Attivisti Cannabis: "Con Costa al lavoro prima possibile"

Marco Ribechi
24 Nov 2021

Il tavolo tecnico annunciato dal Sottosegretario alla Salute è stato salutato con ottimismo dalle associazioni. Santa Sarta: "Non cambia molto sul breve periodo perché siamo a corto di medicine, speriamo però di far valere presto il parere dei nostri esperti e le istanze dei pazienti per risolvere questa situazione ormai ingestibile"


Tavolo permanente per la Cannabis Medica, c’è ottimismo tra gli attivisti. È stata ricevuta con entusiasmo la notizia data nei giorni scorsi dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa sulla creazione di un organo permanente di lavoro per affrontare le problematiche dei pazienti che utilizzano Cannabis medica (leggi l’articolo). La firma costitutiva è già stata apposta sui documenti ma ufficialmente al momento ancora non si sa quali associazioni saranno coinvolte. 

«Siamo ottimisti perché abbiamo intravisto il nostro nome ingrandendo la fotografia con l’atto costitutivo, diffusa dal sottosegretario Costa - spiega Santa Sarta attivista e presidente dell’associazione Comitato Pazienti Cannabis Medica - però non abbiamo ricevuto comunicazioni a riguardo. Questo tavolo arriva dopo una lunga battaglia durata anni, abbiamo già avuto due incontri a giugno e luglio con i rappresentanti politici proprio per chiedere che siano coinvolte anche le realtà associative dei pazienti e gli esperti che collaborano con loro. È necessario poiché solo chi ne fa un uso terapeutico può comprendere a 360 gradi le reali necessità e le azioni più urgenti da intraprendere».

L'ingrandimento del documento costitutivo dove si leggono i nomi delle associazioni
L'ingrandimento del documento costitutivo dove si leggono i nomi delle associazioni

 Una soluzione che può avere importanti riscontri sul lungo termine ma che non cambia le condizioni immediate dei pazienti, sempre alle prese con la mancanza di medicine per curare le varie patologie. «Purtroppo speravamo dell’avvio in emergenza di un altro bando per l’importazione - aggiunge Sarta - le farmacie sono ormai sprovviste e ci sono carenze di medicinali che ci obbligheranno a cambiare i piani terapeutici fino al nuovo anno, quando si procederà con nuove importazioni. Salutiamo però con fiducia la costituzione di questo tavolo tecnico nella speranza che riesca rapidamente a dare risposte concrete ai pazienti».

La buona notizia è anche data dall’apertura dimostrata dalla politica che sembra voglia includere la possibilità di coinvolgere esperti esterni e quindi prendere in carico anche le soluzioni proposte dalle associazioni. «Costa ha voluto fortemente le associazioni - conclude Sarta - si sono resi conto che il progetto pilota è totalmente naufragato e che l’emergenza è ormai ingestibile. Per ora abbiamo solo avuto una notizia ufficiosa, aspettiamo però una convocazione ufficiale per dare al più presto inizio ai lavori».

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Marco Ribechi