Fabrizio Cinquini all'obbligo di firma, dopo l'ultimo arresto in Versilia

Soft Secrets
21 Jun 2019

Fabrizio Cinquini all'obbligo di firma e la moglie Lucia libera, dopo l'ultima disavventura in terra versiliese negli scorsi giorni. Sollievo per i suoi pazienti e sostenitori riversati questa mattina davanti al Tribunale di Lucca per l'udienza davanti al Gip


Come ha riportato Lucca in diretta, il Dott. Cinquini è stato fermato negli scorsi giorni a un posto di blocco dai carabinieri a Pietrasanta (LU) ed è stato trovato in possesso di circa 30 grammi di cannabis  terapeutica ma a casa aveva una serra con 60 piante e 82 chilogrammi di canapa light: arrestato insieme alla convivente il “dottor cannabis”, il 55enne medico versiliese Fabrizio Cinquini, noto per le sue battaglie antiproibizioniste, i libri scritti in materia e i problemi giudiziari passati. Il medico e la sua convivente sono stati posti ai domiciliari dagli inquirenti a disposizione dell’autorità giudiziaria per le prime decisioni sul caso destinato comunque a far discutere riaprendo il dibattito sulle cosiddette droghe leggere e sui parametri di legge. Le piante non sono state sequestrate perché ancora prive di infiorescenze, mentre erano stati sequestrati gli 82 chili di cannabis light e circa 10mila euro in contanti. Per investigatori e inquirenti i due hanno dovuto rispondere di coltivazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Pochi mesi fa la Cassazione aveva confermato una condanna a 2 anni e 8 mesi sempre per reati legati alle sostanze stupefacenti, sempre marijuana, per fatti che risalivano al 2013. Questa mattina dopo l'udienza davanti al Giudice per le Indagini Preliminari Simone Silvestri è stato ritirato il provvedimento cautelare di arresto domicilare, riconoscendo un semplice obbligo di firma per il Dottor Cinquini e la libertà incondizionata per la moglie Lucia. Secondo quanto riportato dal suo legale, Avv. Carlo Alberto Zaina, per gli 82 kg di cannabis light la detenzione è stata ritenuta lecita. Fabrizio Cinquini e sua moglie Lucia hanno ringraziato tutti coloro che hanno espresso sostegno e vicinanza   Intervista al Dott. Cinquini Il medico versiliese si è così espresso ai nostri microfoni. Che sensazioni si provano dopo quanto deciso dal Gip questa mattina? Finalmente per la prima volta ha espresso nei miei confronti un giudizio con autonomia di pensiero e senza condizionamenti politici, dimostrando rispetto per i diritti civili miei, di mia moglie e di mia madre. Ci tengo a ringraziare il Giudice Silvestri. Ci descriveresti quanto accaduto il giorno dell'arresto a Pietrasanta? Ad un posto di blocco mi hanno fermato e trovato in possesso di cannabis terapeutica proveniente dalla farmacia e questo ha fatto scattare la perquisizione in casa con ritrovamento di 200 grammi di erba proveniente dalla coltivazione di mia madre, un ottantina di grammi di Ice da me prodotto per la terapia di mia madre, 82 chilogrammi di cannabis light detenuta in modo lecito da mia moglie e altri soci. Lucia è stata subito scarcerata, dovrà essere restituita la merce e tutta la cifra sequestrata che era lecita e rappresentava tutto quanto abbiamo in casa. Alcuni carabinieri avrebbero voluto arrestare pure mia madre e mia figlia, soltanto perché a conoscenza dei fatti. Mi preme sottolineare anche che altri ufficiali si sono comportati in modo assolutamente dignitoso nei nostri confronti. Un appello finale ai tuoi sostenitori Mi viene in mente Giovanni Falcone che ha sottolineato in un suo discorso la differenza tra fare e lamentarsi: lamentarsi non conviene, fare è più sano ed io continuerò sempre a fare qualcosa

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