Matteo Salvini ha dichiarato guerra alla cannabis, ma non ci fermerà.....
In Italia le cronache di ordinaria follia nella politica sono all'ordine del giorno da sempre, specie se in piena campagna elettorale. Matteo Salvini ha annunciato la sua intenzione di controllare, perquisire e chiudere negozi con vendita di prodotti a base di canapa, in particolar modo alla cannabis light. Se di guerra si tratterà, è arrivato il momento che l'intero mondo della canapa e della cannabis si compatti veramente
Dopo la promessa di ieri, Matteo Salvini passa ai fatti: il ministro dell’Interno ha annunciato che oggi stesso emanerà una direttiva per chiudere tutti i negozi che vendono cannabis light e per vietare ogni tipo di festa legata alla canapa. Ma sul tema è polemica con il M5s. "Non vedo per quale motivo vadano chiusi. Lo Stato deve star vicino alle piccole medie-imprese. È un tema che per me non esiste", dice il sottosegretario al ministero dell'Interno, Carlo Sibilia. Interviene anche il premier Giuseppe Conte. "Ho un'agenda con un ordine del giorno molto fitto, questo non è all'ordine del giorno", risponde a chi gli chiede quale sia la sua posizione sulla cannabis light. Polemico il Pd. "Non sono mai stato a favore della legalizzazione della cannabis, ma quella di Salvini sulla chiusura dei negozi è solo l'ennesima bomba di distrazione di massa lanciata nella testa degli italiani", dice il segretario Nicola Zingaretti a Corriere della Sera Tv.
Salvini annuncia una direttiva
Questa mattina, Salvini ha ringraziato "le forze dell'ordine e la magistratura perché è in corso la chiusura di tre cannabis shop a Macerata, Porto Recanati e Civitanova Marche". "Da oggi comincia una guerra via per via, negozio per negozio, quartiere per quartiere, città per città - ha aggiunto -. Gli spacciatori non li voglio, la droga fa male. Meglio un uovo sbattuto". Poi ha annunciato: "Sono sicuro che il 'modello Macerata' può essere replicato con successo in tutta Italia, oggi stesso manderò una direttiva con questa indicazione". "Complimenti al questore e alla magistratura, lo Stato dimostra di non essere complice di chi vende prodotti che fanno il male dei nostri figli", ha detto ancora Salvini.
La polemica Lega-M5s
Il M5s ha accolto la proposta di Salvini con scetticismo. "Se ci sono business illegali vanno chiusi tutti. Non è che uno si alza la mattina e chiude esercizi commerciali. Noi i negozi dobbiamo occuparci di farli aprire", ha detto Sibilia. Intervenuto anche il vicepremier Luigi Di Maio: "Dire di essere contro la droga è come dire di essere per la pace nel mondo, siamo tutti d'accordo: più controlli fa meglio è, nessuna volontà di non sostenere il ministro dell'Interno nella lotta alla droga. Controlli, per carità, e immagino anche lotta alla mafia". "Combattere la droga significa anche combattere la mafia come dimostrano gli arresti delle ultime ore contro il clan Casamonica", ha replicato Salvini a stretto giro, chiedendo che "il senatore dei 5 Stelle Mantero ritiri la proposta sulla droga libera". "Non è nel contratto di governo - ha concluso il ministro dell'Interno - e non voglio lo Stato spacciatore".
Confermata la Million Marijuana March a Roma, annullato Festival a Torino
Intanto, gli organizzatori della Million Marijuana March di Roma hanno fatto sapere che sabato prossimo, 11 maggio, non rinunceranno alla manifestazione prevista. Il corteo, nato per promuovere la legalizzazione delle droghe leggere, partirà da piazza della Repubblica alle ore 14 e sfilerà per le strade del centro di Roma fino a piazza San Giovanni. “Abbiamo l'autorizzazione della questura e non crediamo si possa annullare tre giorni prima", hanno aggiunto gli organizzatori. E hanno sottolineato: "Legalizzare significa togliere dalla strada gli spacciatori, esattamente quello che Salvini va dicendo in tv". A Torino, invece, è stato annullato il Festival internazionale della Canapa, che si sarebbe dovuto tenere dal 17 al 19 maggio al Pala Alpitour. Ma il Consiglio comunale ha detto sì alla coltivazione di cannabis sulle proprietà comunali.
