Cannabis Italia, arriva la svolta

Marco Ribechi
15 Dec 2021

Nel primo incontro del Tavolo permanente sulla cannabis gli attivisti sono rimasti colpiti dalla disponibilità del Governo che si è dimostrato pronto ad ascoltare tutte le loro istanze coinvolgendo le associazioni nelle future decisioni. Promesse a breve nuove importazioni


Hanno lasciato il tavolo permanente di lavoro sulla cannabis con il sorriso sulla bocca gli attivisti convocati il 14 dicembre dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. «Per la prima volta in questa decennale battaglia abbiamo notato un reale cambio di passo» la dichiarazione di una euforica Santa Sarta, presidente del Comitato Pazienti Cannabis medica che, insieme alle altre associazioni coinvolte, Canapa cafè, Cannabis Cura Sicilia Social Club, La piantiamo, Deep Green, e Associazione Luca Coscioni, si è recata a Roma per incontrare le istituzioni incaricate di trovare nuove soluzioni.

«Ovviamente si dovrà passare dalle parole ai fatti ma tutto ciò che potevamo aspettarci di positivo da questo incontro è stato confermato» aggiunge Sarta. In particolare è di notevole importanza l’impegno da parte del Governo di trovare una soluzione immediata, nel brevissimo periodo, alla mancanza di Cannabis in Italia che dovrà essere colmata creando nuovi rapporti con paesi produttori per nuove importazioni. A questo proposito gli attivisti hanno anche chiesto di fare emendamenti alle leggi di bilancio in accordo con altri Ministeri.

Un altro nodo spinoso era l’incongruenza dimostrata da alcune recenti decisioni che paradossalmente prevedevano da un lato l’aumento di produzione di Cannabis e dall’altro una riduzione della stessa (leggi l’articolo). «Abbiamo chiesto spiegazioni e la risposta è soddisfacente - continua Sarta - l’idea è quella di estendere la possibilità di rilasciare nuove autorizzazioni a privati e quindi, di fatto, incrementare la produzione italiana». L’obiettivo è anche quello di seguire il modello tedesco e aumentare le varietà disponibili che in Germania sono oltre 80. Il Governo ha inoltre proposto alle associazioni di presentare i propri esperti per ascoltare le loro istanze che, nel primo incontro preliminare, sono state avanzate dall’avvocato Lorenzo Simonetti e dal Dottor Lorenzo Calvi. Anche questo desiderio di ascoltare le proposte da parte di esperti esterni e vicini agli attivisti è assolutamente una brillante novità.

Coinvolgere il Ministero e le Regioni, al fine di avere comportamenti univoci, è stata la prima immediata richiesta degli attivisti che poi hanno affrontato anche il tema della formazione di medici, farmacisti e infermieri senza dimenticare le forze dell’ordine, spesso autori di sequestri a pazienti che regolarmente usano Cannabis per curarsi. «Non erano al corrente di questa problematica e hanno capito subito la necessità di formare forze dell’ordine capaci di non intervenire solamente con la repressione».

L’appuntamento si è concluso con la certezza di un nuovo imminente incontro di cui ancora non è stata comunicata la data; da parte sua il sottosegretario alla salute Andrea Costa, in una nota ufficiale del Ministero, fa sapere che: "È un giorno molto importante per i pazienti che utilizzano farmaci a base di Cannabis e le loro famiglie. Dopo anni in cui la questione è rimasta nel limbo delle intenzioni, ho voluto dare impulso ad un percorso di ascolto e di risposte, affrontando con un approccio graduale e sistematico una vicenda lunga e travagliata. È la dimostrazione dell'impegno di questo Governo per offrire a tutti i cittadini una sanità migliore in termini di equità e accessibilità. Finalmente possiamo superare le polemiche faziose su ciò che riguarda la cannabis, mettendo al centro unicamente le cure per il malato, a dispetto di discorsi ideologici o di parte".

L’incontro è stato anche l’occasione per annunciare la firma del nuovo protocollo tra ministero della Salute, ministero della Difesa e Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, che costituirà un passo significativo nell'iter per giungere all’autosufficienza del Paese nella produzione della cannabis ad uso medico per i pazienti italiani.

 

Ministero
M
Marco Ribechi