La Thailandia sarà il primo Paese asiatico a legalizzare la cannabis medica

La Thailandia sarà il primo paese asiatico a sdoganare la cannabis medica. Inizia anche nel continente gigante l'avventura terapeutica contemporanea della cannabis come terapia.

Ancora un importante messaggio di legalizzazione: da gennaio la Thailandia renderà legale la cannabis medica. Questo è il primo paese asiatico sulla via del completo miglioramento del mondo. Il parlamento thailandese ha deciso in questo modo perché, prima di tutto, la cannabis è da tempo parte del tesoro della medicina tradizionale thailandese, e in secondo luogo, migliaia di pazienti possono trarne beneficio in termini di salute. Questo è stato segnalato tra gli altri dal canale TV Ntv il 12 dicembre 2018. In Thailandia, i capitalisti, che vogliono tutti ottenere il massimo dalla redditizia torta di cannabis, ne sono entusiasti. Stiamo parlando di brevetti che dovrebbero essere rilasciati per la marijuana medica. Finora, è la compagnia farmaceutica britannica GW Pharmaceuticals e la società farmaceutica giapponese Otsuka, che vogliono sfogliare la spessa Reibach in Thailandia. In Thailandia, tuttavia, ciò crea preoccupazioni. Secondo il canale Ntv, Chkowan Kitty Chopaka del gruppo di attivisti della cannabis Highlands Network lo considera criticamente, perché dopotutto è un impianto - e come l'acqua dovrebbe essere disponibile al pubblico in generale e non essere lasciata alle singole aziende. La cannabis prospera molto bene nel Paese del Sudest asiatico - i prodotti di canapa provenienti dalla zona sono sempre stati una figura di culto. Pertanto, anche i tailandesi vogliono decidere da soli cosa fare della cannabis medica nel loro paese e non lasciare il mercato agli imprenditori stranieri. Jim Plamondon è direttore marketing della compagnia cannabica "Thai Cannabis" e attualmente sta aspettando con la sua azienda una licenza per coltivare e distribuire canapa medica. Lo sviluppo è davvero meraviglioso: sempre più paesi in tutto il mondo stanno trasformando la cannabis nella società. E questo a un ritmo davvero veloce. Il fatto che l'Asia sia stata aggiunta non era previsto così rapidamente, ma è un chiaro segnale che qualcosa sta effettivamente cambiando. Resta da vedere come va avanti. I segni sono in ogni caso positivi.