Il parere del Senatore: "Trattatela come alcol e tabacco"

Marco Ribechi
21 Aug 2024

"Trattate marijuana come il tabacco" questo l’invito da parte del senatore degli Stati Uniti Tillis ai federali per permettere "che il mercato si sviluppi".


Thom Tillis (R-NC) ha condiviso la sua prospettiva sulla cannabis in un'intervista durante la quale gli è stato chiesto di un disegno di legge bipartisan sulle banche della marijuana (leggi l'articolo). Il senatore ha affermato che il motivo per cui il Secure and Fair Enforcement Regulation (SAFER) Banking Act, approvato dalla commissione lo scorso settembre, "non stia procedendo ulteriormente verso il voto in aula è perché non stiamo analizzando la questione da una prospettiva più ampia".

Tillis ha espresso preoccupazioni sui problemi di sicurezza pubblica con i prodotti da svapo e sulla presenza di coltivazioni illecite negli stati che hanno promulgato la legalizzazione.

Ma anziché citare tali preoccupazioni come giustificazione per il proibizionismo, ha invece sostenuto che tali problemi sottolineano che "abbiamo bisogno di un approccio a 360 gradi sul tema, incluso una regolamentazione federale. Pur essendo importante il settore bancario ritengo che prima sia necessario un quadro federale. Esistono molte problematiche a cui dobbiamo porre fine, per poi lasciare più libertà di azione agli che scelgono di legalizzarle per un uso medico o per uso ricreativo".

COME ALCOL E TABACCO

Tillis ha anche affermato di sostenere un quadro normativo completo che tratti la marijuana esattamente come alcol e tabacco. Tale quadro normativo dovrebbe garantire che le colture siano testate, che gli operatori illeciti siano eliminati e che agenzie come la Food and Drug Administration (FDA) siano coinvolte nel garantire che i prodotti siano sicuri per il consumo.

"Abbiamo una maggioranza di stati che hanno marijuana ricreativa o medica. Dobbiamo capire che questo mercato esisterà e persisterà, quindi il governo federale deve trovare un modo sicuro per consentirne lo sviluppo".

LE REAZIONI

I commenti suscitati sono stati notevoli poiché esiste il sospetto che sia una manovra elettorale, considerando che Tillis in precedenza non aveva mai esternato un punto di vista simile. Anzi, in aprile, aveva chiesto ai funzionari federali, statali e locali quali misure stessero adottando per far rispettare il divieto di marijuana, mentre una tribù di nativi si preparava a lanciare le vendite di cannabis ricreativa sulle sue terre nella Carolina del Nord.

Allo stesso tempo, nel 2017, Tillis ha collaborato con colleghi bipartisan su un disegno di legge che avrebbe dovuto facilitare l'accesso dei ricercatori alla marijuana per studi sui suoi benefici medici e obbligare il National Institute on Drug Abuse (NIDA) a elaborare raccomandazioni per buone pratiche di fabbricazione per la coltivazione e la produzione di cannabis a scopo di ricerca. A rendere i commenti del senatore ancora più significativi è il fatto che il suo stato, la Carolina del Nord, è tra la minoranza che non ha nemmeno un programma completo per la marijuana medica. Un disegno di legge per promulgare un tale sistema ha ricevuto nuovamente l'approvazione del Senato il mese scorso, ma le sue prospettive alla Camera sono incerte.

Un sondaggio pubblicato a febbraio ha rilevato che circa otto cittadini della Carolina del Nord su dieci sono favorevoli alla legalizzazione della cannabis per uso medico. 

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Marco Ribechi