Thailandia libera tutti: caduti 3.000 reati di Cannabis

Marco Ribechi
09 Jun 2022

Da oggi tutti i casi relativi alla cannabis o alla canapa ancora pendenti presso il tribunale, i pubblici ministeri o la polizia dovranno essere archiviati. La misura sarà retroattiva


Thailandia è l’ora del liberi tutti.

Dopo aver regalato più di un milione di piante ai cittadini (leggi l’articolo) la Tigre d’Asia continua a stupire per la linea adottata nei confronti della Cannabis. Oltre 3.000 persone che scontano pene detentive per reati legati alla cannabis o alla canapa saranno rilasciate oggi 9 giugno quando il Ministero della Salute Pubblica annuncerà la rimozione di entrambe le piante dall’elenco delle sostanze narcotiche.

I dati

Il ministro della Giustizia Somsak Thepsuthin ha detto che ci sono 4.075 persone che scontano pene detentive in tutto il paese, dopo essere state condannate per reati di abuso di droghe legati alla cannabis o alla canapa. Di questi 1.004 sono stati condannati anche per altri reati, e non trarranno vantaggio dal cambiamento della legge poiché dovranno scontare le loro condizioni per gli altri reati. 

I tribunali, tuttavia, modificheranno i loro verdetti per cancellare le condanne relative alla cannabis o alla canapa, i prigionieri che saranno liberati avranno assoluzioni retroattive. Tutti i prigionieri da liberare sono già stati informati e i funzionari sono stati incaricati di assicurarsi che il processo di rilascio si svolga senza intoppi. Tutti i casi relativi alla cannabis o alla canapa ancora pendenti presso il tribunale, i pubblici ministeri o la polizia dovranno essere archiviati. 

Nel frattempo, il vice capo della polizia nazionale incaricato della prevenzione e repressione degli stupefacenti, il generale Roy Inkhapairote, ha affermato che fumare cannabis non sarà più un reato, ma non deve causare disturbo alle altre persone. In tal caso, la persona responsabile potrebbe essere accusata di disturbo pubblico ai sensi della legge sulla salute pubblica, che prevede una pena detentiva massima di tre mesi o una multa di 25.000 baht. 

Il possesso di cannabis o piante di cannabis, indipendentemente dall'importo, non sarà illegale ma per gli usi commerciali, se la sostanza contiene più dello 0,2% di THC, sarà necessario il certificato medico o il permesso della Food and Drug Administration thailandese. La polizia non procederà più con arresti immediati ma dovrà inviare gli estratti sospetti a un laboratorio per testare il contenuto di THC.

Secondo Pol Gen Roy, tutti i beni sequestrati, relativi a condanne o arresti da parte della polizia di cannabis o canapa, dovranno essere restituiti ai loro proprietari, a meno che non siano stati sequestrati o confiscati su ordine del segretario generale del Narcotics Control Board o la commissione d'esame patrimoniale. 

 

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Marco Ribechi