2.087 i punti vendita di cannabis light in Italia
Sono 2.087 attualmente in Italia i punti vendita di cannabis light aderenti all'Aical, l'associazione nata nel 2018 che riunisce 7 tra le principali aziende del settore. Secondo i dati diffusi sul sito dell'associazione, il fatturato è di 6,598 milioni di euro; la superficie coltivata è di 58,5 ettari. Sempre seconda quanto riferito sul sito di Aical, "i coltivatori raccolgono circa 500-600 kg di prodotto di cannabis light per ogni ettaro coltivato, rivendendo l'intero raccolto a un prezzo compreso tra i 100 e i 1.000 euro al chilo". (Skytg24)
Quando cade l'acrobata arrivano i clown…
La fuorviante uscita del Ministro degli Interni sta rischiando di mettere in crisi un settore in fortissima crescita e che sta riportando una grande dose di ecologità e genuinità nel business. La politica italiana, nonostante ormai sia noto da diverse inchieste e speciali che sia anch'essa abbondantemente contaminata dall'utilizzo di sostanze stupefacenti (LINK, LINK, LINK ),continua sul tema della cannabis a stringere l'occhio alla criminalità organizzata e uccidere la libertà dei cittadini e di tanti medio-piccoli imprenditori. La trasversalità sopra riportata nell'essere contrari per tanti schieramenti, aldilà della nota posizione di Salvini (NON condivisa da tutti all'interno della Lega), porta questi soggetti continuamente a scappare davanti alla nostra libertà, ai nostri diritti e alla nostra storia. Rimane ogni fuori logica assurdo che in un governo formato da una forza politica di maggioranza, che si è più volte pubblicamente dichiarata favorevole alla cannabis e alla sua legalizzazione, rischi di peggiorare una situazione di netto miglioramento di approccio economico e culturale alla tematica, sta accadendo in questi tempi. La politica italiana, purtroppo, continua a farne un caso prettamente ideologico la questione della cannabis con conseguenze sulla pelle di tutte le persone che amano e rispettano questa importante pianta. Le elezioni europee sono state per Matteo Salvini un pessimo modo di strumentalizzare un argomento cruciale al solo scopo di cavalcare la campagna elettorale...
Un appello a tutte le persone e le realtà del nostro settore
Cari Signori e Signore, aziende, associazioni e realtà di ogni altro genere addette al settore, onde evitare di vanificare anni e anni di duro lavoro per divulgare e far conoscere questo settore, è arrivato il momento di fare un vero cerchio quadrato e compattarsi di fronte a questa inutile furia antiproibizionista e deleteria per il nostro futuro di Matteo Salvini e di chi è allineato al suo medesimo pensiero e modus operandi. Se continueremo ad essere divisi ciascuno a seguire il proprio piccolo orticello, se continueremo a farci guerra tra noi, se continueremo ad essere troppo campanilisti, rimanendo nel pieno della logica dell'essere divisi e comandati, il settore della canapa, che ha raggiunto degli importanti progressi, potrebbe scomparire in una bolla di sapone. Sarà necessario divulgare e condividere corrette e chiare informazioni sulla nostra storia, il presente e il futuro del mondo della cannabis, unito al proseguire con le iniziative sempre più rinnovate per convincere le istituzioni a cambiare completamente rotta, facendo ognuno il proprio buon dovere per la causa. L'unione farà la forza.
You, you may say I'm a dreamer But I'm not the only one I hope someday you will join us And the world will be as one… (JOHN LENNON)
https://www.youtube.com/watch?v=FHhno9-Wnnc