Far West Cbd, prima sconfitta per le bugie del Governo

Marco Ribechi
07 Oct 2023

Il TAR del Lazio ha sospeso con urgenza il decreto anti CBD del Governo a causa della raffica di sequestri immotivati che rischiavano di distruggere la filiera


Il Tar del Lazio ha sospeso con urgenza il folle decreto che vuole vietare la vendita dei prodotti a base di cannabidiolo per uso orale, inserendoli nella tabella dei medicinali.

Sono state così smascherate parzialmente le bugie del Governo, registrando anche una prima vittoria per l'associazione Imprenditori Canapa Italia (Ici) che aveva presentato ricorso all'assurda decisione ministeriale. Fino al 24 ottobre quindi riparte il commercio dei prodotti con Cbd dopo che un'ondata di sequestri ingiustificati, a volte dei veri e propri abusi di potere, ha colpito moltissimi imprenditori della filiera della Cannabis light trasformando uno stato di diritto in un vero e proprio Far West fomentato anche dai proclami mediatici della destra più populista. 

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L'OPINIONE

Un decreto che era stato definito antigiuridico e antiscientifico dall'avvocato Giacomo Bulleri (LEGGI: CBD inserito tra gli stupefacenti: scelta antiscientifica), uno dei massimi esperti in materia presenti sul suolo italiano. «La sospensione da parte del Tar del Lazio indica un aspetto fondamentale - spiega l’avvocato Giacomo Bulleri - ovvero che con i sequestri si è andati addirittura oltre le intenzioni dello stesso decreto. Infatti il contenuto riguardava il Cbd medicinale ad uso orale, invece in molte situazioni si è passati a considerare ogni composto contenente Cbd come stupefacente, cosa non prevista dal decreto».

La sospensione del decreto quindi va incontro alla richiesta di revisione espressa dalle associazioni di categoria e delinea la possibilità di aprire un confronto per definire l’ambito applicativo dello stesso.

«Sarebbe necessario un dibattito politico poiché lasciare intendere che il Cbd è un medicinale a rischio abuso è una verità molto parziale - prosegue Bulleri - cioè non c’è dubbio che il CBD ad uso orale sia un farmaco, ma è anche molte altre cose. Il fatto che il decreto sia stato sospeso in via cautelare significa che il Tar ha identificato l’urgenza di fermarlo poiché evidentemente si sono create delle situazioni di Far West che hanno leso lo stato di diritto».

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PROSSIMA TAPPA

Il 24 ottobre si deciderà se il decreto sarà sospeso oppure se il Tar lo riterrà valido, in questo secondo (si augura di no) caso sarà necessario specificare il perché e gli ambiti di applicazione. «La partita sull’uso orale è determinante - conclude Bulleri - è necessario specificare adeguatamente gli ambiti di applicazione. Infatti non è possibile vietare il Cbd in toto poiché si arriverebbe a una situazione quasi paradossale: da un lato avremmo una legge che promuove la filiera, la coltivazione e la trasformazione. Dall’altro se ne vieterebbe qualsiasi uso».

Ma gli attriti si potranno creare anche a livello europeo una volta che la European Food Authority deciderà se inserirlo, come sembra, nella lista dei Novel Food.

A quel punto, nel caso in cui l’Italia prosegua in questa direzione antiscientifica e antigiuridica, ci si potrebbe trovare in contrasto con le normative europee che invece tendono a uniformare le decisioni dei singoli Stati membri.

L’Italia quindi, sarà necessariamente costretta a dimostrare le basi scientifiche su cui si procede ad una proibizione in contrasto con praticamente tutti gli stati membri. E per questo non basteranno le bugie.

 

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Marco Ribechi