5x1000 alla Cannabis per sostenere i pazienti
Per la prima volta un'associazione di pazienti potrà ricevere le donazioni. Alessandro Raudino e Florinda Vitale di Cannabis Cura Sicilia Social Club APS: "Servirà a sostenere le attività di autoproduzione e di tutela medico legale della Federazione italiana Medical Social Club"
C’è chi lo dona alle Università, chi ad associazioni animaliste o ambientaliste, chi ancora preferisce elargire la contribuzione alla Chiesa Cattolica. Da quest’anno però, per chi lo desidera, sarà possibile destinare il 5x1000 ai pazienti che si curano con la Cannabis medica grazie all’associazione Cannabis Cura Sicilia Social Club APS. Si tratta della prima volta in assoluto che un’associazione di pazienti interamente dedicata alla Cannabis terapeutica ottiene questo riconoscimento per sostenere le proprie attività mediche e divulgative.
«Siamo felici dopo tanti anni di impegno e attivismo di avere questa possibilità di sostegno - spiega Florinda Vitale, fondatrice dell’associazione insieme ad Alessandro Raudino - è stato un iter lungo e complesso, anche dispendioso, che ci ha portato oggi ad essere la prima associazione di pazienti italiana a poter richiedere il 5x1000».
I fondi saranno ovviamente destinati ad attività esclusivamente connesse con la Cannabis terapeutica, considerando anche che meno di un mese fa si è costituita la Federazione Italiana Medical Social Club che raggruppa tutte le associazioni principali di pazienti, aperta a nuove iscrizioni da parte di altre realtà associative con l’obiettivo di offrire assistenza medico legale e autoproduzione. La Federazione sarà registrata ufficialmente proprio nei prossimi giorni.
«Sostenere la Federazione è senza dubbio uno degli obiettivi principali della raccolta del 5x1000 - continua Vitale - visto che per ora le altre realtà ancora non possono farlo a titolo autonomo. Anzi, sarà necessario finanziare la prima riunione della Federazione che, coinvolgendo realtà che vanno da Torino fino alla Sicilia, rappresenta una spesa per noi tutti. Siamo stati riconosciuti dopo 10 anni e sempre più spesso realizziamo progetti con le università, con gli enti pubblici, con il Ministero. Credo sia una questione di coscienza perché forse non tutti sanno che se non si esprime preferenza il 5x1000 va direttamente alla Chiesa Cattolica. Forse qualcuno può preferire devolverlo ad un’associazione di categoria che si presta alla collettività».