In Germania 30 grammi, approvata bozza sulla Cannabis

Marco Ribechi
28 Oct 2022

Il ministro della sanità tedesco Karl Lauterbach ha presentato alla stampa il documento ufficiale sulle questioni chiave per la legalizzazione della Cannabis già approvato dal governo della Germania


La Germania si appresta a divenire il nuovo punto di riferimento europeo per la Cannabis mentre l’Italia resterà, come al solito, a guardare dal buco della serratura in attesa della creazione di un dibattito serio e responsabile. Nelle terre teutoniche infatti a breve si potrà essere in possesso di ben 30 grammi di marijuana indipendentemente dal suo tasso di thc e si potrà anche coltivare nella propria casa fino a tre piante. Per i minori di 21 anni potrebbe essere inserito un limite al livello di thc ma la proposta è ancora in fase di studio. Altri punti ancora da esaminare sono, ad esempio, i consumi in loco, all'interno dei negozi specializzati e l'inclusione delle farmacie nelle vendite. Mentre il documento analizza temi come la protezione, l’educazione e la prevenzione verso i giovani, nonché servizi di consulenza e i  requisiti vari per la vendita e il consumo, altre questioni importanti come l'introduzione dei social club o la modifica del codice della strada sono ancora irrisolte. La coltivazione e la vendita saranno regolamentate e controllate in futuro mediante il rilascio di licenze, con prerequisiti come competenza, affidabilità o solvibilità. Resteranno in vigore il divieto di pubblicità e l'applicazione dell'imposta sulle vendite e la tassa sulla cannabis. Tra i punti interessanti anche quello relativo all'amnistia che autorizza preventivamente gli Stati federali ad astenersi da ulteriori procedimenti giudiziari e, dopo l'approvazione della legge, offre la prospettiva di cancellare diverse voci dal registro centrale federale dei crimini commessi. 

All’inizio del documento vengono chiarite le motivazioni che hanno spinto il governo tedesco verso la legalizzazione: “Sarà possibile controllare al meglio la qualità della Cannabis, impedirà il trasferimento di sostanze contaminate e proteggerà i giovani e la loro salute" con un’attenzione particolare verso il contributo per "frenare il mercato nero". Quindi il Governo tedesco ha semplicemente applicato quello che è già sotto gli occhi di tutti: operare una legalizzazione per togliere soldi alle mafie e per proteggere i giovani, l’esatto opposto di ciò che dicono nel nostro paese i venti proibizionisti. La Germania inoltre si è data quattro anni di tempo per una valutazione delle conseguenze sociali. 

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Ma la legalizzazione tedesca va anche nella direzione dell’Unione Europea attraverso la rimozione degli ostacoli del diritto internazionale e dei vari trattati da rispettare, considerando che ad oggi le politiche globali in materia di droga non sono mai state in grado di raggiungere risultati concreti. L’idea è che gli obiettivi degli accordi tra UE e ONU possono essere ottenuti molto meglio attraverso una legalizzazione controllata piuttosto che una repressione capillare. La legalizzazione in Germania è il progetto più liberale al mondo per quanto riguarda la Cannabis e la regolamentazione del mercato, potrebbe quindi, secondo il ministro federale della Salute, "essere un modello per l'Europa". 

A chi obiettava che si rischia la possibilità dell’affermazione di un turismo della droga è stato risposto con un paragone con eventi come l'Oktoberfest. È stato detto che rappresentare gli usuari di Cannabis come tossicodipendenti che hanno bisogno delle loro dosi non rende giustizia alla situazione. Ci sono sicuramente persone che vogliono solo sballarsi, come ci sono quelli che si ubriacano con alcolici a buon mercato o superalcolici, ma ci sono anche un gran numero di consumatori responsabili per i quali la cannabis è parte di uno stile di vita, così come altri preferiscono birra o vino. Per non parlare di tutte le persone la cui qualità della vita e della salute migliora in modo significativo grazie all'uso di cannabis, cosa assolutamente inesistente per l'alcol. In Germania infatti, come in molti altri paesi, il consumo di alcolici è una parte naturale della società e anche il consumo da parte dei giovani di età superiore ai 16 anni non è solo legale, ma anche sociale, nonostante i notevoli rischi per la salute. I dati dicono che a causa dell’alcol ci sono decine di migliaia di decessi ogni anno ma lo stesso la vendita di alcolici può essere pubblicizzata ed possono essere acquistati in ogni supermercato in tutte le loro forme e variazioni senza limiti di quantità. Nessun viticoltore si preoccupa per vedersi sequestrata la propria vigna, nessun birrificio si sente di produrre droga. In un futuro prossimo potrebbe valere lo stesso anche per i produttori di Cannabis.

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Marco Ribechi