Cannabis in Thailandia: ora si puniscono i poliziotti

Marco Ribechi
21 Jun 2022

Sono stati allontanati gli agenti che avevano arrestato una donna colpevole di coltivare una piantina di marijuana a scopo medico. Il comandante della polizia: "Bisogna avere più giudizio"


La Thailandia cambia totalmente il suo approccio alle droghe e punisce i poliziotti che contrastano la Cannabis. Quattro agenti nella provincia di Chonburi sono stati sollevati dai loro incarichi e trasferiti in “posti inattivi” (una sorta di lavoro d’ufficio) per aver arrestato una donna che coltivava una sola pianta di erba.

La 55enne Pornpimol Prakobpol è stata scoperta con una pianta da 20 grammi nella sua casa nel distretto di Sriracha e accusata di "produzione di droghe" senza autorizzazione. Gli agenti si sono introdotti in casa con la scusa di un’indagine su un caso di motociclette scomparse per poi arrestarla per essere stata sorpresa con una piantina di circa 30 centimetri con solo cinque o sei foglie. Nonostante i vicini abbiano tentato di bloccare l’arresto la donna è stata portata nella stazione di polizia locale dove ha trascorso la notte in quanto il marito non aveva denaro sufficiente per pagare i 437 dollari necessari alla cauzione. Suo marito in seguito ha poi spiegato che la pianta sarebbe stata utilizzata per alleviare la pressione alta e il diabete.

L’arresto, avvenuto in concomitanza con la nuova legge che va nella direzione della legalizzazione (leggi l'articolo), non è passato inosservato alla stampa e non è piaciuto nemmeno alle autorità thailandesi che hanno deciso di punire gli agenti responsabili del fatto.

Il comandante provinciale di Chonburi, Atthasit Kitjahan, ha esortato gli ufficiali ad usare più giudizio prima di arrestare i coltivatori di cannabis aggiungendo che c’è ancora confusione tra le vecchie e le nuove leggi sulla cannabis. Pornpimol è stata successivamente rilasciata senza condizioni. 

Dal 9 giugno i thailandesi possono coltivare marijuana in casa e sono liberi di utilizzarla anche se le autorità incoraggiano a farlo solo per ragioni mediche e non di puro divertimento, anche se la polizia smetterà di fare indagini all’interno delle case. Sebbene la coltivazione non debba ottenere il permesso dalle autorità, i coltivatori sono invitati a utilizzare un'app governativa chiamata Plook Ganga ("Grow Weed").

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Marco Ribechi