Germania: primo via libera alla legalizzazione della cannabis

Maria Novella De Luca
17 Aug 2023

Mentre nel nostro Paese, nella passata legislatura, non si è riusciti neanche ad approvare la proposta di legge che prevedeva di legalizzare l'auto coltivazione fino a 4 piantine, il governo tedesco si è fatto i conti e ha deciso che è molto meglio legalizzare l'uso di hashish e marijuana piuttosto che cercare di vietarne l'uso.


Così ieri, 16 agosto, ha approvato il progetto di legge per la legalizzazione parziale della coltivazione e del consumo di cannabis, aggiungendosi alla lista di Stati come Olanda, Uruguay, Lussemburgo, Canada, Malta, Australia, Cile, Spagna e molti stati degli USA, che già da tempo hanno compiuto questo passo.

Un disegno di legge che dovrà passare ora in Parlamento, ma che potrebbe entrare in vigore già il primo gennaio 2024. La proposta, presentata dal ministro della Sanità Karl Lauterbach (Spd), del governo di Olaf Scholz, prevede che tutti i maggiorenni siano autorizzati a possedere fino a 25 grammi di cannabis. Ma anche a coltivarne fino a un massimo di tre piante e ad acquistarne fino a 50 grammi al mese in determinati luoghi. Lo scopo, stando alle parole di Lauterbach, è “stroncare il commercio illegale e tagliare le gambe ai trafficanti”. Per i minorenni invece verranno organizzate campagne informative capillari tese a sconsigliare l'uso di sostanze che soprattutto nella fase dello sviluppo possono essere molto pericolose. Ricordiamo che attualmente in Germania l’uso della cannabis è autorizzato solo a scopo terapeutico, ma è vietato l’uso ricreativo.

 

Secondo il progetto del ministro della Salute, la coltivazione della pianta dovrebbe essere permessa in appositi locali definiti “cannabis-club”, vere e proprie associazioni senza scopo di lucro i cui membri, limitati a 500, potranno coltivare la pianta per il proprio consumo, sotto la supervisione delle autorità pubbliche. Con consegne limitate a 25 grammi al giorno e 50 grammi al mese per i membri che però non potranno consumarla nel locale. Il consumo di cannabis, infatti, dovrà avvenire al di fuori delle strutture e sarà vietato entro 200 metri da scuole, parchi giochi, campi sportivi e associazioni giovanili. Originariamente, il progetto prevedeva una più diffusa vendita della cannabis in negozi che ne avrebbero ottenuto la licenza, ma poi questo elemento è stato escluso nel timore che non rispettasse le normative vigenti Ue. 

In una seconda fase, inoltre, i negozi specializzati e selezionati della città saranno autorizzati alla vendita. La proposta di legge prevede inoltre una campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani con lo slogan “Legale, ma…”, per sottolineare i pericoli per la salute derivanti dal consumo di cannabis, soprattutto fino ai 25 anni di età. “La protezione dei bambini e dei giovani è una componente centrale dell’intera proposta legislativa”, ha sottolineato il ministero della Salute.

Lo stesso ha ribadito la portavoce per la tossicodipendenza e la politica sulle droghe per il gruppo parlamentare FDP, Kristine Lütke, che ha dichiarato in un'intervista: "Con una distribuzione controllata agli adulti, possiamo garantire una migliore protezione della salute e dei consumatori, ma anche una migliore protezione dei bambini e dei giovani". Ha sottolineato inoltre, che ci sono sempre più contaminanti nella cannabis che si acquista dal mercato nero e questo mette in pericolo la salute dei consumatori.  Legalizzare, invece, significa che i consumatori "non sono più costretti ad acquistare forniture sul mercato nero".

Resta da vedere quando, la legge che Lauterbach chiama “una legge con il senso delle proporzioni”, entrerà in vigore, ma intanto questo è già un grandissimo passo in avanti di una classe politica che dimostra di essere attenta al benessere dei suoi cittadini e del suo Paese, anche se è già stato aspramente criticato dall'opposizione Cdu-Csu e da membri dello stesso sindacato di polizia, secondo cui il traffico illegale di cannabis non sarà stroncato con questa legge.

Ma per il ministro della sanità resta "una svolta per le politiche sfortunatamente fallimentari" sulle droghe leggere portate avanti finora. Una svolta che aspettiamo da anni avvenga anche in Italia, dove purtroppo, persino l’accesso alla cannabis terapeutica non viene facilitato a chi ne ha bisogno, nonostante questa terapia sia legale da 14 anni. La legalizzazione della cannabis, resta un tema importante nel nostro Paese, un tema che, come abbiamo più volte sottolineato, rappresenterebbe una grande opportunità di crescita e un'importante conquista di civiltà. Consentirebbe prima di tutto di tutelare la salute dei cittadini, creerebbe nuove opportunità di lavoro, eviterebbe tante inutili inchieste, processi e azioni di polizia che farebbero risparmiare tanti soldi allo Stato.

Ma il nostro governo sembra essere ancora molto lontano dal comprendere tutto questo.

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