Per quanto tempo la cannabis resta nell’organismo?
Si tratta di una questione annosa. Non importa che tu sia un veterano del THC o un novellino della marijuana, probabilmente potresti domandarti per quanto tempo la cannabis resta nell’organismo
La cannabis è oggi utilizzata da numerose persone, sia per scopi medici che ricreativi. La maggior parte degli Stati americani hanno legalizzato il consumo di cannabis terapeutica, mentre alcuni paesi come il Canada hanno deciso di legalizzarla completamente per motivi medici e ricreazionali.
Ci sono sempre più persone che, in ogni momento, utilizzano la cannabis per soddisfare le proprie esigenze. I problemi nascono in quegli stati ed in quei paesi che ancora non hanno legalizzato totalmente o parzialmente. Potrebbe accadere infatti, che qualcuno, ad esempio il vostro datore di lavoro, vi domandi di sottoporvi ad un test obbligatorio per la rilevazione di droghe per capire che sostanze utilizziate e se fra queste si trovi la cannabis.
Per quel che riguarda quindi per quanto tempo la cannabis rimane nell’organismo, la maggior parte degli studi concordano sul fatto che possa rimanere nel corpo da uno a 30 giorni. Tuttavia, la marijuana può sempre essere rinvenuta nei capelli anche dopo aver abbandonato l’organismo da diversi mesi. E comunque, esiste una differenza fra i consumatori abituali, per i quali la cannabis può restare nel corpo per diversi mesi, con la durata maggiore registrata di più di 90 giorni.
Esistono differenti maniere per scovare la cannabis nel vostro organismo. Si può risalire al fatto che abbiate consumato cime succulenti attraverso gli esami delle urine, del sangue, della saliva, dei capelli o dei liquidi corporei.
Cercare la cannabis attraverso i liquidi corporei
Come appena detto esistono diverse maniere per comprendere se la cannabis sia ancora all’interno dell’organismo. Normalmente, i drug test vengono eseguiti per rilevare la presenza dei metaboliti all’interno del campione analizzato.
Test urine
In accordo con gli studi, la cannabis può essere rilevata nella vostra urina a seconda della quantità di cannabis consumata. Di seguito una lista esplicativa:
- Consumatori saltuari, 3 volte alla settimana: 3 giorni
- Consumatori moderati, 4 volte alla settimana: 5-7 giorni
- Consumatori cronici, consumo quotidiano: 10-15 giorni
- Consumatori cronici pesanti, consumo multiplo quotidiano: anche più di 30 giorni
Il test delle urine è la metodologia più comune per rilevare la presenza di cannabis nel vostro organismo visto che i metaboliti della cannabis sono liposolubili e tendono quindi a legarsi con le molecole grasse del corpo. Questi metaboliti vengono secreti nelle urine.
Test del sangue
Per quel che riguarda il test del sangue, per quanto tempo la cannabis resti nel vostro organismo può variare notevolmente dal campione sanguigno. I metaboliti nel sangue possono essere rilevati per uno o due giorni dopo il consumo, ma sussistono casi nei quali possono essere riscontrati anche sino a 25 giorni dopo. La lunghezza del periodo di rilevazione può anche dipendere dalla quantità e dalla frequenza con la quale la cannabis viene assunta.
Il test del sangue è uno dei metodi più veloci per rilevare la presenza di cannabis visto che l’erba può essere rinvenuta nel vostro sistema sanguigno già dopo alcuni secondi in seguito all’inalazione. La cannabis appena inalata può essere diffusa rapidamente nei tessuti del corpo ed i suoi metaboliti possono restare nell’organismo per diversi giorni
Test salivare
Un’altra maniera per rilevare la presenza di cannabis nell’organismo è attraverso il test della saliva. I cannabinoidi possono essere individuati nei fluidi orali per un certo periodo di tempo dopo il consumo di cannabis, come mostrato nella seguente lista:
- Consumatori occasionali: 1 -3 giorni
- Consumatori cronici: 1 - 29 giorni come massimo
La maniera attraverso la quale l’erba può essere rinvenuta nella saliva è attraverso il fumo o l’esposizione al fumo dell’erba. I metaboliti possono essere trovati nella saliva solo se l’erba utilizzata è stata fumata/inalata o ingerita.
