#iocoltivo: «Personalmente credo che sia prioritario garantire l’autoproduzione.» Intervista all’Onorevole Matteo Mantero, Movimento 5 Stelle

06 Jul 2020

IoColtivo, intervista a Matteo Mantero, deputato del Movimento 5 Stelle, tra i più attivi parlamentari in tema di legalizzazione della cannabis. Nella sua intervista per Soft Secrets Italia la focalizzazione sull'importanza dell'autoproduzione


 

Ho partecipato a questo campagna di disobbedienza Io Coltivo per due motivi, il primo è per tenere alta l’attenzione sul tema della legalizzazione, un tema condiviso da molti ma sempre considerato secondario, il secondo invece per ribadire, in seguito alla sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione che ha derubricato la coltivazione personale da sanzione penale a sanzione amministrativa, che il diritto all’autoproduzione debba essere tutelato nel nostro ordinamento. Quanto detto dalla Cassazione fa giurisprudenza ma non cambia la legge quindi ho aderito a #iocoltivo proprio perché credo che questa campagna andasse nella giusta direzione.

Il punto centrale era quello di dare una scossa alla politica per modificare finalmente una legge ormai anacronistica.

E’ di dominio pubblico che ci siano già delle proposte di legge depositate in Camera e Senato, in questo periodo comunque un assist ci è arrivato dalla Lega che ha calendarizzato la proposta di modificare il Testo Unico sugli stupefacenti in maniera ancora più restrittiva. L’iter è partito con le varie audizioni e in quest’ambito lavoreremo per condurre ad una modifica in senso più liberale.

Il Movimento 5 stelle è a favore della depenalizzazione dell’autoproduzione, ma ancora dobbiamo trovare una posizione unitaria, e proprio per questo abbiamo avviato un dibattito interno per sciogliere i dubbi ai colleghi che non conoscono il tema e che hanno bisogno di maggiori informazioni per decidere in maniera serena e preparata. Lo scopo è quello di compattare la visione del Movimento su questo tema per poi convincere gli alleati di Governo come PD, Italia Viva e Leu dell’importanza di questa battaglia e convergere come forza di Governo per ottenere il risultato al quale lavoriamo.

La nostra volontà è quella di sfruttare i dati e le statistiche provenienti da paesi che già hanno imboccato questo cammino e convincere quindi i nostri alleati senza preconcetti ideologici. Sono sicuro che l’esperienza degli altri Stati renderà il nostro lavoro più facile.

Personalmente credo che sia prioritario garantire l’autoproduzione, depenalizzandola in toto, ma credo anche che tale istanza da sola probabilmente non basterebbe a fare breccia, quindi parallelamente dobbiamo puntare anche al fulcro dell’economia che in un paese con le nostre problematiche potrebbe dare la spinta necessaria a sensibilizzare il Governo su questo tema.

 

SSIT: Siamo sicuri che non sacrificherete l’autoproduzione a favore della commercializzazione della marijuana da parte dello Stato?

Sarebbe assurdo, senza depenalizzazione della coltivazione domestica non ci sarebbe alcuna legalizzazione.

SSIT: Nel corso della manifestazione hanno sequestrato alcune piante di cannabis. Anche la sua? E’ stato denunciato?

Sono state sequestrate a me, all’onorevole Licatini e all’onorevole Magi e all’onorevole Penna. Per il momento io ho ricevuto solo un verbale di sequestro e non abbiamo certezza che saremo anche denunciati. Comunque visto che Matteo Mainardi, [ndr. Associazione Luca Coscioni e coordinatore della raccolta firme sulla legge popolare Legalizziamo] ha ricevuto la denuncia per la stessa condotta, non escludo che nei prossimi giorni possa venirvmi formalizzata. In ogni modo faremo i passi più opportuni per difenderci e per ribadire quanto detto dalla Cassazione e cioé che coltivare per il proprio consumo non può essere considerato un crimine.

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