Malta e cannabis: rivoluzione in vista nel vicinissimo Stato insulare
La parlamentare con delega alle riforme e alle politiche giovanili di Malta Rosianne Cutajar ha rilasciato il primo messaggio in assoluto nel giorno del 20 aprile (4/20) dedicato ai 40.000 consumatori del piccolo stato insulare situato a pochissime miglia marittime dall'Italia. Con una popolazione complessiva di poco meno di 500.000 abitanti circa 1 maltese su 10 è consumatore di cannabis
Malta e cannabis - Per la prima volta in assoluto, il governo maltese ha inviato un video messaggio di supporto ai consumatori di cannabis di Malta, nella giornata internazionale del 4/20 dedicata ai diritti dei consumatori di cannabis.
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Rosianne Cutajar ha affermato che sebbene l'uso ricreativo sia "non ancora legale" a Malta, il governo ha da tempo deciso di essere "più sensibile" verso i consumatori.
Ha fatto riferimento ai risultati di un nuovo studio che mostra che ci sono oltre 40.000 individui a Malta che hanno usato la cannabis, un numero impressionante che indica quanto sia diffuso l'uso personale della pianta nella società maltese, che conta meno di 500.000 abitanti complessivamente.
Dopo 100 giorni dall'insediamento del governo a guida laburista la Cutajar ha affermato di aver "lavorato su proposte per un quadro legislativo al fine di superare questo stigma, garantendo l'introduzione di una legge che rifletta effettivamente la realtà della nostra società".
Seguendo l'esempio di alcuni potenti leader politici, artisti e atleti che hanno notoriamente usato la cannabis - come Barack Obama, Justin Trudeau, Steve Jobs e Michael Phelps - la Cutajar si è impegnata a continuare a lavorare pensando ai diritti dei consumatori di cannabis.
Il 20 aprile è ampiamente celebrato come un giorno per i diritti della cannabis a livello globale. Marce e proteste si svolgono in tutto il mondo in questo giorno - tuttavia, a causa della pandemia di Coronavirus (COVID-19), gli eventi si sono tenuti online quest'anno per la prima volta in assoluto.
Seppur Malta aveva fatto tentativi per allentare le proprie leggi sulla cannabis cinque anni fa, da allora poco è cambiato. Oggi molti nella comunità della cannabis di Malta guardano alla Cutajar con rinnovata speranza per un futuro più libero e più sicuro.
Malta e Cannabis: l'intervento in radio della Cutajar nel giorno del 4.20
Malta punta alla cannabis per fornire nuovi posti di lavoro e una spinta economica tanto necessaria, come metodo con il quale l'isola può sconfiggere una recessione economica COVID-19.
Nell'edizione annuale del 4/20 di Covid Calls, il programma di discussione di Lovin Malta che esamina gli effetti della pandemia di COVID-19 sull'isola, il ministro delle riforme Rosianne Cutajar, il presidente della ReLeaf Andrew Bonello e il presidente della discussione sulla legalizzazione della cannabis John Ellul hanno discusso di come la cannabis possa essere vantaggiosa per il rilancio economico del piccolo Stato del Mediterraneo.
Sia Cutajar che Ellul hanno considerato l'industria della cannabis maltese - Malta ha legale la produzione di cannabis medica dal 2018 - come un potenziale vantaggio per l'economia nazionale alla luce di un crisi economica conseguente al COVID-19.
"L'industria farmaceutica sarà in grado di assorbire i lavoratori che perdono il lavoro in settori che diventano ridondanti e diventeranno di supporto nel settore - e questo settore sarà un grande contributo per l'economia", ha dichiarato Ellul.
"Dobbiamo capire come trarre pieno profitto dall'industria della cannabis medica ed essere all'avanguardia in modo che il Paese possa beneficiare della medicina e non solo degli utenti", ha detto Cutajar. "Il paese ha molto da offrire."
Bonello ha accolto con favore il video come un "enorme respiro di aria fresca", dicendo "non abbiamo mai avuto un governo uscito così positivamente con questo tipo di commenti riguardo alla cannabis".
La Cutajar ha anche fornito maggiori dettagli su un sondaggio scientifico che ha commissionato riguardo alle abitudini di cannabis dei maltesi, che ha evidenziato che oltre 40.000 maltesi sono consumatori di cannabis.
"L'11,7% degli abitanti di Malta ha consumato cannabis - e questo è un dato importante e da tenere in chiara considerazione", ha dichiarato la Cutajar, osservando che gli uomini la usano più delle donne e che il 14% delle persone con un'istruzione importante rientra tra i consumatori.
Ha anche osservato che la maggior parte delle persone che hanno votato per il Partito Laburista nel 2017 erano a favore della cannabis, mentre una minoranza di elettori non lo era.
Cutajar ha proposto una legge "più precisa e dettagliata che possa fare definitivamente chiarezza sulla realtà della pianta di cannabis, nonchè dove si trova la sostanza psicoattiva THC, per eliminare eventuali "anomalie" nella legge".
Ha altresì sottolineato che le persone che erano state trovate in possesso di cannabis prima del 2015 avrebbero meritato una sorta di amnistia. Cutajar ha infine affermato anche che la quantità che Malta ha depenalizzato per uso personale - 3,5 grammi - doveva essere aumentata alla luce della pandemia in corso.
"Come tutti gli altri, abbiamo anche noi dei diritti" - Andrew Bonello, Presidente di ReLeaf ha ribadito nuovamente quanto affermato dalla Cutajar, sostenendo che adesso è il momento giusto per dare la libertà di coltivare un numero limitato di piante di cannabis in casa invece di dover uscire e trattare con gli spacciatori.
"La situazione era già pericolosa, ma con il COVID-19 lo è ancora di più", ha detto.
E' stato concluso infine che non ha più senso definire criminali i consumatori di cannabis, soprattutto alla luce di un nuovo e imminente approccio alla cannabis sull'isola.
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L'Italia prenda esempio dai Paesi vicini
Nel frattempo che Malta si avvia verso una discussione con toni decisamente più sereni, continua in Italia la situazione di confusione e stallo nonostante sia ben noto il tipo di traguardo raggiungibile economicamente con una legalizzazione nel nostro Paese.