Test del capello
La migliore maniera per rilevare cannabis nel lungo periodo è attraverso l’analisi del capello.
I follicoli piliferi possono trattenere i metaboliti fino a 90 giorni dopo il consumo.
Dopo il consumo i metaboliti giungono sino ai follicoli piliferi attraverso piccoli vasi sanguigni per li rimanere.
I test possono utilizzare segmenti di capelli lunghi sino a 3.80 cm misura necessaria per dimostrare il consumo di cannabis nei tre mesi precedenti.
Fattori che influiscono sulla lunghezza del tempo di rilevazione
Diversi fattori possono influire sul tempo durante il quale i metaboliti della cannabis restino nel organismo umano, dilatando o restringendo tale tempistiche. In ogni modo, prendete nota del fatto che tali fattori non dipendono dalla quantità di cannabis utilizzata, ma al contrario, da come il vostro corpo metabolizza questa sostanza.
Fattori comuni che influiscono sulla durata della presenza della cannabis nel corpo sono:
- Età
- Genere (le donne potrebbero metabolizzare la marijuana leggermente più lentamente che gli uomini)
- Indice di massa corporea
Inoltre ci sono altre variabili che bisognerebbe considerare, come ad esempio:
- Quantità della dose
- Frequenza del consumo
- Potenza del prodotto
- Ingestione o inalazione
La potenza del prodotto è il fattore più importante di questa lista. Se il prodotto presenta un alto tasso di THC, la cannabis potrebbe restare nel sistema per un periodo di tempo più lungo. In relazione alla frequenza, i consumatori occasionali sono stimati processare il THC in maniera molto più veloce rispetto ai consumatori quotidiani. E comunque ricordatevi che non esistono regole fisse. Ogni organismo umano è differente.
Cosa può ridurre la presenza di cannabis nel corpo umano?
Al momento, non esiste una maniera specifica per velocizzare il processo di rimozione della cannabis dal vostro corpo. Questo perché la durata del suo soggiorno dipende dal fisico del consumatore e da come può metabolizzare cannabis ed i suoi metaboliti.
Alcuni fattori, come l’esercizio, una dieta salutare e l’essere ben idratati possono aiutare in qualche maniera il processo, ma gli effetti sono graduali e non immediati.
Esistono comunque alcuni rimedi e kit per la disintossicazione da cannabis che possono essere trovati online. In aggiunta, i consumatori possono diluire le proprie urine bevendo molta acqua nei giorni precedenti al test e utilizzando integratori a base di erbe per camuffare il processo di diluizione.
Bisogna comunque tenere in conto che non tutti i rimedi ed i kit che si trovano online possono essere affidabili, inoltre è consigliata massima cautela riguardo al loro utilizzo.
In poche parole, quindi, l'erba può rimanere nell’organismo da un singolo giorno sino a 90 giorni e anche di più: più il vostro corpo metabolizza la cannabis più a lungo vi resterà. Questa quindi, diventa anche una domanda relativa alla vostra condizione fisica, se siete attive/e e se vi impegnate nell’allenamento e nello sport.
Ci sono sempre diversi fattori da considerare in merito al tempo durante il quale la cannabis resta nel vostro sistema, fattori che influenzano l'elaborazione e la rimozione complessiva della cannabis consumata e dei suoi metaboliti dalle varie parti del corpo.
Il processo di rimozione non può essere accelerato artificialmente a causa della sua dipendenza dalla velocità del metabolismo del corpo, dalla sua capacità di digerire i prodotti consumati e dalla sua capacità di rimuovere i sottoprodotti del processo. È sempre meglio chiedere a un professionista della salute per rispondere a quanto tempo la cannabis rimanga nel sistema, dopo aver specificato le abitudini di assunzione, il dosaggio e la frequenza o l'ultima volta che avete consumato l'erba in qualsiasi forma.
È ovviamente meglio evitare il consumo di erba quando vi aspettate un test di prova sul lavoro o se questo è un requisito per non perdere il lavoro stesso. A meno che, naturalmente, non desideriate abbandonare il vostro lavoro e unirvi alla crescente industria della cannabis, dove il vostro risultato positivo con l’erba potrebbe essere perfino il benvenuto. LINK
A cura di Daniel Drewery di Soft Secrets UK
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