La Thailandia regala un milione di piante di Cannabis

Marco Ribechi
16 May 2022

Il Governo del paese del sud est asiatico permetterà ai suoi cittadini di coltivare un numero illimitato di piante. Così il Ministro della Salute Anuthin Chanvirakul vuole creare una fiorente economia legata alla pianta


Il Governo della Thailandia regalerà un milione di piante di Cannabis ai suoi cittadini. L’annuncio è stato fatto da  Anuthin Chanvirakul, vice Primo Ministro e Ministro della Salute che da tempo spinge per l'uso della marijuana, sia dal punto di vista medico che economico. Lo stesso, dopo aver guidato la campagna per depenalizzazione la cannabis, ha promesso che il Governo distribuirà gratuitamente 1 milione di piante quando la maggior parte delle restrizioni legali sulla produzione e il possesso del farmaco verranno revocate il mese prossimo. Visto che la revoca per le restrizioni è prevista per l’8 giugno, la data per il “grande regalo” potrebbe essere già quella del 9, quando i residenti potranno dare il via a una coltivazione domestica illimitata, purché sia legata a scopi medici.

A febbraio Anutin Charnvirakul aveva inoltre una misura volta ad eliminare la cannabis dall'elenco delle droghe controllate. L'uso strettamente regolamentato della cannabis era già stato legalizzato nel 2018, con diverse restrizioni gradualmente allentate negli anni successivi. Così la Thailandia vuole posizionarsi in prima fila per una nascente e florida industria della cannabis che permetta un ulteriore slancio economico, legando anche la pianta alla ripartenza e crescita del turismo straniero che potrebbe vedere proprio nella legalizzazione una forte spinta per decidere di visitare il paese del sud est asiatico.

Anutin ha dichiarato che le persone non avranno più bisogno di acquisire un permesso per coltivare cannabis in casa, purché sia ​​dichiarato per scopi medicinali e non abbia un contenuto di THC superiore al massimo legale, per ora fissato sullo 0,2%. Resta da capire come le autorità potranno verificare l'effettivo contenuto di THC di tutte le piante del paese, per questo la misura restrittiva sembra essere rivolta non tanto ai coltivatori domestici, per cui la produzione di cannabis medica appare piuttosto liberata, quanto per le grandi industrie che dovranno ottenere il permesso. Il Ministro della salute crede fortemente nell’uso della Cannabis per scopi medici e a più battute ha visitato e sostenuto i centri di ricerca medica affinché utilizzassero la pianta per le più svariate applicazioni mediche, partecipando anche a congressi e tavoli di confronto con medici ed esperti del settore.

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Marco Ribechi