Il Cile dice sì all'autoproduzione di Cannabis medica

Soft Secrets
16 Mar 2023

Per i pazienti con regolare prescrizione sarà possibile coltivare Cannabis medica, a patto però che la modalità di somministrazione non sia tramite combustione


Cile, via libera alla coltivazione per uso medico, i pazienti potranno autoprodursi la loro medicina. Dopo l’iniziativa "Cannabis alla Costituzione Ora: per il diritto al libero sviluppo della personalità, alla sovranità personale e al benessere", la proposta popolare promossa dal collettivo "Activismo Cannábico Chile", che è stata presentata il 9 gennaio e, dopo pochissime ore, soddisfaceva già i requisiti per entrare nella Commissione per i diritti fondamentali dell'organismo costituzionale (leggi l’articolo) il Cile ci riprova. 

La notizia delle ultime ore è infatti che in Cile sarà possibile coltivare Cannabis per scopi medici e indiscrezioni dicono che sarà avviata entro 90 giorni.


"La coltivazione di specie vegetali del genere cannabis per trattamento medico si intende giustificata, con la presentazione della prescrizione rilasciata a tal fine da un medico curante, che deve indicare la diagnosi della malattia, il suo trattamento e durata, oltre alla forma di somministrazione della cannabis, che non può avvenire per combustione". Questo il testo del disegno di legge inviato dal Senato alla Presidenza del Cile per la sua ratifica, con l'obiettivo di modificare diversi articoli della storica e resistita legge 20.000, la legge antidroga che sostiene il proibizionismo cileno.

cile

Il disegno di legge è in gran parte il risultato di quasi cinque anni di lavoro della Fondazione Daya, della sua ex direttrice e attuale vice Ana María Gazmuri. "È stato compiuto un passo trascendentale. La lotta alla criminalità organizzata e al traffico di droga è un dovere che spetta a tutti noi ma abbiamo anche un debito con i consumatori di cannabis terapeutica in Cile che sono stati perseguitati e criminalizzati come se fossero narcotrafficanti. Ognuna di queste famiglie che ha esercitato il diritto di coltivare la propria pianta di cannabis su prescrizione del proprio medico curante sta lottando attivamente contro il narcotraffico", ha detto Gazmuri in una conferenza stampa. La legge prevede anche pene più severe per “chiunque falsifichi o utilizzi maliziosamente ricette per giustificare la coltivazione di specie vegetali del genere cannabis”. 

Concede inoltre alla polizia i beni sequestrati alla criminalità organizzata e disciplina l'alienazione dei beni per reati di droga. La futura legge punta a “combattere” il traffico di stupefacenti ed estende le pene per diversi reati legati al micro-traffico. È il gabinetto del presidente Gabriel Boric che deve attuare la legge e svelerà i meccanismi per garantire i diritti dei pazienti medicinali e dei loro raccolti.

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