Addio a Franco Casalone contadino del mondo

Fabrizio Dentini
18 Sep 2023

Franco Casalone ci ha lasciato sabato scorso in seguito a complicanze post-operatorie per un intervento al sistema renale. Storico collaboratore del nostro giornale, Franco è stato maestro e fulgido esempio d'impegno costante e genuina dedizione.


Contadino nel DNA, attivista ed esperto conoscitore della Cannabis Sativa L. per la quale aveva sviluppato una sintonia esistenziale privilegiata, Franco è stato un galantuomo sempre pronto ad ascoltare il prossimo e a indirizzare, con il suo esempio, la magmatica comunità antiproibizionista italiana. Sempre a disposizione nel condividere la passione botanica che lo ha reso celebre ed apprezzato anche al di fuori dei confini nazionali, Franco ha speso la propria esistenza a ricercare, scrivere, coltivare e soprattutto a mettere in discussione, con la sua serietà, i paradossi di una società proibizionista che, mentre sceglie di iper-medicalizzare sempre maggiori ambiti della vita contemporanea, opta per stigmatizzare la ricerca del piacere quando questa non si dimostri funzionale alle logiche invasive della mercificazione. Nel corso di una vita intera, la lotta di Franco e la sua pervicacia hanno provato a scardinare un impianto culturale repressivo e pervasivo, il tutto in nome della libera circolazione d'informazioni, come ultima fortezza contro le sperequazioni di una narrativa ufficiale piena di conflitti d'interesse e spesso in mala fede.

Nella sua Cascina di Casorzo, in quel profondo Piemonte che da tempo immemorabile aveva legato alla canapa il proprio destino, riceveva amici e semplici curiosi, una comunità eterogenea che oggi si stringe in un cordoglio profondo per la perdita di una persona rispettabile e affettuosa, un uomo d'un tempo forse passato, quello delle parole chiare, della correttezza e della passione stabilmente poggiata sulle fondamenta della teoria e sopra l'architrave della pratica sul terreno.

Campo, orto, terreno, questi erano i suoi elementi congeniali: Franco, infatti, si è sempre sporcato volentieri le mani di terra ed ha sempre stimolato la propria curiosità legandosi innanzitutto al suo territorio e da questi partendo per il mondo alla scoperta della dimensione ecumenica del vivere locale. Contadino nel Monferrato e contadino sull'Himalaya, Franco è stato un uomo che rimaneva coerente amando la terra ed il prossimo senza soluzione di continuità che si trovasse nel Malana dell'esotica India o in compagnia delle sue amate piante del suo orto piemontese.

 

Per mezzo secolo Franco ha lavorato per la Pianta di Cannabis: ha scelto di vivere al suo cospetto, ha scelto di celebrarla e difenderla. Per questo motivo Franco è stato un guru per tutte le persone che hanno percorso e percorrono la “direzione ostinata e contraria” al fine di riportare la cannabis dignitosamente in seno alla società italiana. Enciclopedia cannabica vivente, autore di numerosi libri sulla coltivazione della canapa, fino conoscitore dei suoi segreti e delle sue abitudini, Franco ha raggiunto orizzonti incredibili nell'estrazione dei principi attivi dei cannabinoidi, insegnando a decine di appassionati i segreti della produzione del fumo e del suo esempio più rinomato: la sacra Charas, che egli stesso definiva lo champagne dell'hascisch.

La prima volta che vidi Franco era il 2011. Ci trovavamo nella capitale, presso il mitico Forte Prenestino che in quei giorni ospitava la IV edizione dell'Italian Cannabis Cup. Franco apparse sul palco vestito di bianco e in compagnia del suo amato copricapo indiano. La sua aria serafica e determinata, la sua enciclopedica conoscenza unita alla voglia di raccontare le sue avventure mi restituirono l'immagine di un mistico della marijuana. Ma Franco non era un mistico, al contrario, egli era un contadino perbene con i piedi ben saldi per terra, un contadino che preferiva la concretezza del fare alle elucubrazioni fine a se stesse.

 

Addio a Franco Casalone contadino del mondo
Semi di canapa da collezione di Franco Casalone. Iniziativa di vendita di Assocanapa

Attraverso questo sentito ricordo la redazione di Soft Secrets si stringe forte attorno alla sorella Susanna ed alla compagna Rossella. Franco ha lasciato agli agricoltori italiani il frutto della propria passione e la sintesi biologica di anni di ricerche: lettori della nostra rivista, quando vedrete sul vostro palmo i semi di Carmagnola e CS del nostro Franco Casalone metteteli a dimora con gratitudine perché nel loro codice genetico si trova inscritta anche l'eredità umana di un uomo saggio e gentile che ci mancherà nel futuro e che, malgrado la sua assenza, inspirerà i nostri passi nell'avvenire.

Un abbraccio fraterno caro Franco. Ci mancherai immensamente.

Il funerale di Franco si terrà questo mercoledì alle 10.30 presso la chiesa di Santa Maria a Lu Monferrato.

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Fabrizio Dentini