Cannabis contro l'epilessia via libera in Irlanda

Marco Ribechi
08 Oct 2021

Dublino permetterà l'utilizzo di farmaci con contenuto di Thc per i pazienti epilettici. Un primo cambiamento verso una più moderna visione dell'efficacia terapeutica della pianta e della sua diffusione tra la popolazione


L’Irlanda dà finalmente il via libera alla distribuzione di farmaci a base di Cannabis attraverso il sistema sanitario nazionale. 

Il CannEpil, una soluzione di uso orale per fronteggiare l’epilessia, sarà disponibile già dal mese di novembre grazie al Programma di Accesso alla Cannabis Medica (MCAP) promosso dall’Irish Health System. 

Il farmaco che basa la sua efficacia per la presenza dei due principi attivi, Cbd e Thc potrà essere utilizzato solamente da alcune tipologie di pazienti attraverso previa prescrizione medica.

Il cambiamento, seppur ancora riguardante una piccola parte della popolazione irlandese, rappresenta un passo avanti poiché allo stato attuale nel paese la Cannabis è considerata droga e sostanza vietata e il possesso anche di derivati non è tollerato dalla legge.

Il Ministro della Sanità Stephen Donnelly però già da un anno si è pronunciato sulla necessità di rendere reperibili farmaci a base di Cannabis là dove il mercato e le terapie non riescano ad identificare delle valide alternative. Si presume quindi che presto saranno inclusi nei trattamenti anche persone affette da sclerosi multipla, per combattere gli effetti collaterali della chemioterapia come nausea e vomito, e altre patologie farmaco resistenti.

 

Proprio gli irlandesi hanno salutato con entusiasmo l’approvazione disegno di legge che l’8 settembre in Italia è stato presentato in Commissione giustizia alla Camera dei deputati con l’obiettivo di depenalizzare i crimini legati al possesso, al consumo e alla produzione di Cannabis (leggi l’articolo). Il cambiamento che sta avvenendo nella Penisola potrebbe infatti fare da slancio anche per altri paesi europei, soprattutto laddove le politiche repressive hanno dimostrato il loro totale fallimento nella lotta al crimine. Al contrario è proprio la mancanza di una legislazione precisa a creare i buchi neri dove poi si inserisce il traffico illecito generando ingenti guadagni per la criminalità organizzata.

La legge iralndese a riguardo è molto datata, realizzata nel 1977 non è più efficace nei tempi attuali dove l’uso della Cannabis è molto cambiato, anche per scopi medici, e dove non è più accettabile processare e trascinare in tribunale una persona solo per possesso della pianta.

 

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Marco Ribechi