Svolta Marocco, Cannabis legale per aiutare l'economia e bloccare il narcotraffico
Il Marocco sta cercando di raggiungere un duplice obiettivo attraverso la legalizzazione e la regolamentazione della coltivazione di Cannabis: da un lato aumentare gli introiti nelle casse dello Stato, dall'altra bloccare i cartelli della droga
Il Marocco si appresta a votare una legge per incrementare la produzione legale di Cannabis. Il 23 agosto il Governo discuterà sull’implementazione di due articoli, entrambi connessi all’Agenzia Nazionale per la Regolazione delle Attività collegate alla Canapa Indiana, l’organo che si occupa di organizzare e monitorare la produzione della pianta.
Da un lato c’è l’interesse di statalizzare l’Agenzia rendendola di fatto pubblica e sotto il controllo governativo. Dall’altro si provvederà a una sua ristrutturazione per aumentare la tutela dei produttori.
In Marocco è già stato legalizzato l’uso medico e terapeutico della Cannabis, ora si punta a rimuovere i pregiudizi attorno alla coltivazione, mostrando gli enormi benefici di cui potrebbe godere l’intera nazione. Bisogna infatti ricordare che il mercato nero marocchino, il più fiorente per il rifornimento dell’Europa, vale ogni anno 15 miliardi di dollari, considerando anche che l’importazione illegale dal Marocco ha rappresentato per decenni uno dei mezzi preferiti di rifornimento per milioni di europei.
Le autorità marocchine quindi, regolando la produzione, potrebbero ottenere il duplice obiettivo di creare una grandissima fonte di guadagno per le tasche dello Stato e allo stesso tempo contrastare il mercato nero favorendo i produttori autorizzati che riceverebbero assistenza, sostegno e tutela legale. I cartelli della droga infatti attualmente controllano le zone di produzione, regolamentarla e legalizzarla potrebbe portare a un loro progressivo indebolimento.