuta a mantenere una buona struttura

Prevenzione - Per mantenere le piante sempre in salute la migliore arma è la prevenzione. L’impiego dei predatori per la lotta biologica potrebbe essere una valida alternativa all’uso dei pesticidi e richiedono molto meno lavoro. Eseguire la quarantena di nuove piante prima di accoglierle insieme alle altre madri che già possediamo è un’ottima pratica.

QUANTO TEMPO VIVE UNA MADRE?

Alcuni growers della vecchia scuola possiedono esemplari di piante madri di cannabis che continuano a vivere da decenni. Generalmente le piante che hanno poco vigore oppure che vengono clonate continuamente e subiscono forti stress vengono rimpiazzate annualmente con nuove piante madri partendo da nuovi cloni.

Questo articolo è tratto dal numero 02/2024 della Rivista cartacea Soft Secrets

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